Il confronto con «La primera persona» scritta da Alejandro Sanz nel 2006
«A te scritta di getto, nessun plagio»
La replica di Jovanotti alle accuse lanciate su un blog di «El Mundo»: «Molte melodie si assomigliano tra loro»
fonte(Lapresse)
ROMA - «La nascita di questa canzone per me è stata un vero e proprio momento magico per il quale non finisco mai di provare un senso di gratitudine». Lorenzo Cherubini-Jovanotti risponde alle accuse di plagio lanciate su un blog musicale del quotidiano El Mundo, secondo cui «A te» sarebbe stata ispirata a un brano di Alejandro Sanz del 2006, «La primera persona».
IL "GIRO" DI BACH - «Ci sono un sacco di melodie che si assomigliano - spiega il cantautore - e a volte questa cosa è casuale, a volte può non esserlo: in questo caso specifico io la canzone di Alejandro Sanz, tra l'altro bella come un sacco delle sue cose, non l'avevo mai sentita prima di un paio di mesi fa, quando qualcuno mi parlò di questa somiglianza, ma il mio disco era già uscito da un bel pezzo. Devo dire che quando mi hanno fatto questa segnalazione sono andato ad ascoltare la canzone di Sanz e mi è sembrata proprio un'altra storia». Jovanotti spiega che «A te» «è stata scritta di getto, come succede spesso con le canzoni che poi arrivano al cuore della gente, seguendo un'armonia molto semplice presente in tante canzoni: è un giro armonico che dicono abbia inventato Bach».
MOMENTO MAGICO - E ancora: «La musica l'ho fatta con il mio pianista Franco Santarnecchi e la linea melodica nasceva più o meno definitiva già mentre scrivevo le parole. È una canzone che si basa sulla forza delle parole. Mi dispiace che qualcuno possa pensare che l'ispirazione melodica di "A te" non sia genuina perché la nascita di questa canzone per me è stata un vero e proprio momento magico per il quale non finisco mai di provare un senso di gratitudine».
La primera persona
A te