L'ATTIMO FUGGENTE
“No, diing! Grazie per aver partecipato al nostro gioco. Perché siamocibo per i vermi, ragazzi! Ognuno di noi, un giorno smetterà di
respirare, diventerà freddo e morirà. Adesso, avvicinatevi tutti e
guardate questi visi del passato – e indica le foto di classe del
passato esposte insieme ai trofei e alle coppe nella vetreria
dell’Accademia – Li avete visti mille volte, ma non credo che li
abbiate mai guardati, non sono molto diversi da voi: stesso taglio di
capelli, pieni di ormoni come voi, invincibili come vi sentite voi. Il
mondo è la loro ostrica, pensano di essere destinati a grandi cose,
come molti di voi, i loro occhi pieni di speranza, proprio come i
vostri. Avranno atteso finchè non è stato troppo tardi per realizzare
almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi
ragazzi, ora, sono concime per i fiori, ma se ascoltate con
attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio,
accostatevi, sentite?
“Carpe diem, carpe diem… cogliete l’attimo ragazzi,
rendete straordinaria la vostra vita”.