Ero in Argentina con mio frastello, a Mar del Plata, in un internet point per conoscere il risultato di Udinese-Bologna (1-3).
Aprendo la pagina di un sito sportivo italiano leggo a tutto video "E' morto il pirata".
Era morto quello che ci aveva fatto sognare, vedere quel romagnolo con la bandana, scattare in salita e vincere tappe impossibili.
La vttoria del BFC passò in secondo piano.
L'accanimento verso Pantani mi è sembrato eccessivo, tutti prendono sostanze per tenere alto i livelli ed avere forza e resistenza.
Il famoso
EMATOCRITO, la sostanza presente nel sangue, per la quale venne fermato Pantani, negli essere umani varia di continuo, con picchi verso il basso alternati a picchi verso l'alto.
Nei ciclisti ed in molti altri sportivi, il livello di ematocrito è perennemente alto
.
Nel 2006
"Operaciòn Puerto" portò all'arresto di alcuni medici e la squalifica di qualche atleta.
Le "bombe" nel ciclismo e nello sport ci sono sempre state e sempre ci saranno, il Doping è avanti anniluce rispetto all'Antidoping.
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A riguardo sarei per il liberalizzarlo, che ogni professionista possa essere libero di prenderlo e di schiattare a 45 anni, a proprio rischio e pericolo.
L'altro lato della medaglia, però, mi fa dire che non mi piacerebbe vedere dei bodybuilder arrampicarsi in bici sul Pordoi, o che tirano rigori in una finale.
Quelli vanno bene a fingere di picchiarsi su un ring di Wrestling....