Gianluca Fantelli detto "Il Fante"

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william73
00martedì 29 marzo 2016 09:32
Medicina (Bologna), 29 marzo 2016 – Una crisi respiratoria ha stroncato Gian Luca Fantelli (foto), 52 anni, il Fante, personaggio medicinese molto conosciuto nel mondo della musica e delle attività di sensibilizzazione sulla Sclerosi laterale amiotrofica, la Sla, malattia che gli era stata diagnosticata nel 2007.

«Siamo stati legati dal calcio a cinque – lo ricorda commosso il castellano Roberto Broccoli, suo amico da sempre – Lui allenava, e io giocavo. La musica è sempre stata la sua passione. Ricordo che scriveva in continuazione, e la musica era la sua passione. Ha inciso tre cd: nei primi due ancora riusciva a cantare, nel terzo la voce è di Stefania Martin. Viveva la malattia con una forza incredibile. Io, Piero Casalini e Gabriele Cavina per quattro anni lo abbiamo accompagnato a Torino, al Centro specializzato nella Sla, e trasformavamo la visita in un momento di gioia. Ne abbiamo fatte tante insieme... Ci lascia una lezione di grande forza».

La data dei funerali di Fantelli non è stata ancora decisa. Il musicista e autore di testi (era anche giornalista) lascia la moglie Moira e l’adorata figlia Martina.

La vita di Fantelli è stata divisa in due parti, come succede quando si a che fare una con una malattia subdola come la Sla.

La sua passione per la musica d’autore nasce con lui. Grande fan di Roberto Vecchioni, ne colleziona presto l’intera discografia. Compone canzoni, conosce Gianluca Naldi che gli fa conoscere De Andrè, compare in tv alla ‘100 ore di diretta tv’ con Patrizio Roversi e Syusy Blady. Gian Luca cresce, e nel 1988 presenta al Bandiera Gialla di Rimini il brano ‘Vincere’, con il gruppo Manifattura Musicale.

Lavora in banca, dove giungerà a dirigere una filiale dell’allora Credito Romagnolo, ma non abbandona mai il mondo delle sette note. L’incontro con Luca Bollini sembra essere la chiave di volta per il lancio della carriera musicale (Bollini scrive la musica delle canzoni di Fantelli), ma le vicende della vita portano ad interrompere il percorso artistico.

A metà degli anni ’90 diventa giornalista, nel 1999 arriva la laurea in Storia medievale. Allena il calcio a 5 castellano, ma sotto le ceneri la musica non si spegne mai.

Arriva la diagnosi della Sla, arrivano due anni di silenzio, e arriva la reazione: nel marzo 2009 ecco la nascita di ‘Io vivo, io vivrò’, la canzone guida di tutto il progetto. Il brano viene spedito a una serie di artisti: gli rispondono Patty Pravo, Gianni Morandi, Drigo dei Negrita e Elio e le Storie Tese.

Ecco i concerti («c’erano 1300 persone all’Europauditorium di Casalecchio», ricorda Broccoli), il soprannome Il Fante, il dvd ‘Finchè ho la voce... canto!’, il cd del 2010, il suo primo libro nello stesso anno (‘Senza respiro, un anno di incontri’), edito da Minerva, un altro cd nel 2011 (‘Sempre’), il terzo cd con la Martin. Intanto l’attività della onlus fondata da Fantelli, ‘Io vivo io vivrò’, va avanti. La lezione di Fantelli è sempre viva.
william73
00martedì 29 marzo 2016 09:32
R.I.P.
ZioBovino
00martedì 29 marzo 2016 12:19
Hasta siempre !!!
axl2012
00martedì 29 marzo 2016 12:54
RIP.
Mitici1964
00martedì 29 marzo 2016 15:51
RIP
TheBeowulf
00venerdì 1 aprile 2016 23:55
Ciao "Fante", R.I.P.


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