SALONICCO, 11 settembre - Il caso Semenya, la 18enne sudafricana che ai recenti Mondiali di Berlino ha sbaragliato la finale degli 800, sollevando forti sospetti sulla sua femminilità, è riesploso nelle ultime ore dopo le rivelazioni pubblicate su due giornali australiani sui risultati del test sul sesso cui è stata sottoposta la giovane mezzofondista. Secondo "The Australian" e il "Sydney Daily Telegraph", Caster Semenya è ermafrodita. Gli esami avrebbero rilevato, oltre a un livello di testosterone tre volte più elevato della media, anche l’assenza delle gonadi, vale a dire dell’utero e delle ovaie.
ENTRAMBI I SESSI - Secondo il rapporto reso pubblico dai due giornali, la ragazza avrebbe entrambi gli organi sessuali, maschili e femminili. Le gonadi (ovaie per il sesso femminile e testicoli per quello maschile) a livello embrionale non sono differenziate fino alla sesta settimana di vita del feto. Altre fonti vicine alla Iaaf parlano della presenza di testicoli interni, che sarebbero stati evidenziati solo dopo un approfondito esame. La Federatletica internazionale avrebbe già informato le autorità sportive sudafricane di questa prima evidenza e starebbe per bloccare la Semenya da qualsiasi attività. L’atleta, che dopo l’oro ai Mondiali non ha partecipato ai meeting europei, è impegnata questo fine settimana in un cross a Pretoria e non parteciperà comunque alle finali Iaaf di domani e domenica a Salonicco.