Vai 'Osso'!
Ferrara, 25 novembre 2010 - «Tomas Locatelli, senza acca. Sì, sono pronto». L’ex bolognese mostra di conoscere l’arma dell’anticipo. Sa i perchè della chiamata: «Se la Spal mi vuole, rispondo sì».
Senza se e senza ma?
«Quelli caso mai può muoverli la società, o l’allenatore. Dipende da loro: qui c’è un modulo tattico in cui potrei non rientrare, o posso essere visto come uno che ingombra. E io non voglio creare squilibri di nessun tipo».
Ma la Spal appare intenzionata, forse già prima di gennaio...
«Se è così, io di problemi non ne ho».
Avete già parlato?
«Sì, il direttore mi ha chiesto se preferisco il minimo o 1500 euro al mese. Scelgo il minimo. Fra un po’ sarò io a doverne dare...».
Quindi non ci saranno intoppi contrattuali?
«Quel che dovevo guadagnare l’ho guadagnato. Non saranno questi a spostare. Caso mai, la milionata che ho dovuto lasciare giù al Mantova, ma non questi».
Si dice che i futuri compagni si siano già espressi a suo favore: le risulta?
«A loro modo, sì, mi sembra che si siano già espressi».
E un trequartista: come ci entra nel 4-4-2?
«Non ho la pretesa che Notaristefano cambi modulo per me. Io posso giocare anche esterno, meglio a destra anche se sono sinistro. Così vedo tutto il campo e posso rientrare per il tiro. Come De Maria nel Real Madrid... A proposito, ho seguito Spal-Verona da casa su un’emittente veronese: loro sembravano il Real e noi nessuno...».
Noi, loro: già calato nella parte?
«Io sono così, per il solo fatto di allenarmi con questi ragazzi mi sento dei loro, con loro».
E’ integro?
«Ho gli acciacchi dei 34 anni, quelli da legnate prese. Ma lo scorso anno ho giocato 32 partite in B».
Condizione fisica?
«Direi al 42 per cento. Conto in un paio di settimane di essere all’80, poi si ragiona».
Abita a Bologna?
«Sì. Sono bergamasco ma vivo in zona Giardini Margherita. Nei primi giorni venivo con Cipriani e Smit, poi non più».
Perchè?
«Cippo alle 5 era già pronto».
Insonne o gran professionista?
«Entrambe le cose...».
Le piace scherzare, eh?
«Finchè si scherza, sì. Poi so fare sul serio. E allora sul serio dico che qui c’è un gruppo di ragazzi fantastici ma anche calcisticamente forti. Se la Spal va in B, mica c’è troppo da cambiare. Sono in molti qua ad avere mezzi per affrontarla. L’ho fatta per anni, fidatevi».
Come sempre, il più è salirci...
«Sì. Però la base c’è».
Manca la sua fantasia?
«Un trequartista di imprevedibilità ne dà, ma c’è tanta solidità, e quella non bisogna perderla mai. C’è un allenatore così bravo che non serve lo dica io».
Se firma e poi c’è da star fuori?
«Non sono uno che rogna, non a questa età».
Insomma verrebbe volentieri?
«Sì, anche per i ragazzi che sono uno spettacolo».
Quando?
«Senza fretta: volendo... anche ieri».
di MAURO MALAGUTI