Re: Re: Re:
|=Valentino=|, 03/07/2012 13.12:
spiegati meglio??? sono interessato, magari fai un 3d apposito..
Non sono un tecnico però in soldoni è andata così(o per lo meno quello che ci hanno spiegato):
- 20 maggio prima scossa. Nulla si è mosso in termini burocratici
- 29 maggio seconda scossa. E da quel momento in poi il delirio
(premessa: Lavoro a Bomporto
- Una settimana di tira e molla con certificazioni che prima dovevano rilasciare dei tecnici, poi i vigili del fuoco ed infine I CERTIFICATORI (un numero di eletti rientranti in una lista)
- Poi il governo pensa bene di fare un decreto in cui tutte le aziende nel triangolo carpi/mirandola/crevalcore o erano costriute con i principi antisismici del 2008 o dovevano venire abbattute e ricostruite.
- La confindustria di modena va a roma a farli ragionare
- Esce un decreto rivisto in cui si dice che per avere l'agibilità temporanea ci vogliono 3 requisiti strutturali (che non sto qui a spigare)
- Se non li hai non rientri
- Se ce li hai ma ancora non passa uno dei CERTIFICATORI iscritti alla lista che ti certifica non rientri
- Una volta ottenuta l'agibilità temporanea, le aziende hanno poi 18 mesi per portare con modifiche alla struttura l'azienda almeno al 60% di una costruita dal 2008 con i criteri antisismici...se no arrivederci.
Detto questo i fatti:
- La mia azienda non ha un graffio ma:
- abbiamo dovuto lavorare sotto dei tendoni a 40 gradi sotto il sole per un mese (alternativa stare chiusi e perdere il mercato)
- siamo rientrati ma con la spada di damocle di costi e tempistiche per mettere l'azienda secondo i criteri del decreto (rischio che qui si chiuda baracca e burattini e ci si trasferisca a roma o milano)
RIBADISCO E L'AZIENDA DI TUTTI STI SCOSSONI NON HA AVUTO NEMMENO UN GRAFFIO!
Se questo è un modo per rilanciare l'economia dopo il terremoto...mi sembra quanto meno discutibile..