La truffa dei banditi della tavola rivendevano il formaggio avariato

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GEO-MARCO64
00venerdì 4 luglio 2008 12:10
http://www.repubblica.it
Gli scarti dovevano essere smaltiti ma tornavano sugli scaffali
La Finanza, con le intercettazioni, ha scoperto anche connivenze dell'Asl
La truffa dei banditi della tavola
rivendevano il formaggio avariato

dal nostro inviato PAOLO BERIZZI


CREMONA - Nel formaggio avariato e putrefatto c'era di tutto. Vermi, escrementi di topi, residui di plastica tritata, pezzi di ferro. Muffe, inchiostro. Era merce che doveva essere smaltita, destinata ad uso zootecnico. E invece i banditi della tavola la riciclavano. La lavoravano come prodotto "buono", di prima qualità.

Quegli scarti, nella filiera della contraffazione, (ri)diventavano sottilette, formaggio fuso, formaggio grattugiato, mozzarelle, provola, stracchino, gorgonzola. Materia "genuina" - nelle celle frigorifere c'erano sottilette datate 1980! - ripulita, mischiata e pronta per le nostre tavole. Venduta in Italia e in Europa. In alcuni casi, rivenduta a quelle stesse aziende - multinazionali, marchi importanti, grosse centrali del latte - che anziché smaltire regolarmente i prodotti ormai immangiabili li piazzavano, - senza spendere un centesimo ma guadagnandoci - a quattro imprese con sede a Cremona, Novara, Biella e Woringen (Germania). Tutte riconducibili a un imprenditore siciliano. Era lui il punto di riferimento di marchi come: Galbani, Granarolo, Cademartori, Brescialat, Medeghini, Igor, Centrale del Latte di Firenze. E ancora: Frescolat, Euroformaggi, Mauri, Prealpi, e altre multinazionali europee, in particolare austriache, tedesche e inglesi. E' quello che si legge nell'ordinanza del pm cremonese Francesco Messina. Un giro da decine di milioni di euro. Una bomba ecologica per la salute dei consumatori.

Le indagini - ancora aperte - iniziano due anni fa. A novembre del 2006 gli uomini della Guardia di Finanza di Cremona fermano un tir a Castelleone: dal cassone esce un odore nauseabondo. C'è del formaggio semilavorato, in evidente stato di putrefazione. Il carico è partito dalla Tradel di Casalbuttano ed è diretto alla Megal di Vicolungo (Novara). Le due aziende sono di Domenico Russo, 46 anni, originario di Partinico e residente a Oleggio. E' lui l'uomo chiave attorno al quale ruota l'inchiesta. E' lui il dominus di una triangolazione che comprende, oltre a Tradel e Megal, un terzo stabilimento con sede a Massazza, Biella, e una filiale tedesca. Tradel raccoglie, sconfeziona e inizia la lavorazione. Megal miscela e confeziona.

A Casalbuttano i finanzieri trovano roba che a vederla fa venire i conati. Prodotti caseari coperti da muffe, scaduti, decomposti e, peggio ancora, con tracce di escrementi di roditori. Ci sono residui - visibili a occhio nudo - degli involucri degli imballi macinati. Dunque plastica. Persino schegge di ferro fuoriuscite dai macchinari. La vera specialità della azienda è il "recupero" di mozzarelle ritirate dal mercato e stoccate per settimane sulle ribalte delle ditte fornitrici, di croste di gorgonzola, di sottilette composte con burro adulterato, di formaggi provenienti da black out elettrici di un anno prima. "Una cosa disgustosa - racconta Mauro Santonastaso, comandante delle fiamme gialle di Cremona -. Ancor più disgustoso - aggiunge il capitano Agostino Brigante - , è il sistema commerciale che abbiamo scoperto".

Non possono ancora immaginare, gli investigatori, che quello stabilimento dove si miscela prodotto avariato con altro prodotto pronto è lo snodo di una vera e propria filiera europea del riciclaggio. Mettono sotto controllo i telefoni. Scoprono che i pirati della contraffazione sono "coperti" dal servizio di prevenzione veterinaria dell'Asl di Cremona (omessa vigilanza, ispezioni preannunciate; denunciati e sospesi il direttore, Riccardo Crotti, e due tecnici). Dalle intercettazioni emerge la totale assenza di scrupoli da parte degli indagati: "La merce che stiamo lavorando, come tu sai, è totalmente scaduta... ", dice Luciano Bosio, il responsabile dello stabilimento della Tradel, al suo capo (Domenico Russo). Che gli risponde: "Saranno cazzi suoi... " (delle aziende fornitrici, in questo caso Brescialat e Centrale del Latte di Firenze, ndr). Il formaggio comprato e messo in lavorazione è definito - senza mezzi termini - "merda". Ma non importa, "... perché se la merce ha dei difetti. .. io poi aggiusto, pulisco, metto a posto... questo rimane un discorso fra me e te... " (Russo a un imprenditore campano, si tratta la vendita di sottilette "scadute un anno e mezzo prima"). Nell'ordinanza (decine le persone indagate e denunciate: rappresentanti legali, responsabili degli stabilimenti, impiegati, altre se ne aggiungeranno presto) compaiono i nomi delle aziende per le quali il pm Francesco Messina configura "precise responsabilità". Perché, "a vario titolo e al fine di trarre un ingiusto profitto patrimoniale, hanno concorso nella adulterazione e nella contraffazione di sostanze alimentari lattiero-casearie rendendole pericolose per la salute pubblica". Il marchio maggiormente coinvolto - spiegano gli investigatori - è Galbani, controllato dal gruppo Lactalis Italia che controlla anche Big srl. "Sono loro i principali fornitori della Tradel. Anche clienti", si legge nell'ordinanza. Per i magistrati il sistema di riciclaggio della merce si basa proprio sui legami commerciali tra le aziende fornitrici e la Tradel. Con consistenti vantaggi reciproci. Un business enorme: 11 mila tonnellate di merce lavorata in due anni. Finita sugli scaffali dei discount e dei negozi di tutta Europa. Tremila le tonnellate vendute in nero. E gli operai e gli impiegati? Erano consapevoli. Lo hanno messo a verbale. Domanda a un'amministrativa: "Ha mai riferito a qualcuno che la merce era scaduta o con i vermi?". Risposta: "No, tutti lo sapevano".

(4 luglio 2008)


GEO-MARCO64
00venerdì 4 luglio 2008 12:12
Mo vaccaputtanga che schifo. Penso che smetterò di mangiare anche le sottilette, così risparmio e mi cala il colesterolo.
No comment ragaz. [SM=x1406344] [SM=x1406344]
Wadi
00venerdì 4 luglio 2008 12:17

Vacca boia, volevo farvi una sorpresa alla festa.
Avevo una bazza per del formaggio da fare alla griglia, ma mi tocca rinunciare, non lo mangereste...



Soliti scandali all'italiana, ogni tanto qualcuno controlla e viene fuori un bubbone.
Se controllassero di più e meglio, mangeremmo meno e seremmo più atletici.
GEO-MARCO64
00venerdì 4 luglio 2008 12:23
prepara birre, salsicce e frizzoni per la sfida d'onore tra me e l'ispettore [SM=g1405974]
Wadi
00venerdì 4 luglio 2008 12:27
Re:
GEO-MARCO64, 04/07/2008 12.12:

Mo vaccaputtanga che schifo. Penso che smetterò di mangiare anche le sottilette, così risparmio e mi cala il colesterolo.
No comment ragaz. [SM=x1406344] [SM=x1406344]




Tempo fa, caro GEO, apristi un topic parlamdo delle sottilette,e scherzosamente ti dissi che in quei prodotti ci finivano formaggi "sbaglati", nel senso che se durante la stagionatura od il processo di produzione, il prodotto avesse dei problemi, questo venive rifuso e veniva messo in commercio sotto altro nome.

Non pensavo che qualcuno puntasse ad immettere sugli scaffali roba da discarica.
Anche se 4/5 anni fa con le uova arrivarono molto in là, con lo schifo.


[SM=x1406353] : meglio avere il nucleare o mangiare le sottilette?
GEO-MARCO64
00venerdì 4 luglio 2008 12:32
meglio la reagens o un antenna wi-fi?[SM=g1405955]
omer64 belin
00venerdì 4 luglio 2008 12:58



MA VAFF...... ALTRO CHE FIDUCIA.... [SM=x1406344] [SM=x1387388] [SM=x1411763]

CHE SCHIFO...
VALA' CHE HANNO UN BEL DA DIRE CHE FANNO MALE I PRODOTTI ALLì'ORIGINE NON PASTORIZZATI E BLA BLA... [SM=g1406014]

ONO CRESCIUTO A ROBA GENUINA CHE VENIVA DAL PRODUTTORE O FATTA IN CASA, SONO BELLO TONDO MA FORSE MENO INTOSSICATO .. LE SCHIFEZZE CHE CI DANNO ADESSO SONO SENZA LIMITI, POVERE GENERAZIONI FUTURE, CHE PORCAIO !!
MA STI TRUFFATORI NON HANNO FIGLI, AMICI , PARENTI CHE MANGIANO STA MERDA ? POSSIBILE CHE NON ABBIANO SCRUPOLI PER NESSUNO ? [SM=x1411765]
asteix
00venerdì 4 luglio 2008 12:58
E pensare chi i maggiori consumatori di sottilette e formaggini sono i bambini........... [SM=x1406344]
asteix
00venerdì 4 luglio 2008 13:01
Re:
omer64 belin, 04/07/2008 12.58:




MA VAFF...... ALTRO CHE FIDUCIA.... [SM=x1406344] [SM=x1387388] [SM=x1411763]

CHE SCHIFO...
VALA' CHE HANNO UN BEL DA DIRE CHE FANNO MALE I PRODOTTI ALLì'ORIGINE NON PASTORIZZATI E BLA BLA... [SM=g1406014]

ONO CRESCIUTO A ROBA GENUINA CHE VENIVA DAL PRODUTTORE O FATTA IN CASA, SONO BELLO TONDO MA FORSE MENO INTOSSICATO .. LE SCHIFEZZE CHE CI DANNO ADESSO SONO SENZA LIMITI, POVERE GENERAZIONI FUTURE, CHE PORCAIO !!
MA STI TRUFFATORI NON HANNO FIGLI, AMICI , PARENTI CHE MANGIANO STA MERDA ? POSSIBILE CHE NON ABBIANO SCRUPOLI PER NESSUNO ? [SM=x1411765]






Wadi
00venerdì 4 luglio 2008 13:43
Prendere i responsabili.
Chiuderli in una casa piena telecamere, tipo GF (Grande Formaggello).
Servire i formaggi modificati, ogni giorno una derratina.
Probabilmente non morirebbero, ma una bella colite, non gliela evita nessuno.

Tempo fa Report si occupò di alcune partite di carne in scatola "Montana", gruppo Cremonini, spedite via mare a Cuba.
Queste scatolette facevano parte di un carico di aiuti umanitari sovvenzionato dalla UE.
A Cuba si rifiutarono di scaricare la nave, scatolette esplose e "gonfie" chiaro sinonimo di botulino.
Se la Cremonini avesse richiamato in Europa la nave carica, avrebbe dovuto restituire a Bruxelles tutti i soldi ricevuti.
L'azienda modenese pagò il governo dell'Angola (Africa), perchè si sobbarcasse lo smaltimento del prodotto.
GEO-MARCO64
00venerdì 4 luglio 2008 14:08
lerci skifosi tutti quanti, dovrebbero vivere tutta la vita con la diarrea permanente e defecare anche le emorroidi [SM=x1406344]
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