Lettera di Cazzola ai tifosi

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GEO-MARCO64
00venerdì 26 ottobre 2007 15:01
da www.bolognafc.it
26/10/2007 11:28
Lettera di Cazzola ai tifosi
Chi ha paura di un Grande Bologna?

Questo il testo della lettera rivolta ai tifosi da parte del Presidente Alfredo Cazzola sulle pagine del numero di ottobre della rivista ufficiale, ''Siamo Bologna'', da oggi in edicola.

Cari tifosi,
non so se ne sentivate l’esigenza, ma vorrei tornare ancora una volta sulla questione che riguarda il Bologna FC 1909 e il “caso Romilia”. Ci sono due problemi da risolvere: la “casa” del Bologna FC 1909 e il rafforzamento patrimoniale della società.
Circa dieci anni fa il Bologna ha firmato una convenzione che lo vede impegnato fino al 2028 nella (onerosa) gestione dello stadio Dall’Ara. Pertanto, volente o nolente, il Bologna ha la sua casa assicurata per almeno ventun anni!
Bene, e allora dove sta il problema? Il problema è innanzitutto sociale e riguarda in primo luogo gli abitanti del quartiere Saragozza, che in occasione delle partite interne del Bologna (siano esse di sabato, di domenica o infrasettimanali) diventano automaticamente prigionieri dello stadio stesso e delle rigide regole di sicurezza, che di recente sono state addirittura inasprite. Non solo: per i tifosi è sempre più difficile raggiungere lo stadio, soprattutto in occasione delle gare di cartello. La situazione non è risolvibile, anzi tenderà a peggiorare qualora il Bologna approdasse alla Serie A, poiché si ipotizza che il pubblico aumenterà in maniera cospicua. Così posto, questo problema, esclusivamente della città e della sua amministrazione, è reso ancor più grave dal costo della eventuale costruzione di un nuovo stadio da 30.000 posti, stimato in circa 60 milioni di euro. Il secondo problema consiste nel fatto che la società Bologna FC 1909, dopo aver rischiato il fallimento due anni fa e averne sopportato uno nel 1993, non ha alcuna consistenza patrimoniale: non possiede lo stadio, non possiede il centro d’allenamento, non possiede gli uffici, non ha attività collaterali che possano in qualche modo ampliare il suo miserrimo giro d’affari di 14-15 milioni di euro, assolutamente insufficiente per competere con società che hanno fatturati da tre a dieci volte superiori.
Il Progetto Romilia, presentato dalla società Aktiva, detentrice del 100% del Bologna FC 1909, intende rispondere in maniera puntuale a questi due grandi problemi che sono evidenti a tutti: realizzare uno stadio che non costi nulla alla comunità bolognese; allargare le attività economiche del Bologna FC 1909 al fine di ottenere un ampliamento del giro d’affari rispetto alla semplice attività del calcio professionistico di Serie B o A.
Come è noto, il progetto Romilia, nonostante l’appoggio della popolazione del Comune di Medicina e dei Comuni limitrofi, oltre a quella del quartiere Saragozza di Bologna, è stato bocciato dalla Provincia.
Perché? Con quali argomenti? Dopo un anno e mezzo di dichiarazioni prevalentemente positive espresse a tutti i livelli (politici, amministrativi, bolognesi e medicinesi), come ampiamente riportato dalle cronache locali, le ragioni della bocciatura assumono una rilevanza tutt’altro che tecnica o urbanistica, ma esclusivamente politica.
E qui avviene quasi un miracolo inimmaginabile nel nostro Paese: gli argomenti addotti dalla Relazione della Provincia sono talmente risibili che il Comune di Medicina (nota bene: stesso colore politico dell’amministrazione provinciale) ha ritenuto necessaria la presentazione di un documento che ne evidenzia le imbarazzanti contraddizioni. In queste pagine troverete nel dettaglio le osservazioni della Provincia e le controdeduzioni del Comune di Medicina: è una lettura – credetemi - molto interessante.
In questa sede mi pare necessario ribadire che il futuro del Bologna FC 1909 consiste nel rendere il club sempre più solido e competitivo, anche attraverso la possibilità di divenire proprietario di nuovi beni patrimoniali come quelli contenuti nel progetto Romilia: parchi tematici, centri sportivi e di intrattenimento, stadio e centro d’allenamento.
E’ un peccato così grave avere questa visione e cercare di realizzarla con le proprie forze senza chiedere nulla alla comunità? Nella Provincia di Bologna pare proprio di sì.
Noi daremo battaglia affinché si possa rivedere questa bocciatura che ai più appare iniqua e se perderemo (ampie aree della politica lo auspicano…) non ci resterà che rimanere per i prossimi vent’anni al Dall’Ara, con ambizioni modeste esattamente come il patrimonio del club, ma almeno non avremo piegato la schiena e non avremo partecipato a speculazioni immobiliari sulla pelle del Bologna. Rimaniamo comunque in attesa di una risposta alla domanda contenuta nel titolo di questa lettera.

Alfredo Cazzola
GEO-MARCO64
00venerdì 26 ottobre 2007 15:09
SI ricomincia [SM=g1405974]
Io mi rimetto l'elmetto con la punta mod. Ottone 2° di Prussia-Sassonia-Coburgo con lo spadone e l'ariete a combattere al fianco di Fredo [SM=x1387348]

BELLA FREDO!! [SM=x1406334]

Bea? Giacomo???


ZioBovino
00venerdì 26 ottobre 2007 15:14
Da Repubblica Bologna ..... spiega i sei punti risibili.

Prestate attenzione a quei 55 milioni di euro a carico nostro ....

Fermo restando che di palazzinari ce ne sono già abbastanza da queste parti (Menarini compreso) .... e che Cazzola poi lo conosciamo no ?

Io mi accontento del Basco nero con la Stella Rossa

La valutazione della Provincia si articola in sei punti. Al primo c´è la collocazione di Romilia in un contesto «avulso ed estraneo a qualsiasi struttura urbana consolidata», per di più in un «ambito agricolo ancora integro». Il Ptcp al contrario prevede nuovi insediamenti solo in modo integrato rispetto ai centri già esistenti, specie in un caso come questo, con 30 mila mq di nuove case. Seconda «criticità», la distanza dai tre caselli autostradali esistenti (mediamente 16 km), e dei due caselli previsti sul Passante nord (circa 10 km). Per dotare il nuovo polo di adeguate infrastrutture, servirebbero 95 milioni di euro: 40-45 a carico della società, 55 delle casse pubbliche. La viabilità è il vero nodo delle critiche, basate sulla «sottostima dei flussi veicolari» e sulla «sovrastima del contributo del trasporto ferroviario», contenute nel progetto. A fronte d´un centro commerciale da 35 mila mq di superficie di vendita (come Shopville Gran Reno, Ikea, Castorama e Zoogiardineria messi insieme) vengono previsti solo 6.410 visitatori al sabato (Shopville, da solo, ne fa 32 mila).E se il 20% di questi utenti dovrebbe arrivare in treno, appare poco convincente che in tanti si sobbarchino 1,5 km a piedi dalla più vicina stazione per raggiungere Romilia. Treno che comunque non potrebbe far fronte a un afflusso di 2.500 persone all´ora (compreso il traffico dello stadio), ma portarne al massimo 1600. Se a questo s´aggiunge l´assenza di valutazione sulle ricadute ambientali, in particolare rispetto al fenomeno dell´esondazione, la condanna è senza appello. «Abbiamo risposto in modo chiaro a una domanda importante - dice il vicepresidente della Provincia, Giacomo Venturi -, considerando il territorio una risorsa da lasciare in eredità ai nostri figli»
Merendeiro
00venerdì 26 ottobre 2007 17:15
Re:
ZioBovino, 26/10/2007 15.14:

Da Repubblica Bologna ..... spiega i sei punti risibili.

Prestate attenzione a quei 55 milioni di euro a carico nostro ....

Fermo restando che di palazzinari ce ne sono già abbastanza da queste parti (Menarini compreso) .... e che Cazzola poi lo conosciamo no ?

Io mi accontento del Basco nero con la Stella Rossa

La valutazione della Provincia si articola in sei punti. Al primo c´è la collocazione di Romilia in un contesto «avulso ed estraneo a qualsiasi struttura urbana consolidata», per di più in un «ambito agricolo ancora integro». Il Ptcp al contrario prevede nuovi insediamenti solo in modo integrato rispetto ai centri già esistenti, specie in un caso come questo, con 30 mila mq di nuove case. Seconda «criticità», la distanza dai tre caselli autostradali esistenti (mediamente 16 km), e dei due caselli previsti sul Passante nord (circa 10 km). Per dotare il nuovo polo di adeguate infrastrutture, servirebbero 95 milioni di euro: 40-45 a carico della società, 55 delle casse pubbliche. La viabilità è il vero nodo delle critiche, basate sulla «sottostima dei flussi veicolari» e sulla «sovrastima del contributo del trasporto ferroviario», contenute nel progetto. A fronte d´un centro commerciale da 35 mila mq di superficie di vendita (come Shopville Gran Reno, Ikea, Castorama e Zoogiardineria messi insieme) vengono previsti solo 6.410 visitatori al sabato (Shopville, da solo, ne fa 32 mila).E se il 20% di questi utenti dovrebbe arrivare in treno, appare poco convincente che in tanti si sobbarchino 1,5 km a piedi dalla più vicina stazione per raggiungere Romilia. Treno che comunque non potrebbe far fronte a un afflusso di 2.500 persone all´ora (compreso il traffico dello stadio), ma portarne al massimo 1600. Se a questo s´aggiunge l´assenza di valutazione sulle ricadute ambientali, in particolare rispetto al fenomeno dell´esondazione, la condanna è senza appello. «Abbiamo risposto in modo chiaro a una domanda importante - dice il vicepresidente della Provincia, Giacomo Venturi -, considerando il territorio una risorsa da lasciare in eredità ai nostri figli»




Viviamo nel posto al mondo dove c'è la piu' alta concentrazione di polveri sottili e qualcuno parla ancora di zona agricola intatta...


Fumo negli occhi...se la giunta non vuole permettere le speculazioni provveda lei a edificare stadio e palazzo idonei nelle zone che ritiene idonee...
Eppure bologna e provincia sono le realà con il piu' alto prelievo fiscale in Italia.....


ZioBovino
00venerdì 26 ottobre 2007 17:30
No io parlo di chi tira fuori quei 55 milioni di euro di infrastrutture a carico della collettività in un posto "fuori dal mondo" quando costruire uno stadio in una zona servita da autostrade e ferrovie ne bastano 60.

Altro che polveri sottili .....

BAIOCCHI FISSI !!!!

[SM=x1406352]

Faccio un esempio :

Tiri giù il Dall'Ara rendi edificabile la terra e la vendi a lotti.

Vuoi dire che un terreno idoneo vicino Bologna non si trovi per fare il nuovo stadio senza andare in c..o al mondo ?

Vuoi dire che non tiri su abbastanza soldi da farci il nuovo stadio ?

Dai ragaz ...... la storia del palazzetto non vi ha insegnato nulla ?

Ed è a Casalecchio mica a Medicina ......
SashaLoZar
00sabato 27 ottobre 2007 01:12
Il bello è che tutti, Bovino compreso non hanno ancora capito ( o fanno finta di non capire) che lo stadio a Medicina è solo una minima parte del progetto che serve al rafforzamento della società BFC.

Se fosse solo il problema di costruirne un altro lo avrebbero già fatto.
Guarda caso comune e cooperative varie legate a chissà quale realtà politica avevano già bello pronto il terreno a Funo.
Li' invece le colate di cemento andavano bene, ma forse il cemento della legacoop è meno inquinante, è tutto più buono come nei loro supermercati ...

" ...Tiri giù il Dall'Ara rendi edificabile la terra e la vendi a lotti...
ZIO !!!! NON SI PUO'
E' SOTTO TUTELA DEI BENI ARCHITETTONICI, non si può nemmeno fare la copertura per i vincoli a cui è sottoposto.
Al vut capir o no ?
Il Dallara non è Highury.


"...Dai ragaz ...... la storia del palazzetto non vi ha insegnato nulla ? Ed è a Casalecchio mica a Medicina ......"

INFATTI E' TALMENE UNA BAZZA CHE LA VIRTUS VUOLE SCAPPARE VIA ... [SM=x1387362]
Gengis-Kat
00sabato 27 ottobre 2007 11:29

[SM=g1405987] ...quoto il mitico Sasha in toto, compresi i punti e le virgole... [SM=g1405987]

[SM=x1406339]



[SM=g1405997]
ZioBovino
00sabato 27 ottobre 2007 14:20
Ah'io capé, allora se la mettiamo così, meglio in tasca alle coop che non a Cazzola (provocazione ideologica ovviamente ma non troppo).

E allora che Menarini e Cazzola se pensano veramente al futuro del Bologna facciano una fondazione e non una Spa come la Aktiva......

...... anzi ancora meglio ...... La Bologna Snc di Cazzola Alfredo & C. (dove &C è la persona di Menarini) così rispondono con i loro beni personali, nel cui statuto c'è la partecipazione inalienabile nel BFC 1909.

Altrimenti io non ci credo che vogliono il bene del Bologna e non una bella speculazione immobiliare.

Poi restano sempre quei 55 milioni a carico della collettività quando con 60 si fa il nuovo stadio allora preferirei spenderne 60 per il nuovo stadio e non 55 per le strade per arrivare a Romilia.

[SM=g1406015]
SashaLoZar
00sabato 27 ottobre 2007 18:15
"...Ah'io capé, allora se la mettiamo così, meglio in tasca alle coop che non a Cazzola (provocazione ideologica ovviamente ma non troppo)..." [SM=x1406354]

Sai cosa ti dico ?
T'è rason tè. Continuiamo pure ad ingrassare le cooperative (ergo "il partito").

Evviva il cemento "di qualità" e le case per il popolo ........
Ma va bein a spendar va là ........
Merendeiro
00sabato 27 ottobre 2007 18:23
Re:
ZioBovino, 26/10/2007 17.30:

No io parlo di chi tira fuori quei 55 milioni di euro di infrastrutture a carico della collettività in un posto "fuori dal mondo" quando costruire uno stadio in una zona servita da autostrade e ferrovie ne bastano 60.

Altro che polveri sottili .....

BAIOCCHI FISSI !!!!

[SM=x1406352]

Faccio un esempio :

Tiri giù il Dall'Ara rendi edificabile la terra e la vendi a lotti.

Vuoi dire che un terreno idoneo vicino Bologna non si trovi per fare il nuovo stadio senza andare in c..o al mondo ?

Vuoi dire che non tiri su abbastanza soldi da farci il nuovo stadio ?

Dai ragaz ...... la storia del palazzetto non vi ha insegnato nulla ?

Ed è a Casalecchio mica a Medicina ......



Sai dove li tiri fuori quei soldi ?
Facendo finalmente pagare le tasse anche alla holding Coop, che come viene ampiamente discusso in questi periodo,non ha piu' la caratteristica di coop mutualità lavoratori mà che a tutti gli effetti è un Holding ed è giusto che paghi le tasse...e non poche.
E la collettività è veramente stanca di andare nelle tasche a grattare il fondo per permettere a questi di non pagarne.....


ZioBovino
00sabato 27 ottobre 2007 18:41
X Sasha, continiuamo pure a ingrassare i padronazzi, che anche se voi li chiamate imprenditori io li chiamo sempre con il vecchio nome "padronazzi". E Cazzola prima di essere il presidente del Bologna è un padronazzo e comprando il biglietto i miei soldi vanno in tasca a lui (e prima di lui a Gazzoni, Casillo, Gruppioni, Vanderlingh, etc)

X quanto riguarda la Holding COOP c'è un solo motivo per le quali non pagano tasse ed è giusto che non le paghino.

PERCHE' NON LE PAGANO IL CLERO E LE COOPERATIVE BIANCHE (ti dicono niente le due paroline "banca popolare" ?).

Pertanto da millenni se ne parla di tassare le COOP ma evidentemente chi governa che non è "rosso", ha fatto i suoi conti.

Non ditemi che Cristo è morto di freddo !!!

Ti ripeto .... facciano una fondazione nel quale ci mettono i baiocchi al servizio esclusivo del Bologna, o se ci vogliono guadagnare una SNC dove rischiano con i loro patrimoni. Perché quei 55 milioni di Euro che la collettività deve tirare fuori per Fossatone di Medicina, piuttosto li uso per fare dei buoni spendibili alla Pioppa. Vedrai che opera "sociale" è quella !!!

PS: Lo scrivente, è perfettamente edotto della questione fallimenti cooperative edilizie anni '90 avendo bazzicato a quel tempo per motivi professionali la Coop Muratori del Comprensorio di Mirandola fallita dopo quella di Crevalcore ..... capocordata nel rifacimento del Dall'ara per i mondiali e responsabile di quelle belle putrelle verdi che sono all'esterno dello stadio.

[SM=x1406347]
ZioBovino
00sabato 27 ottobre 2007 18:59
IDEONAAAAAAAAAAAAAAAAA BIPARTISAN.

MOSCHEA A FOSSATONE DI MEDICINA, INTEGRATA CON IL PROGETTO ROMILIA, CON PARCHEGGIO IN COMUNE, COSI' QUEI 55 MILIONI DI EURO SARANNO FATTI PER TENERE FUORI DALLE BALLE GLI EXTRA .....

...... CHISSA' POI SE QUANTO COSTA AL METRO QUADRO UNA VILLETTA A SCHIERA OVVERO IN ALTERNATIVA UN NEGOZIO.

[SM=x1406354]
james c
00domenica 16 agosto 2009 21:03
novita' [SM=g1691762]
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