Gazza testa piccola piccola....
Gazza ci ricasca, nuovi guai con l'alcol
A Budapest con la band degli Iron Maiden, Gascoigne alza ancora il gomito
LONDRA, 15 agosto - Sembra essere una lotta disperata quella tra Paul Gascoigne e l'alcol. Non sono bastati due mesi in una clinica specializzata per allontanare l'ex stella della nazionale inglese dai suoi demoni, e ora Gazza è tornato dritto dentro al tunnel dell'alcolismo e della depressione.
A BUDAPEST CON GLI IRON MAIDEN - Gascoigne sembrava sulla via del recupero dopo l'ultimo ricovero. Il riavvicinamento con l'ex moglie Sheryl lo aveva reso un uomo felice. Poi i primi ltigi, e la decisione di concedersi una gita all'estero al seguito della band heavy-metal degli Iron Maiden. Gazza ha seguito la band a Budapest, e ha approfittato del clima di euforia per alzare il gomito come ai vecchi tempi. Secondo quanto riferisce il tabloid inglese 'Daily Star', il chitarrista degli Iron Maiden, Adrian Smith ha raccontato che Gascoigne «era così ubriaco da non ricordarsi neanche in che paese si trovasse». L'ex giocatore, che in Italia ha vestito la maglia della Lazio, ha passato 48 ore chiuso in albergo a bere, senza recarsi al concerto. Un membro delllo staff della band ha cercato di rimetterlo in sesto, senza grande succeso. «Almeno quando siamo tornati era un po' più lucido e sapeva dove si trovava», ha detto ancora il chitarrista.
LA PREOCCUPAZIONE DI AMICI E PARENTI - Gli Iron Maiden si sono poi trasferiti in Svizzera, mentre Gascoigne è rimasto a Budapest 'sorvegliato' da due persone fidate. La ricaduta ha allarmato amici e parenti, che lo hanno tempestato di telefonate pregandolo di tornare a casa. «Siamo tutti molto preoccupati -ha raccontato un amico-. Vogliamo che torni per prenderci cura di lui».