Fortitudo Bologna-Teramo 70-68

Aspettiamo notizie...


intanto il risultato...

per fortuna c'erano il citta e il cava (testuale mazzon) uazzzzzz

PG01, 01/10/2007 8.24:

---

per fortuna c'erano il citta e il cava (testuale mazzon) uazzzzzz

---

e il lamma...qui non ce l'ha fatta ad abbreviare...

solita fortitudo..
JT toglie le castagne dal fuoco..

pero' l'anno scorso forse l'avrebbero persa..

LaLivia, 30/09/2007 21.38:

---

---

LaLivia, 30/09/2007 21.38:

---

---

LaLivia, 30/09/2007 21.38:

---

---

LaLivia, 30/09/2007 21.38:

---

---

SEMBRA DI ESSERE A PALAZZO CON TUTTE QUELLE BANDIERE CHE SVENTOLANO

ci vorrebbe una emoticon cicciotta con la panza di fuori...

GRA1973, 01/10/2007 16.47:

---

---

potevi stare a vallelunga...

LaLivia, 30/09/2007 21.38:

---

---

Cè QUALCOSA NELL' MIO CUORE FORTITUDO GRANDE AMORE

Complimenti per la grinta: partita vinta con il cuore. Laddove non arriva la mira ci pensa la grinta!
Solo 5/29 da tre !!! Non l'avrei mai detto,con tutti i tiratori dal perimetro che avete !

Bologna vince sul fil di sirena e condanna la Siviglia Wear


di GILBERTO GRASSI BOLOGNA — Un boato. Un pandemonio che da queste parti non si vedeva da mesi. Dopo un'azione lunga più di un minuto, figlia di un'indescrivibile sequenza di errori al tiro e conseguenti rimbalzi offensivi, un tap-in del leone Thomas regala alla Fortitudo la più incredibile delle vittorie a fil di sirena, scacciando lo spettro overtime. Una "prima" difficile al di là di ogni più pessimistica previsione, trasformatasi ad un certo punto in una vera e propria impresa (-14 al 31°): un pomeriggio complicato dalle precarie condizioni di Torres e reso nerissimo dalla luna storta di Jenkins e dall'impasse generale di una squadra che ha avvertito oltremodo la pressione dell'esordio, finendo col litigare per tutti i 40' con il canestro: la verve di Poeta, la trance di Tucker e i muscoli dei lunghi teramani hanno fatto il resto, costringendo Bologna a venir fuori con la prima qualità richiesta da patron Sacrati: il cuore. La partita. Janicenoks nei cinque al posto di Calabria è la novità più significativa di uno starting five che vede Cittadini confermato da "4" al posto dell'infortunato Nelson e Mancinelli titolare per via delle condizioni precarie di Torres. Quintetto "obbligato" per Bianchi che, con Migliori out e Powell nei dodici solo per onor di firma, fa partire Carra, Tucker, Lulli, Tskitishvli e Brown. Mani congelate in avvio, anche perché Jenkins pensa più a forzare che a ispirare (subito 0/2 da 3) e gli ospiti soffrono i muscoli dei biancoblù. Cinque filati di Mancinelli sciolgono l'Aquila (6-2), che però ha bisogno dei lunghi per produrre il primo strappo rilevante (12-4). L'ingresso di Poeta e la scelta di Bianchi di andare con il doppio piccolo cominciano a cambiare l'inerzia di una gara che vede il piccolo play teramano salire in cattedra con 7 consecutivi in chiusura di primo quarto (17-16). Gli ospiti capitalizzano la confusione di Bologna nella metà campo offensiva pungendo in contropiede e in transizione, dove possono sfruttare le capacità di corsa del tandem Yango-Brown e la trance agonistica di Poeta, che s'infila in ogni corridoio libero. Proprio quest'ultimo completa il break di 0-7 che regala a Teramo il sorpasso (28-29). L'Aquila sbanda, in attacco non trova fluidità e dall'altra parte è sempre un giro indietro: Poeta continua ad inventare, Lulli e Brown pungono da 3 e Yango confeziona il gioco da 3 punti che spinge Teramo a +8 prima del tè. La ripresa si apre con un duello a distanza Mancinelli-Tucker che non fa altro che conservare il distacco tra le due squadre (40-47) prima che l'innalzamento del livello agonistico e le scorie della preparazione comincino a produrre sensibili effetti sulla qualità del gioco. Il festival degli errori giova a Teramo, che sfrutta il momento nero della Fortitudo e allarga la forbice con un Tucker magistrale (due triple filate per il +12, 44-56). E' un'altra perla dell'ex Le Mans a dare ai biancorossi il massimo vantaggio in apertura di ultimo quarto (46-60). Il PalaDozza rivive un incubo. Il risveglio di Jenkins e il carattere di Bagaric scuotono l'Aquila, che ricuce con un paio di iniziative dell'"elettricista" e torna vicina dopo uno schiaccione con fallo subito del totem croato (54-60). Il tecnico subito da Lulli getta altra benzina sul fuoco in casa teramana: gli ospiti non si schiodano da quota 60 e il tandem Calabria-Cavaliero completa il parzialone di 14-0 che regala alla Fortitudo il pareggio a 6' dalla fine (60-60). Qui però torna il trend dei primi 30': gli errori difensivi e le forzature di Jenkins ridanno slancio a Teramo, che torna davanti con Carra e Tskita protagonisti (60-66). Calabria e Jenkins riazzerano la sfida a 1'18" dal termine (68-68) e il resto è storia nota.

nessuno ha scritto che nell'azione precedente la fortitudo ha commesso infrazione di 24" non rilevata. l'ultimo pallone era di teramo.

il resto è storia nota...

Cosi' come il tecnico a Lulli ..... solita F, solita sbu ......