|=Valentino=|
00venerdì 11 luglio 2008 01:04
Due serate di rievocazione storica quattrocentesca con sfilate, duelli, mercatini artigianali, accampamento medievale e assaggi per tutti
Dove: Fontana di Sasso Marconi
Quando: da 12 lug 2008 a 13 lug 2008
Orario: dalle ore 18
Costo: Ingresso libero
Info: tel. 051 6758409 - info@infosasso.it
Il borgo della Fontana a Sasso Marconi si prepara ad un tuffo nel passato. Sabato 12 e domenica 13 luglio infatti ospiterà una rievocazione quattrocentesca ispirata alle vicende di Nicolosa Sanuti, donna di grande coraggio e determinazione ricordata per la sua lotta contro le leggi suntuarie del Cardinal Bessarione (che vietavano alle donne di indossare gioielli e abiti sfarzosi). Originaria di Bologna, Nicolosa Sanuti, ha legato il proprio nome a Sasso Marconi per essersi stabilita alla “Fontana” (nel palazzo che ancor oggi ne conserva il nome) insieme al marito Nicolò, conte della Porretta, nel XV secolo.
Attraverso la rievocazione storica, e in un clima di festa, sarà possibile avere un assaggio di come si viveva in Appennino nella seconda metà del ‘400. Una sfilata di costumi d’epoca, una rappresentazione teatrale, i giochi tradizionali, i duelli d’arme, i giullari, i canti e le danze dell’antichità, le scene comiche tratte dal Decamerone e dalle favole di Esopo e Fedro, scandiranno le due serate (l’apertura ufficiale della festa è alle ore 18 dei due giorni).
I visitatori troveranno anche il mercatino artigianale, l’accampamento per nobildonne e cavalieri, un campo d’arme e le bancarelle con gli oggetti ispirati all’epoca di Nicolosa come gli amuleti, gli specchi magici, gli elisir e i filtri d’amore.
Attraverso un accurato esame delle fonti storiche (documenti, lettere e carteggi, conservati all’Archivio di Stato di Bologna e in altre città europee, come Parigi) è stato possibile ricostruire un profilo della contessa, riprodotto per questa occasione su ceramiche e altri supporti.
Immancabili gli assaggi della produzione locale soprattutto di preparazioni antiche come i borlenghi (ma non mancheranno tigelle, crescentine e altre delizie della tradizione locale).