il ricordo di Bagni e Lelj
Addio a De Rosa: il ricordo commosso di Bagni e Lelj
03.08.2008
Resterà nel cuore a molti, Gianni De Rosa, ex attaccante di Napoli, Perugia e Como, scomparso sabato notte a pochi passi da casa, vittima di un incidente stradale sulla statale tra Rimini e Riccione. Dalle prime ricostruzioni della Polstrada, avvenute nella notte, è emerso che intorno alle due il ciclomotore su cui viaggiava De Rosa si è scontrato frontalmente con un minibus che marciava in senso opposto. De Rosa è morto in ambulanza, durante il trasporto in ospedale.
L'autista del bus è stato sottoposto a esame alcolemico, risultato negativo, mentre la strada è stata riaperta al traffico solo intorno alle quattro. Estroverso, animo gentile, giramondo per natura, De Rosa lascia la moglie Manuela e due figlie.
Era nato a Cerignola ( Foggia) nel 1956, avrebbe compiuto 52 anni il 19 settembre. Ma già ragazzino si era trasferito a Milano, trovando sfogo al suo carattere esuberante nel- le giovanili del Lecco. Dalla Serie C, nel 1974, aveva cominciato una lunga carriera tra i professionisti, che sarebbe durata fino al 1991, quando avrebbe chiuso il suo viaggio professionale e umano sulla Riviera Romagnola, nel Riccione. In mezzo tante maglie, dalla C alla A e ritorno, tanti gol, alcuni dei quali spettacolari, che dalle parti di Palermo e Cagliari ( due delle sue squadre) ricordano ancora. Con i siciliani, De Rosa aveva disputato due campionati di B, con 19 ( capocannoniere del torneo 1981/82) e 10 gol rispettivamente. L'apice a Perugia con Ulivieri in panchina - nel 1980/81 (4 gol in A) e Napoli nel 1983/84 (6 centri), giocando con i vari Bagni, Frosio, Pin, Di Gennaro, Lelj, Bruscolotti, Krol, Dirceu. Era un attaccante potente, bravissimo di testa, mancino puro, animale d'area. I compagni amavano il suo carattere spumeggiante, aveva lasciato schiere di amici in ogni città. Alla fine si era trasferito in Romagna, zona d'origine della moglie, dove lavorava con il fratello gestendo un'azienda di distribuzione di bevande. Molto legato a Milano, si era affezionato anche all'Abruzzo, dove aveva trascorso alcune estati e giocato diversi tornei di vecchie glorie. « E' stato Eraldo Pecci a telefonarmi e darmi la terribile notizia » - ha raccontato un emozionatissimo Salvatore Bagni, suo compagno a Perugia e Napoli - « Eravamo vicini di casa e le nostre famiglie si frequentano da anni. Gianni era un ragazzo d'oro, una persona leale e buona ». De Rosa era legato da amicizia speciale con un altro compagno dei tempi di Perugia, Giuseppe Lelj: "Io e Gianni ci eravamo conosciuti in Umbria ed eravamo rimasti molto legati, anche finita la carriera avevamo continuato a frequentarci, giocando insieme alcuni tornei estivi. Era una persona molto estroversa, un vero " matto", con un animo buono e generoso "