La cosa parrebbe seria
La proposta d'acquisto c´è, i libri contabili già a disposizione
Non si può dire, oggi, che il Bologna passerà di mano. Anzi, molti segnali inducono a pensare il contrario. Però esiste una proposta d´acquisto avanzata l´8 gennaio dal gruppo pugliese Meleam e controfirmata dal presidente Francesca Menarini e da suo fratello Alessandro. Non si tratta dunque della raccomandata che era pervenuta a Casteldebole ai primi di novembre e che era stata subito scartata, ma di un secondo tentativo condotto da questa rete di aziende impegnate nel settore della sicurezza sul lavoro e questa volta preso in considerazione dal Bologna. La vendita dell´intero pacchetto azionario è fissata a 20 milioni di euro. Dai documenti, in possesso di Repubblica, emerge che Meleam è una sorta di capofila di quella che tecnicamente si chiama Ati, ovverosia associazione temporanea di imprese.
Dunque ad oggi neanche la famiglia Menarini sa chi ci sia dietro a Meleam, chi siano, nella loro totalità, i possibili acquirenti. Si sa però che entro l´8 febbraio questa cordata «porterà a termine la due diligence», ossia l´analisi dei libri contabili, «già avviata» e comunicherà gli «esatti nominativi dei soggetti facenti parte dell´Ati». Obiezione: a Casteldebole in questi giorni nessun estraneo ha avuto accesso alla contabilità rossoblù, come invece capitò con Tacopina o più di recente in luglio quando si fece avanti il petroliere albanese Rezart Taçi. La famiglia Menarini però conferma che la due diligence è in atto, dunque può darsi che la proprietà, per mantenere coperta l´operazione, abbia fornito i documenti alla controparte senza esigere una sua visita in città. Entro l´8 febbraio sia i potenziali acquirenti che il Bologna, «saranno liberi di valutare se procedere o meno alla compravendita dell´intera partecipazione azionaria del Bfc al prezzo e alle condizioni qui specificate». Appunto 20 milioni per il 100% (con una caparra, da versare al momento della stipula del contratto preliminare, di poco inferiore ai 4 milioni). A quel punto, sempre l´8 febbraio, gli imprenditori non potranno più restare nell´anonimato, ma dovranno chiarire la propria identità e i capitali a disposizione. I tempi fissati dal gruppo Meleam, che sabato aveva anticipato il suo desiderio di acquistare il Bologna, sono ristretti, ma la famiglia Menarini li ha accettati. Se infatti dopo il "traguardo volante" dell´8 febbraio le parti decideranno di procedere, il preliminare di vendita sarà formalizzato entro il 25 febbraio e il contratto definitivo avverrà entro i 30 giorni successivi. Le rate da pagare sono cinque, caparra compresa, gli ultimi 5 milioni sono previsti entro marzo 2013.