Menarini-Porcedda alla resa dei conti

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plaza de major
00venerdì 22 ottobre 2010 14:09
Piove sul bagnato,dopo l 'irpef non pagata ieri lo sfratto per morosità. Dai primi di gennaio, ha deciso il Tribunale, il Bologna dovrà lasciare Casteldebole. La società da circa 15 mesi non sta pagando l'affitto. A tarda sera Enrico Signori, amministratore della Galotti, l'azienda di costruzioni della famiglia Marchesini proprietaria del centro tecnico rossoblù, ha detto che a breve ci sarà un incontro con Marras, l'ad del Bologna. "C'è la volontà da ambo le parti di raggiungere un accordo, siamo sempre stati vicini al Bologna". È sicuramente vero, ma per tentare di trovarlo c'è voluto un giudice. E gli inadempimenti (per una cifra fra i 150 e i 200 mila euro) non sono solo dell'attuale proprietà, ma anche della precedente ed è curioso se si pensa che Luciano, il patriarca della famiglia Marchesini, è amicissimo di Renzo Menarini, con il quale gioca spesso a carte e va talvolta in vacanza ad Ischia.

Quella di ieri è stata una giornata caotica anche sul fronte Menarini-Porcedda. Siamo ormai alla resa dei conti. Il motivo sono le fideiussioni ancora intestate al Geometra, sia quelle in Lega Calcio che quelle presso alcune banche cittadine. Porcedda aveva promesso che lo avrebbe liberato, sin qui però non lo ha fatto e il titolare della Cogei gli ha dato l'ultimatum: vuole che l'imprenditore sardo entro la fine del mese lo sollevi dalle garanzie presso la Lega (fra gli 8 e i 10 milioni). Attraverso i legali, Menarini ha fatto capire alla controparte di non scartare la clamorosa ipotesi di riprendersi il Bologna, plausibile nonostante il passaggio delle quote sia avvenuto in estate e Porcedda controlli oggi l'80% del club.

Il fatto è che sin qui il nuovo presidente non ha fatto fronte agli impegni. Il che preoccupa il costruttore che si trova nella posizione di chi deve riscuotere un credito ma potrebbe essere chiamato a rispondere (dalla Lega e dalle banche) pur non essendo più azionista di maggioranza, nel caso in cui Porcedda non riuscisse a far fronte alle scadenze. Per questo Menarini sta cercando, sotto traccia, un nuovo acquirente. E negli ultimi giorni si è decisamente spazientito. Riprendersi il Bologna non rientra nei suoi piani, di soldi è convinto di averne già spesi abbastanza, di ricominciare non ha la minima idea, tanto più che, dopo il generoso mercato estivo condotto da altri, si troverebbe a gestire una situazione economica ancor più pesante rispetto a quella che lasciò. Ovvio che, nel frattempo, i tanti giovani acquistati abbiano sensibilmente arricchito il patrimonio del club, ed è quello su cui conta Porcedda. Acquistare calciatori di valore e rivenderli. Fare calcio, insomma, come da anni a Bologna non si vedeva. Ma bisogna averne la forza. Se l'attuale numero uno del club non uscirà dalla delicatissima situazione finanziaria in cui si trova, Menarini sarà costretto ad un gesto clamoroso. In attesa di acquirenti che, come insegna la storia recente, non è facile trovare.

Simone Monari Repubblica
Merendeiro
00venerdì 22 ottobre 2010 14:17
plaza de major
00venerdì 22 ottobre 2010 14:23
ahhahahhahahah rido per non piangere....

spero solo che tutto ciò che si paventa in tale articolo non accada,lo spero tanto...
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