Gente di merda...
E' accaduto a Torre del Greco, comune in provincia di Napoli
La polizia municipale aveva fermato un centauro senza casco
Vigili multano un motociclista
e la folla si vendica sul sindaco
Il primo cittadino, presente durante i controlli, aggredito dalla gente
Non ha riportato ferite: "Il ministero mandi l'esercito nel mio comune"
Torre del Greco
NAPOLI - Quella multa non la dovevano proprio fare. Durante un controllo di routine, la polizia municipale di Torre del Greco, comune in provincia di Napoli, ha fermato un motociclista senza casco. Pronti a notificargli l'ammenda, i vigili si sono ritrovati circondati da una decina di persone che protestavano contro la sanzione. Quando anche Ciro Borriello, il sindaco della città che partecipava ai controlli, si è avvicinato all'auto, la piccola folla non ha esitato a scagliarsi contro di lui, costringendolo a una rapida fuga sull'auto dei vigili, successivamente presa a calci e pugni e a cui è stato anche rotto un finestrino. I carabinieri, intervenuti sul luogo, hanno arrestato tre dei presunti aggressori: dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e minacce.
Il sindaco. Dopo l'aggressione, durante la quale non ha riportato ferite, Borriello ha chiesto l'invio di uomini dell'esercito anche nel suo comune. "Sono fortemente motivato a esprimere al ministro dell'Interno, della Difesa, al Prefetto e al Questore di Napoli il desiderio di aggiungere ulteriori presenze delle forze dell'ordine su un territorio con circa 100mila abitanti nonché esplicitamente chiedere gli uomini dell'esercito anche a Torre del Greco".
"Giro di vite sulla sicurezza". Il primo cittadino ha poi proseguito promettendo un giro di vite sulla sicurezza: "Intendo da subito attivare la videosorveglianza nei punti nevralgici e sensibili della città. L'aggressione subìta stamani non rappresenta solo un'offesa alla mia persona, ma soprattutto alle regole del buon vivere civile e ai valori assoluti della legalità".
Gli arresti. Le tre persone arrestate dai carabinieri sono il 19enne che si era messo alla guida del ciclomotore senza casco, suo padre e un terzo soggetto già noto alle forze dell'ordine. Secondo la ricostruzione sarebbe stato proprio il padre, avvicinatosi al posto di blocco, ad incitare il figlio contro i vigili che lo stavano per multare.