LASCIATECI PERDERE... MA NON COSI'

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omer64 belin
00martedì 9 ottobre 2007 09:37
sembra il segnale del patron... meno male [SM=g21333]

Virtus, è già tempo di ultimatum


09/10/2007 09:14
Lungo faccia a faccia tra il patron e Pillastrini. Prova d'appello per gli americani

- Corriere di Bologna -

Se dalle macerie lasciate dalla disfatta contro Biella potrà nascere una squadra è presto per dirlo, ma di certo oggi la Virtus ha, fra i mille problemi, anche quello d'andare ad Avellino e Cantù per raggranellare punti e scacciare, in campo, i fantasmi sorti assieme alle incomprensioni e alle insofferenze. Non è stata una notte semplice, quella di domenica: alla seconda giornata Pilla già a rapporto da Sabatini nello stanzino del palasport, gli americani corrucciati, gli italiani, leader emotivi che lo si voglia o meno, visibilmente amareggiati. E lo screzio fra il tecnico e Crosariol, caso chiuso subito, ma emblematico per chi conosce l'uno e l'altro. Poi il lento fandango ballato dai fatali e scontati sms dei tifosi delusi, già vedovi di Zare. Per il suo bene, la Virtus deve ora guardare in faccia all'evidente assenza d'un barlume di squadra, di gruppo e di sistema, anche difensivo, e reagire. Dietro alla sconfitta c'è di più e, potenzialmente, di peggio, se addirittura Sabatini arriva a dire, dopo il conciliabolo avuto col suo tecnico — sempre più ministro senza portafoglio — che «siamo stati orrendi davanti al nostro pubblico, giocando una partita che non valeva il prezzo del biglietto, fortunatamente le prossime sono due trasferte». Messaggio ai bulli americani, che hanno fatto clan, pur mantenendo certe distanze: Holland è evaporato con l'ingresso della spigolosa personalità di Anderson, Spencer è avulso, Conroy sbanda, si fa piallare ed è scosso.
Sabatini, che mal digerisce le figuracce interne, è ormai un libro aperto e quando si ferma lungamente a parlare, col volto apparentemente sereno ma con uno sguardo che è tutto un programma, sgombra il campo: i conti non stanno tornando e se la soluzione non si trova, le prossime curve del campionato possono indurre a delle virate, finché c'è il tempo per imboccare la giusta strada. «Gli americani devono capire che non è wrestling, qua è boxe» è il calzante paragone estratto dal cilindro padronale. Tradotto: per ora niente provvedimenti ma nessuno, califfi compresi, è intoccabile.
«Squadra difficile», badano a dire tecnico e patron. Gli equilibri interni sono sottilissimi, sempre sull'orlo di spezzarsi. Pilla lavora, predica calma perché «solo fra due mesi si potrà fare un'analisi», ma le partite dicono che gli americani, ai quali la Virtus s'è totalmente affidata, fanno e disfano, comprendono ancora poco, faticano a restare dentro le regole. E nemmeno s'immaginano cosa significhi inabissarsi sotto di trenta, in casa, a Bologna, nel debutto. Biella ha messo a nudo gli equivoci e le debolezze d'una Virtus «potenzialmente » forte ma oggi di carta velina, in cui toni e nervosismi sono già alti. Interrogato sullo spazio pervicacemente concesso ai mori, play in primis, Pilla ha risposto: «Magari Conroy avrebbe potuto giocare meno e Di Bella di più ma ho bisogno di testare il play, di cui devo fidarmi. Se la scelta è negativa, saremo tutti coglioni».
Insomma, le opzioni tecniche sono decise. Conroy, come gli altri, aveva bisogno di provare sulla pelle l'esperienza. Ne faccia tesoro perché una terza chance non ci sarà, il bonus è esaurito. La sconfitta è la pagliuzza e l'irritante -26 è soltanto l'apice manifesto, ciò che è esposto al pubblico ludibrio d'un momento complicatissimo, fotografato perfettamente dal severo «abbiamo fatto lercio» di Sabatini. Che ha subito messo un fermino, non volendo restare passivo, sperando serva. La settimana diventa così un bivio anche per il club, storicamente mai legato ad un blocco statunitense e non avvezzo a doverne gestire i flussi di pensiero (vedasi primavera 2004, primo anno di Legadue). Le due anime abbisognano un'immediata cucitura e una guida ferma. O si cambia registro, anche nel quotidiano, obbligando tutti a «vivere la Virtus », oppure i «sessanta punti di scarto» profetizzati da Sabatini arriveranno sotto forma d'un'altra, intollerabile, mattanza morale. E Pilla, tipo notoriamente positivo nell'approccio, sa che l'incubo, oggi, arriva dalla sensazione di vedere lontanissima la fine del tunnel.
Daniele Labanti


Wadi
00martedì 9 ottobre 2007 09:48
Sperèmmm, ma qui si rischia un'asfaltata ad ogni allacciata di scarpe, come direbbe Federico Buffa.
E di buffo non c'è proprio niente... [SM=g21349]
SashaLoZar
00martedì 9 ottobre 2007 10:19
In primis mi verrebbe da dire che CHI E’ CAUSA DEL SUO MALE PIANGA SE STESSO.
Più volte si è letto che erano stati presi 4 fenomeni, le grandi cifre di assist e punti di Conroy nella D-League, le grandi performances di Spencer nel campionato Francese, il grande talento di Delonte, il grande pedigree di Anderson.
Purtroppo in pochi hanno sottolineato ( e mi vanto di essere uno tra quelli ) che c’era un grandissimo rischio a prendere 4 colored di cui uno deve stare o comunque partire in panchina sempre, a meno che non si voglia di nuovo ricadere nella concezione Markovskiana della pallacanestro dove “un giorno i lunghi porteranno palla ed i piccoli andranno a rimbalzo”, dove 3 su 4 non hanno mai giocato in Italia e 2 su 4 nemmeno sapevano dove fosse l’Italia.
Per il 4° sapevamo già tutto, prendere o lasciare, Delonte quello è, e questo ci si aspetta da lui, grandi sonni e grandi fiammate.
Con 2 paste ed un cappuccio si prendeva Eric Williams da Cantù, eri a posto sotto canestro e risolvevi il problema di lasciarne uno in panchina.
In panca ci stava Crosariol ...

Quindi del suo male devono piangere sia il Signor Lasciateci Perdere che Mr. Slim, che hanno voluto ed impostato una squadra folle dal punto di vista degli equilibri e oggettivamente debolissima sotto canestro.
Adesso Sabatello viene a parlare di Boxe e di Wrestling. Ha ragione, ma è un rischio che loro (Sabba+Pilla) si sono voluti prendere.
Leggo che il tecnico sarebbe già “ministro senza portafoglio”.
Mi sembra un po’ prestino.

Wadi
00martedì 9 ottobre 2007 10:37
Oltre ad Eric Williams, non mi sono sembrati male nè Troy Bell, (prima scelta dei Celtics nel 2003, scelta numero 16), nè Kevinn Pinkney(l'anno scorso era nel novero di nomi che ci avrebbero dovuto rinforzarci ad aprile, poi un incidente stradale e la scelta di prendere Tyrone "Happy hour" Grant).

Certo contro la difesina belinelliana che abbiamo messo in atto contro Biella, il primo mi è sembrato più pronto e più giocatore di squadra rispetto a Conroy, il secondo è atletico, saltatore, intimidatore, seppur bloccato dai falli in partita.
Ma anche Cinciarini ha fatto il fenomeno.

E non sono certo costati come i nostri...
PG01
00martedì 9 ottobre 2007 10:40
siamo alle solite.

e vado controcorrente.

perdere la prima in casa fa malissimo al tifoso, ma benissimo alla squadra.

ben vengano due trasferte che, come tutte le trasferte sono (quella di cantù in particolare) costringeranno tutti a tirar fuori i maroni.

a me la squadra sembra unita: lestini il 5 e le spallate di ricarica le ha date a tutti, stessa cosa giovannoni.

forse ho visto di bella un pò dimesso.ma voi come sareste dopo un'estate in cui ti hanno messo in tribuna, te che giri in autobus perchè ami il tifoso, te che hai la sciarpa della virtus appesa in camera dai tempi di biella, te che hai giocato con la schiena devastata e corso come un pazzo per rientrare? TE CHE NON SEI STATO CHIAMATO NELLA PRESENTAZIONE COME CAPITANO.

crosariol e chiacig non li ho mai visti agitarsi in panca nella loro vita (una breve, l'altra sin troppo lunga) in panca. ma domenica hanno fatto gesti inequivocabili in rimonta.

eppoi è vero: orridi nel primo tempo.

ma nessuno parla del -4 recuperato dal -30. la squadra non quadra ed è imballata atleticamente.

a metter sotto processo pillastrini (del quale i limiti sono stranoti) serve molta più umiltà, caro sabatini: un bel TIRA FUORI LA PILLA non riferito al coach ci starebbe tutto e, nel caso, ci starà ben prima di natale.

ma ora no.

SashaLoZar
00martedì 9 ottobre 2007 11:14
Ti quoto.
Il gruppo ci può anche essere dal punto di vista umano anche se leggo il giornalaio che dice che i neri hanno fatto clan (speriamo che gli altri non facciano Klux ..... battutaccia, sorry ...).
Dal punto di vista tecnico invece sono (per ora) un corpo estraneo alla squadra.
Poi sul Pilla, come ho detto sopra, calma un attimo.
Lasciamolo lavorare, abbiamo dato credito 2 anni ad uno che faceva giocare Giovannoni pivot ...
omer64 belin
00martedì 9 ottobre 2007 11:26
io direi che per stemperare il clima post sconfitta con Biella,l'unica soluzione e' un bel EPPI AUAR !!! [SM=g21297] [SM=g21297] [SM=g21340] [SM=g21302] [SM=g21300]

CON TANTI BEI HIGH FIVE , FOTO E UN BEL VOLEMOSE BENE...

scherzi a parte, vediamo come butta , e' poi la prima...

e' difficila da amalgamare, il talento c'e'..

Crosa ha fatto anche le sue scuse e ha cacciato un bel 2000 euri all'AGEOP..
SashaLoZar
00martedì 9 ottobre 2007 11:55
Re:
omer64 belin, 09/10/2007 11.26:

io direi che per stemperare il clima post sconfitta con Biella,l'unica soluzione e' un bel EPPI AUAR !!! [SM=g21297] [SM=g21297] [SM=g21340] [SM=g21302] [SM=g21300]

CON TANTI BEI HIGH FIVE , FOTO E UN BEL VOLEMOSE BENE...

scherzi a parte, vediamo come butta , e' poi la prima...

e' difficila da amalgamare, il talento c'e'..

Crosa ha fatto anche le sue scuse e ha cacciato un bel 2000 euri all'AGEOP..




... e Sabatello ha fatto un altro po' di beneficienza con i soldi degli altri ...
francesca.38
00martedì 9 ottobre 2007 12:10
Re: Re:
SashaLoZar, 09/10/2007 11.55:




... e Sabatello ha fatto un altro po' di beneficienza con i soldi degli altri ...



tecnicamente non sono soldi di altri, questa volta.
le multe normalmente finiscono nelle tasche delle società.
è una scelta interessante quella di destinarle all'ageop.

Wadi
00martedì 9 ottobre 2007 12:45
La speranza è che il nome completo del nuovo play americano sia I WILL CONROY, e che presto ci faccia vedere che è il fenomeno che speriamo sia... [SM=g21387]
(Massoud)
00martedì 9 ottobre 2007 19:55
No, no lasciateci perdere sì....non veniva strombazzato in lungo e in largo quest'estate da Claudiosalvatore questo simpatico (per lui) slogan?
Non eravamo troppo avanti coi programmi (triennali, quinquennali, fra un pò decennaLI COME GLI ADDOBBI)e quindi bisognava liquidare con un calcio in culo il fino a 5 minuti prima imprescindibile Zare, l'amico Zare, il fratello Zare, il re Sole Zare?
Eh no, bisognava stupire, la primadonna voleva i riflettori tutti per sè, musica maestro, dammi la due (telecamera) di funariana memoria, io sono il grande imprenditore, mò ve lo dimostro...
in questo delirio di onnipotenza si è creata una squadra delirante con un budget che ieri era 10 volte INFERIORE a quello della Effe (ma lasciamoli in pace, una volta tanto), salvo 5 minuti dopo dire che nessuno ha un pubblico così numeroso e un pool di sponsors così vicini alla squadra grazie alle smisurate capacità imprenditoriali di Claudiosalvatore.
Nel frattempo sono saliti i prezzi degli abbonamenti perchè su quelli però non eravamo avanti coi programmi, no su quelli no, bisognava passare alla cassa per monetizzare l'anno scorso.
E allora dai, arrotondiamo un pò, lasciamo partire Drejer e Lang (quanti pivot del genere ci sono in Italia? ah si Ghiaccione, scusate...)e prendiamno 4 bei moretti, giusto per aiutare il coach a creare il nuovo gruppo...
Ah si solo contratti pluriennali perchè c'è un PROGIETTO, ah no scusate, due o tre no, perchè se no non vengono, però uno poi lo voleva anche il Barcellona, ma io non lo dò neanche per un milione di euro, io che ho salvato la virtus da un buco di migliaia di miliardi.
e vai con una fiumana di parole su Casalecchio, il Paladozza, i c...i degli altri, di Sacrati, di Cazzola, di mazzoni di è tv,.....e poi sky, e poi l'happy hour e poi Michelori che lo aspettiamo in fretta che pensi a guarire, magari in tribuna,e poi Di Bella e Gugòliotta e Blizzard che si è spaccato, peccato, se no ci scappava un bel buy out...
Al povero Pilla, che alla fine pagherà per tutti, si è consegnata una squadra senza capo nè coda, con 4 usa di cui 3 non conoscono la parola altruismo, con un imbarazzante pacchetto sotto le plance e, la cosa più grave, dopo avere distrutto un gruppo con cui l'anno scorso saremmo andati nella foresta a fronteggiare chiunque...
Bene, The show must go on, venghino siori, venghino...io mi sono chiamato fuori da tempo, perchè, come dico da due anni, si sta distruggendo una identità precisa che avevamo e nella quale non mi riconosco più, ma probabilmente sono vecchio per il nuovo sciobisness...
PG01
00mercoledì 10 ottobre 2007 08:45
condivido.

unico appunto: drejer lo si è spedito dopo che ha deciso, contro il parere dei medici, di operarsi alla caviglia.

lang mi risulta senza occupazione: segno che è malandatuccio.
SashaLoZar
00mercoledì 10 ottobre 2007 09:36
Condivido tutto il "Massoud pensiero" tranne su Drejer.
Credo che non sentirò la sua mancanza.
omer64 belin
00mercoledì 10 ottobre 2007 10:21
interessante e condiviso in buona parte, ma su drejer non avro' nostalgia ...
dal punti di vista umano ormai si e' capito che il comportamento del disturbato e' veramente nauseante, nonostante si faccia promotore delle iniziative umanitarie con i baiocchi degli altri...

se poi vogliamo parlare dell'incasso leggo quanto dice Vellucci di Pesaro e mi girano ancor piu' gli zebedei..

con i ns incassi si posso ingaggiare ancor piu' nomi inarrivabili per la vuelle..
quali sarebbero dei ns ?


Vellucci: «Forza, battiamo la Virtus con gli abbonamenti»


10/10/2007 08:59


- Il Resto del Carlino -

«MI PIACEREBBE vincere il derby degli abbonamenti con il mio amico Sabatini». E’ l’ultima sfida di Stefano Vellucci, presidente della Scavolini Spar. Infatti, mentre Pesaro forniva aggiornamenti di tanto in tanto sull’andamento della campagna abbonamenti, la Virtus lavorava in silenzio su questo fronte e ha reso nota la cifra all’improvviso qualche giorno fa. Le tessere sottoscritte dai tifosi delle V nere sono finora 5.022 contro le 4.972 di Pesaro, cifra aggiornata a ieri pomeriggio. Bisogna tener conto però che ci sono stati alcuni giorni di pausa per esigenze tecniche della banca che doveva configurare la pianta del palazzo per la vendita dei biglietti. Entrambe le campagne sono comunque ancora aperte: la Vuelle chiuderà venerdì 12, la Virtus il 18.
Bisognerà vedere come le due tifoserie assorbiranno l’ultimo risultato: la travolgente cavalcata contro la Benetton potrebbe spingere gli ultimi indecisi a recarsi agli sportelli, mentre l’inaspettata batosta subìta dalla Virtus in casa per mano di Biella potrebbe smontare un po’ gli entusiasmi in casa bianconera. Ma è meglio non fidarsi: perché nella settimana seguita al ko di Scafati, e nonostante le polemiche del caso-Myers, qui gli abbonamenti continuavano a crescere. Chi deve ancora scegliere se giurare fedeltà alla propria squadra per tutta la stagione forse non si baserà su un risultato singolo ma farà altri ragionamenti.

C’È UN DISTINGUO importante da fare, però: e riguarda gli incassi. Con la sua campagna abbonamenti la Virtus ha incamerato qualcosa come 3 milioni e 600.000 euro, mentre Pesaro al confronto ha raccolto "spiccioli", circa 700.000 euro: «L’incasso degli abbonamenti raccolto dalla Virtus è pari al nostro budget per fare la squadra — ha commentato, allargando le braccia, il gm Montini —. Quando si dice che a Pesaro possiamo contare su un pubblico straordinario è sicuramente vero; la differenza è che da noi la società viene incontro alla gente per quanto riguarda i prezzi, mentre fare l’abbonamento a Bologna, sponda Virtus, resta una possibilità per l’élite. Un esempio? Da noi con 100 euro fai l’abbonamento per tutto l’anno in gradinata, alla Virtus ti chiedono quella cifra per vedere una partita in parterre». Questo significa anche che coi soldi portati dal pubblico si possono pagare una fetta degli sipendi e dunque è una possibilità in più di ingaggiare dei nomi inarrivabili per la Vuelle. Chiuso il capitolo economico legato al pubblico, resta aperta la possibilità per tanti industriali della nostra provincia di contribuire al rilancio ad alto livello della pallacanestro. Tra qualche giorno la società dovrebbe annunciare l’ingresso del 18° socio (pare, i Cantieri Navali e sarebbe un colpaccio) ma l’obiettivo è portare i soci a 30 e soprattutto riaverli tutti quanti per il futuro visto che a fine stagione scade l’accordo triennale sottoscritto.

CHE IL SOSTEGNO
dei tifosi sia comunque cosa gradita e necessaria, lo hanno ribadito in tanti dopo la partita: da Pasco, che si è detto elettrizzato dal pubblico pesarese, a Sacripanti che ha chiesto questo sostegno sempre, per finire con Montini che ha fatto i complimenti ai pesaresi: «Alla prima apparizione in tivù, che segnava il nostro ritorno in serie A, abbiamo offerto una cornice eccezionale del nostro palazzo, un’AdriaticArena gremita e piena d’entusiasmo. Adesso che il traguardo dei 5.000 è stato raggiunto, o quasi, dobbiamo considerarlo il nostro zoccolo duro, quello su cui poter contare. E poi speriamo ad ogni partita di riuscire a portare quelle mille-duemila persone che rendano l’impianto ancora più compatto e ci diano anche qualcosa sotto il profilo degli incassi».
Intanto, alla prima erano un migliaio in più rispetto agli abbonati e bisogna tener conto che c’era la diretta televisiva e che l’orario di mezzogiorno non è quello canonico. Ma quest’anno non capiterà tante volte di giocare alle 18,15 visto che Sky è così presente che Pesaro, col suo splendido palas, finirà sotto i riflettori diverse volte. A cominciare da domenica sera con l’Armani Jeans. Non sarebbe male, a questo punto, cercare di portare le Final Eight di Coppa Italia in città. In dieci anni di apertura, si contano sulle dita di una mano le manifestazioni legate al basket organizzate nell’astronave: l’All Star Game della Lega (1997) e una partita della Nazionale azzurra (2002). Con un palasport così è un delitto non riuscire mai a ottenere una manifestazione importante. Che ci sia la Vuelle o no.
Elisabetta Ferri


Oberlord
00mercoledì 10 ottobre 2007 13:41
Re:
PG01, 09/10/2007 10.40:

siamo alle solite.

e vado controcorrente.

perdere la prima in casa fa malissimo al tifoso, ma benissimo alla squadra.

ben vengano due trasferte che, come tutte le trasferte sono (quella di cantù in particolare) costringeranno tutti a tirar fuori i maroni.

a me la squadra sembra unita: lestini il 5 e le spallate di ricarica le ha date a tutti, stessa cosa giovannoni.

forse ho visto di bella un pò dimesso.ma voi come sareste dopo un'estate in cui ti hanno messo in tribuna, te che giri in autobus perchè ami il tifoso, te che hai la sciarpa della virtus appesa in camera dai tempi di biella, te che hai giocato con la schiena devastata e corso come un pazzo per rientrare? TE CHE NON SEI STATO CHIAMATO NELLA PRESENTAZIONE COME CAPITANO.

crosariol e chiacig non li ho mai visti agitarsi in panca nella loro vita (una breve, l'altra sin troppo lunga) in panca. ma domenica hanno fatto gesti inequivocabili in rimonta.

eppoi è vero: orridi nel primo tempo.

ma nessuno parla del -4 recuperato dal -30. la squadra non quadra ed è imballata atleticamente.

a metter sotto processo pillastrini (del quale i limiti sono stranoti) serve molta più umiltà, caro sabatini: un bel TIRA FUORI LA PILLA non riferito al coach ci starebbe tutto e, nel caso, ci starà ben prima di natale.

ma ora no.





[SM=g21292]
omer64 belin
00mercoledì 10 ottobre 2007 14:33
tendo a non fare il processo alla squadra, ma il processo all'uomo di cadriano lo faccio sempre volentieri... [SM=g21355]

infatti ho scritto di dare tempo a squadra e pilla( anche se l'antiestetico non mi fa impazzire come coach ) , ma leggere le robe dell'allestitore ogni tanto mi manda in bestia e perdo il controllo... [SM=g21301]

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