Juventus – Bologna DAMATO

ZioBovino, 13/03/2009 11.57:

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Clicca sopra al link !! :-))))

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ZioBovino, 13/03/2009 12.24:

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Allora ti quoto .... mò chi el ?

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futura72, 13/03/2009 12.28:

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Uno, che ha appena ricevuto una bella brera nuova fiammante....

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ZioBovino, 13/03/2009 17.00:

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Attenzione Battaglione c'è sempre Chiellini su Di Vaio .....

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Feder_, 13/03/2009 18.26:

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Secondo voi è possibile ottenere un rigorino?

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Feder_, 13/03/2009 18.26:

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Secondo voi è possibile ottenere un rigorino?

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|=Valentino=|, 13/03/2009 21.13:

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se c'e'...non vedo il perche'.

a me non interessano regali, voglio solo quello che mi spetta.

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Feder_, 13/03/2009 21.34:

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Articolo trovato su eurosport:


Ci risiamo. Va in scena per l’ennesima volta quella partita-commedia che in un paese che non fosse la Repubblica delle Banane da anni non sarebbe più presente nel calendario. Eccome, perché in qualsiasi nazione civile dopo un secolo abbondante di conclamate truffe e aggiustamenti a tavolino. Quella entità dai colori bianconeri sarebbe stata radiata con effetto immediato al primo sorgere di indizi probanti ed esclusa in eterno dalle competizioni. Tranne che in Italia, dove la Juventus addirittura ha recitato la parte della povera vittima delle moggiane elucubrazioni e il suo mentore a sua volta si è detto coinvolto in trame più grandi di lui: va a finire che i ladri siamo noi. Designazioni arbitrali fasulle (le palline vuote, ma vi rendete conto?!?), campionati già scritti, sequestri di persona, doping e droghe a fiumi, telefoni bollenti: e il risultato è che sabato sera ci toccherà per l’ennesima volta combattere contro i mulini a vento, sperando – dall’alto del nostro amore per i colori rossoblù e della conseguente ingenuità del tifoso – che almeno in questa occasione i signori che comandano si degnino di non truffarci e la pseudo-partita (in realtà una farsa) inizi da 0-0. Ci crediamo poco, ma tant’è. Quel pomeriggio di inverno del 1998 (Paramatti, Signori e Fontolan) resta scolpito a imperitura e sempiterna memoria nelle menti del popolo rossoblù come ultima (ad oggi) rivalsa contro i padroni del circo pallonaro, per di più assommato al godereccio bis della Coppa Italia di pochi mesi dopo. Ma da allora ad oggi 14 incontri di campionato, di cui nessuno neanche lontanamente pulito: abbiamo anche strappato 4 pareggi, peraltro tutti con grosse recriminazioni. Ma mai più una gioia, anzi la costante sensazione di essere sempre stati defraudati e presi per i fondelli. E un unico denominatore comune: il pensiero che “prima o poi sarà fatta giustizia”. Sperando che ogni volta sia quella buona. Chissà che non arrivi adesso… Le due squadre si presentano all’appuntamento in questione con opposti stati d’animo, perché se da parte nostra il rotondo successo firmato Di Vaio con la Doria ci ha ridato entusiasmo e speranza, i gobbi sono rimasti come al solito scottati dall’ennesima figuraccia (eh già, in Europa non si gioca mica in 14) in campo internazionale, nel giubilo dell’Italia che con orgoglio si vanta di non possedere quella rovinosa peste. C’è da pensare però che, anche per non lasciare scappare l’Inter di quell’altro genio portoghese, la Juventus cerchi in ogni modo di fare bottino pieno in campionato, magari provando a ridurre quei 7 punti di gap dalla testa. Arriva comunque alla sfida con molte assenze, tra infortuni e scaramucce interne, ma questo dato non ci esalti perché già all’andata la situazione era pressoché analoga. Niente Nedved, Amauri (out 1 mese), Trezeguet (finto acciacco), Legrottaglie, Sissoko, Camoranesi, De Ceglie, Marchionni (Bologna non dimentica la sua simulazione), Manninger: non sentiremo certo la mancanza di questi brutti ceffi. Attenzione a Iaquinta, l’uomo più in forma dell’attacco gobbo, che con Del Piero farà coppia in avanti, aspettando suggerimenti da Giovinco e Salihamidzic che agiranno sui binari esterni. Mihajlovic vorrebbe togliersi questa grande soddisfazione, e per provarci vara un bilanciato 4-5-1 con prevista staffetta Mutarelli-Amoroso in mediana (Mudingayi recuperato) e Terzi a fianco di Britos là dietro non potendo ancora contare su Moras, che tornerà per il Cagliari. La curiosità starà nell’inversione di fascia fra Bombardini (a destra, per la prima volta quest’anno) e il rientrante Valiani, con conseguente bocciatura per un Coelho poco incisivo con la Sampdoria. Di Vaio ritrova Ranieri, tecnico da lui molto stimato, e speriamo continui la scalata al virtuale trofeo più ambito dagli attaccanti: torna in rampa di lancio anche Osvaldo, che senza dubbio vedrà il campo nel secondo tempo (come preannunciato dalle parole di Sinisa nella conferenza stampa della vigilia) quando, a prescindere dal risultato, a Supermarco verrà affiancata una seconda punta, consapevoli che l’ex viola svaria su tutto il fronte d’attacco e difende anche egregiamente la corsia esterna (vedi Bergamo) qualora ce ne fosse bisogno. Pronostico chiuso, e questo ci sta. Vedremo se a starci sarà Damato di Barletta, e se al Bologna verrà concesso di potersi giocare le sue (non tantissime) carte in una trasferta che a parte tutto rimane ostica ai massimi. Ma con tutto il livore e il risentimento possibile verso quel mondo marcio e corrotto, al grido di Forza Bologna lanciamo la sfida con la speranza nemmeno troppo segreta di poterci togliere un’immensa soddisfazione.

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