Meltdown ovvero in alternativa il nucleare

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ZioBovino
00giovedì 29 novembre 2007 00:11
Argomento di 'ampio respiro' presentato dallo ziobove
Lo trovate anche qua :

ziobovino.altervista.org/?pagina=20071129Meltdown.txt&cartell...

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L'anglicismo del titolo (in italiano "scioglimento"), è, o per meglio dire era il termine con il quale gli americani chiamano la fusione nucleare.



Prima della caduta del muro di Berlino, noi "sbarbatelli" abbiamo riempito pagine e pagine di temi, c'erano films bellissimi, ricordo Jane Fonda in "Sindrome Cinese", e l'apocalittico "The day after", per non parlare di "Silkwood" con due bellissime "troione" come Cher e Meryl Streep, e parafrasando Venditti di "assemblee, dibattiti, cineforum" a noi concessi, intere assemblee d'istituto a parlar di niente.



E che dire di "Wargames - giochi di guerra", dove un "cinnazzo" con l' Apple IIC faceva quasi scoppiare la terza guerra mondiale e noi poveri studenti d'informatica che al massimo avevamo il Commodore 64, o lo Spectrum della Sinclair, per fare i giochetti e sputacchiare due conti in BASIC.



La propaganda americana e più in generale del "blocco occidentale", ci sapeva fare, con le nostre paure e le nostre fobie. In "Russia" non c'era democrazia, tantomeno libertà, e figuriamoci quello che succedeva agli oppositori del regime, da oltrecortina non trapelava nulla dell'enorme potenziale convenzionale e nucleare che avevano nei loro arsenali, (come se tutte le puttanate fatte in giro per il mondo ovvero in alternativa costruite dal Pentagono fossero alla luce del sole, come se le "democrazie" qua ad ovest avessero il controllo sull'enorme merdaio neocolonialista che si combinava nei paesi in via di sviluppo, ovvero in alternativa sulle testate nucleari che venivano costruite e mandate in giro per il mondo), pertanto ci aspettavamo orde di armate cosacche che sarebbero dilagate nella nostra Pianura Padana e magari se i nostri fantaccini avessero resistito qualche ora, i nostri "coccioloni" fossero riusciti a decollare, l' "occidente", in quanto tale e rappresentante dei valori di uguaglianza, giustizia e libertà avrebbe pututo farcela .....



...... ma vaffanculo, fu probabilmente anche per il rifiuto di queste stronzate di propaganda che in altri tempi avremmo definito fascista, che ogni volta si discuteva della cosa (e lo si faceva abbastanza spesso) all'immancabile domanda "E quando arriveranno i russi tu cosa farai ?", io rispondevo con un "Andrò con loro, al massimo sono spacciato come voi !!!", fu per questo e per il numero di oppositori che dovevo fronteggiare ogni volta venendo da un ambiente scolastico tradizionalmente di "plebe borghese conservatrice", che presi la mia prima tessera della FGCI (Federazione Giovani Comunisti Italiani non FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio), pagata dal nonno.




Della serie "Qualcuno era comunista ....", come diceva l'indimenticato Gaber.



E l'apoteosi della paura dell'olocausto nucleare fu la tragedia di Chernobyl. Che è ben documentato su Wikipedia, vi conviene leggere.



E fu una bella cappella .....



..... probabilmente (pro-ba-bil-mente), ha anticipato la fine del regime sovietico, ovvero in alternativa ha fatto si che la "glasnost" di Gorbaciov non avesse vent'anni prima l'effetto economico sulle economie occidentali che la Cina sta avendo ora, anche perché una "Russia" forte economicamente con tutto il petrolio e le materie prime che ha voglio vedere quando vai a fare due conti e tirare delle somme .....



..... forse si, aveva ragione quel bifolco contadinazzo di Cracovia fatto Papa, il comunismo è stato un "male necessario", almeno a est.



Poi di colpo tutto è taciuto .....



..... siiii va bene, le basi sottomarine in Ucraina, i siti sotteranei in Bielorussia e Kazakistan, il "millenium bug" nei calcolatori dei sistemi di lancio dei missili, qualche diatriba, l'esperimento nucleare Pakistano passato in sordina, visto che era una situazione di "quasi guerra" con l'India e bisognava coprire l'atomica del "non stato canaglia" di Israele, oppure la paura di una "bomba sporca" di Bin Laden, ma in fin dei conti sono quisquilie.




Ora si sta ripresentando seriamente il problema nucleare, anche perché di 'sta benedetta fusione ancora manco l'ombra malgrado un paio di Nobel per la fisica dati prematuramente .....



..... i problemi sono fondamentalmente tre :



  1. La Russia di Putin, sta rialzando la cresta, rimanda in volo i bombardieri, si sta riprendendo dalla crisi economica degli anni '90, ha mantenuto il controllo sulle sue immense riserve di materie prime e gli indici della produzione industriale hanno ripreso fiato, normalissimo che se la demografia l'assiste che in breve torni protagonista e antagonista, altro che "l'amico Putin" di Berlusconi, Blair e Bush. Il fatto abbia dovuto a malincuore accettare che certi suoi paesi satelliti siano entrati nella NATO e nell'UE, non vuol dire che automaticamente possa accettare missili e basi americane a pochi km dalle sue frontiere, soprattutto se si tratta di quello "scudo spaziale" cavallo di battaglia di Reagan il cui sviluppo ad alterne vicende è continuato negli USA.


  2. Per ovvi motivi economici l'Iran fa paura, perché è pieno di petrolio e di baiocchi visto che in due anni ha quadruplicato il "fatturato", pertanto non sono quei chiattoni morti di fame dei nordcoreani e volente o nolente se vogliono la bomba prima o poi se la fanno, e gli yankees ne hanno una voglia di sbombardare che per riuscirci vogliono che israeliani e palestinesi facciano la pace in modo da non dare scuse ai paesi arabi (o qualcuno crede la sbambocciata di ier l'altro ad Annapolis serva ad avere una pace giusta tra sionisti e palestinesi ?).


  3. Qua in Italia, noi che siamo "uterini" anche quando si tratta decidere per il medio-lungo termine, avevamo fatto una cosa da paese civile vent'anni fa con il referendum che costrinse l'ENEL a chiudere le centrali nucleari e a mettere una pietra tombale sui nuovi progetti di costruzione. Ricordo ancora che fino a prima del disastro di Chernobyl, i referendum abrogativi non si potevano fare se andavano a toccare accordi internazionali, ma valà a furia di controllare il geiger la lattuga e l'"erba spagna", come i legiferatori hanno dato l'assenso per una consultazione dai risultati "bulgari". Adesso con lo stesso strategemma uterino si vorrebbe tornare a produrre energia nucleare, anzi la si vorrebbe presentare come l'unica soluzione per combattere il barile a cento dollari, quando invece bisognerebbe cominciare a ragionare in termini seri e attuare una programmazione oltre che energetica anche economica e sociale per eliminare la "macchina sotto il culo" agli italiani, nonché i riscaldamenti centralizzati, le centrali termoelettriche, sviluppare il solare, incentivare il trasporto pubblico sia di merci che di persone eccetera eccetera eccetera, intanto che arrivi questo cazzo di idrogeno che ci metterà d'accordo tutti o quasi (non chi specula e chi guadagna su tutta la "filiera" energetica).




Morale della favola, siamo ancora qua a "spaccarci i maroni" sul nucleare .....



..... mi chiedo chi ci guadagna !!!
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