(Marco M.)
00martedì 11 agosto 2009 18:38
La Sambenedettese precipita in Eccellenza
Se ne sono fatti una ragione, non senza delusione: la Sambenedettese ripartirà dal campionato di Eccellenza. Triplo salto all'indietro, quanto di peggio dopo la retrocessione in Seconda Divisione ai play out col Lecco, fino alla cancellazione dai professionisti. La storia rossoblù subisce l'ennesimo schiaffo, guardando ai 23 campionati giocati in serie B e i 39 in C, tanti nomi di lusso passati in campo e in panchina, da Tacconi a Zenga, da Sonetti a Colantuono e Ballardini, fino a giocatori che oggi stanno in A come Bogliacino e Cigarini (Napoli), Delvecchio (Catania), Leon (Parma), Canini (Cagliari). Sulle spalle il fallimento dell'estate 1994 dopo aver sfiorato i play off per la B, e un altro ma pilotato nel 2006 conservando la C1 con l'avvento dei fratelli Tormenti scesi dalla barca che affondava. In mezzo la parabola con Luciano Gaucci al timone societario dal 2000/2001 e due promozioni di fila, dalla D alla C1 e la semifinale play off persa col Pescara. Vani tutti i tentativi per mantenere la categoria o limitare i danni. Il neopresidente Sergio Spina, il costruttor di Cupra Marittima che ha provato a salvare il salvabile e quindi ha fondato l'U.S. Sambenedettese Calcio 2009 Srl, spinge una piazza che ha voglia di rilanciarsi: «Questo momento è triste - dice - speravamo di essere ammessi alla Serie D ma c'è stata inflessibilità. Ci hanno detto che si doveva ripartire da due categorie inferiori, mi pare che agirono diversamente con Napoli, Fiorentina e Torino. L'Eccellenza non ci appartiene: mantengo gli impegni assunti con tutto il gruppo di lavoro, dobbiamo giocare e vincere per tornare ai livelli che San Benedetto del Tronto merita». La risposta immediata per Pasqualino Minuti (l'allenatore) e Giorgio Rumignano (direttore tecnico) è l'ingaggio del difensore trentunenne Eddy Mengo, trascorsi con Genoa, Maceratese, Foggia, Nocerina. Alla Samb vogliono calare subito i nuovi assi.
UN LUNGO ELENCO DI ESCLUSI ECCELLENTI
E' lunga la lista di club blasonati cancellati dalla geografia del calcio professionistico. Quest'anno le escluse eccellenti sono Treviso, Avellino, Pisa, Venezia e Sambenedettese. Nell'estate del 2008 era toccato al Messina (come nel '93), città di 250 mila abitanti, scendere in serie D, dopo essere stato escluso dalla serie B per una montagna di debiti. Stessa sorte per Lucchese, Massese e Spezia. Dieci anni fa il Livorno, una delle piazze nobili della Toscana, addirittura è sprofondato in Eccellenza. Come il Pisa e il Mantova nel '94. Un doppio salto all'indietro lo ha fatto quest'anno la Pistoiese (in A negli anni '80), retrocesso dalla C1 all'Eccellenza. Nel recente passato Catania, Palermo (un anno senza calcio nell'87), Fiorentina, Napoli, Torino e Perugia sono dovute ripartire dai gradini più bassi del calcio italiane, almeno dalla serie C.