VAI PASTORI !!!DANNO DA NIENTE...
BARRON NON SI PUO’ SOSTITUIRE Fortitudo, alta tensione
La gaffe per Huertas costa cara: un mese senza il centro titolare
di Claudio Limardi
BOLOGNA - Una vittoria a Udine con un organico ridotto all'osso, una sconfitta con Roma con 11 giocatori teoricamente intercambiabili. La differenza in casa Fortitudo dopo due partite è stata soprattutto negli avversari, anche se è vero che contro la Lottomatica non tutti i tiri presi erano a bassa percentuale mentre in Friuli entrava di tutto. Qualche volta, le squadre in difficoltà per tanti motivi (infortuni, chimica imperfetta, ritardi di forma) vanno meglio con pochi giocatori responsabilizzati che ripartendo il minutaggio su tutta l'estensione della panchina. Ma dopo 80 minuti di campionato sappiamo qualcosa in più di questa Fortitudo.
CENTRO - Sappiamo che Dragan Sakota ha utilizzato quattro giocatori nel ruolo di centro, Uros Slokar, Dalibor Bagaric, Alessandro Cittadini e anche Kieron Achara, ma senza dare l'impressione di fidarsi di nessuno di loro. Infatti Slokar ha giocato bene a Udine ma è stato sotto utilizzato contro Roma; Bagaric probabilmente in difetto di preparazione tra il periodo di Atlanta e la pausa pre-bolognese ha giocato poco anche contro Brezec, uno dei due o tre giocatori del campionato con stazza paragonabile alla sua; Cittadini (24 minuti) è quello che finora ha ricevuto i consensi maggiori del coach. Ha fatto un grande primo tempo a Udine, è partito in quintetto contro Roma. Ma Cittadini non può essere la risposta definitiva al ruolo di centro, Slokar per qualche possesso ha giocato anche da ala forte, il ruolo per cui era stato preso in un primo momento, Bagaric storicamente non è uomo da minutaggi ampi. In altre parole: la Fortitudo di oggi può cavarsela con la quantità ma ha poca qualità nella posizione di centro.
BARRON - E qui si inserisce la questione Earl Barron. Domenica, giustamente, Savic si è rammaricato di come sta finendo la storia dell'ex riserva di Shaquille O'Neal a Miami (sabato non era neppure alla partita). Alla Fortitudo un giocatore come lui, interno, dinamico e con punti nelle mani servirebbe. La squadra così come deve giocare adesso non è completa. Ma per aggiungere un giocatore a questo punto occorre attendere la finestra di mercato del 24 novembre, dopo la partita con la Benetton. Ecco perché la vicenda Huertas ha fatto innervosire parecchio dentro i muri del Paladozza. Se Huertas fosse stato tesserato in tempo utile oggi il club potrebbe andare sul mercato per un centro utilizzabile subito. Il tempo a disposizione è utile per la ricerca, ma non per correggere la squadra e vincere le partite.
Stando alle ultime informazioni, Barron ha bisogno di un altro mese per guarire. Ma a questo punto da un lato non ci si fida più e dall'altro si preferisce inserire un giocatore proveniente dai camp Nba quindi in buone condizioni di forma. Barron di fatto dovrebbe rifare tutta la preparazione atletica. Rivivere il caso Nelson un anno dopo è troppo. Il prossimo centro sarà sano fin dal primo giorno. Su questo sono tutti d'accordo.
ACHARA - L'arrivo del nuovo americano comporterà automaticamente la partenza dello scozzese, che diventerà il settimo straniero, quindi inutilizzabile. Achara ha avuto in queste due partite la chance di appropriarsi di un ruolo dentro la squadra forzando la mano alla società e all'allenatore. Ma non l'ha sfruttata fino in fondo. E' un giocatore promettente, sa tirare discretamente, ha una buona taglia fisica ed è utile in due ruoli. Ma è anche acerbo. Per fare una valutazione (il contratto ha un'opzione sui prossimi due anni a favore dell'Aquila) occorrerà vederlo sul serio in campo. Ma alla Fortitudo non sarebbe possibile.
ALLENAMENTI - La squadra ieri è tornata ad allenarsi con una sessione di due ore in tarda mattinata in vista della trasferta di Montegranaro ma senza Joseph Forte, colpito da un attacco influenzale.