Guaraldi prende le distanze....(dal sito di Righi)

GUARALDI PRENDE LE DISTANZE DA UNA PARTE DELLA CURVA…DE CAROLIS BRAVISSIMO FA, FINALMENTE, PRENDERE UNA POSIZIONE AL BOLOGNA SULLA QUESTIONE PESSOTTO.

E finalmente, con un De Carolis in pressing a tutto campo, Guaraldi prese posizione. Parole molto forti nei confronti degli autori dello striscione su Pessotto. Addirittura il presidente, secondo me eccedendo, fa un attacco frontale:«Non ci si può nascondere dietro l’ironia perché anche questa deve avere rispetto delle persone. Vengono portati mazzi di fiori e battute le mani per tanti lutti, poi si scrive una cosa di pessimo gusto su Pessotto. In più ci faranno prendere una multa: sono proprio soldi buttati. Da certi gesti il club ci tiene a prendere le distanze». Probabile che chi si è reso protagonista di questi gesti, censurabili, prenda le distanze da Guaraldi. Bene, ma non benissimo.

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come si sa, a livello personale, ho espresso il mio dissenso dal fatal striscione ritenendolo più che altro inopportuno

trovo anche inopportuno tutto il cancan che ne è seguito

come si sa, non faccio parte di alcun gruppo della curva - essendo tendenzialmente anarchica non potrei "irreggimentarmi" in gnente e nessuno

trovo, comunque, che la micragneria del pres. e dei suoi accoliti a continuare a picchiare sul problema sulla multa è veramente da mentecatti

così come è da mentecatti richiamare la curva all'amore per la squadra quando ce n'è bisogno secondo la società (i tifosi NON HANNO CERTO BISOGNO di inviti per amare la squadra cosa che fanno - come si sa - sempre e comunque) per POI uscirsene con queste dichiarazioni che non fanno altro che allontanare la curva dalla società

...proprio non ce la possono fare!

Si pero' io mi sarei rotto i maroni di dichiarazioni del cazzo...

io ieri ho discusso CIVILMENTE, con Luca Baccolini che sosteneva la tesi di Pellerano...

bene, io dico e ho detto che lo striscione si poteva evitare benissimo... pero' non capisco il perche' a Bologna bisogna sempre rompere i coglioni alla curva, ma nessuna parola nella stessa partita le merde a striscie ... lo scemo non canta piu', riferito a Dalla, qui nessuna parola, nessun giornalaio che rompe i maroni a nessuno e nessun deferimento...

ma il problema e' che lo striscione, appare... i cori no.

a me sembra di sognare.


il Press, poteva dire che si dissociava con lo striscione, ci sta che con tutte le cose belle, a volte si sbagli.

e' stato fatto un errore, MA POI BONA LE'...

non parliano nemmeno piu' del Bologna 9° in classifica, ma dal 7 marzo di sto cazzo di striscione...

GIORNALAI DI BOLOGNA, COMINCIATE A DIFENDERE IL VOSTRO LAVORO, NON SPARANDO SEMPRE SUL COGLIONE CHE CAPITA...

Quoto Gengis-kat.

Fino alla fine, giornalisti di Bologna siete solo una vergogna

Adesso basta, mi sono veramente rotto il cazzo.

Se fosse per me lo striscione su Pessotto lo lascerei esposto in curva fino alla fine del campionato...
Non è morto (meglio per lui), si è ripreso... e allora perchè non fare satira? Ormai satira in Italia la si fa su ogni cosa ed anche su eventi molto più seri (per esempio militari morti in missioni all' estero ed altro). Basta con questo buonismo o pietismo, vedete voi quale preferite. Il Bologna dovrebbe dire "Ci dissociamo da chi hai esposto lo striscione e pagheremo una multa, nel caso ci siano sanzioni"... non la devono più menare con la storia che loro sono in bolletta in relazione alla multa stessa.
Ultima cosa i giornalai di Bologna sono vergognosi (fortunatamente uno che dice le cose come stanno c'è), la smettessero di parlare di stronzate e si dedicassero più al momento magico della nostra squadra.

non si fa satira sulle merdeastrisce, se fosse successo al "povero" moratti, che un suo dirigente avesse tentato l'insano gesto, sai che tormento gli avrebbero dato? non sto difendendo l'interista, dico che alla rubens non si fa, al primo imbecille...dagli addosso. poi sulla dichiarazione del bfc, come solito, sono dei coglioni. penso sempre siano + stupidi che maliziosi, da compatire + che da farne un caso drammatico. non parlo dei giornalai.