LENTAMENTE MUORE

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(Marco M.)
00venerdì 18 luglio 2008 22:30
PABLO NERUDA

Lentamente muore (Pablo Neruda)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando
gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

)lullaby(
00venerdì 18 luglio 2008 23:11
Bellissimi versi di un poeta che adoro, condivido in pieno il finale.
|=Valentino=|
00sabato 19 luglio 2008 00:14
sembra scritta per me...almeno in questo momento... [SM=x1387366]
(SissiM)
00sabato 19 luglio 2008 08:18
Ehm! Scusate la precisazione, che non toglie nulla alla bellezza di questi versi. Il fatto è che questa poesia non è di Neruda. Lo pensavo anche io, finchè non la usò il caro Clemente Mastella per annunciare la sfiducia al governo Prodi. Fu allora che la fondazione che tutela l'opera di Neruda precisò che questi versi sono in realtà di una poetessa brasiliana, tale Martha Medeiros. Ed in effetti a Neruda non credo sarebbe piaciuto molto sentire dei versi suoi che pensionavano un governo di sinistra.
(Marco M.)
00sabato 19 luglio 2008 19:29
..allora scusate
..non lo sapevo che non era originaria di Pablo Neruda, scusate ma ho sempre creduto che fosse sua...resta, comunque, la bellezza dei versi, o no?.. [SM=g1406002]
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