Ford va a San Pietroburgo

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Wadi
00giovedì 17 settembre 2009 20:07
Per il play sprintano in quattro

Accordo fra Sabatini e il costoso pivot
In regia, idee su Price, Penn, Jeter e Williams

Avvolta dalle ansie e dai sinistri presagi che hanno aperto la stagione, la Virtus s’è ricalata nel mare del mercato, dal quale credeva d’essere definitivamente uscita. La vicenda di Andre Collins ha spaccato in due il percorso verso l’inizio del campionato, scatenando reazioni a catena: non era per nulla contento Claudio Sabatini, erano preoccupati all’Arcoveggio perché a trenta giorni dal via veniva a mancare il giocatore attorno al quale era stata costruita la squadra. E siccome sul mercato ormai c’erano, i bianconeri hanno anche siglato l’addio di Sharrod Ford che pesava sulle casse con uno stipendio da un milione di dollari: a lui una buon’uscita e un biglietto di sola andata per San Pietroburgo, la nuova destinazione che raggiungerà oggi.

Capitolo play allora, storia lunga e ingarbugliata. Ora che la Virtus ha fatto i conti con la frattura di Collins, è scattata una spietata caccia al sostituto e la proprietà ha deciso di andare al massimo obiettivo possibile: niente gettonari o rimpiazzi di basso profilo, perché quando Andre tornerà — in gennaio, a cavallo del giro di boa del campionato — molti giochi potrebbero essere fatti. Ecco quindi che il cerchio di stringe: Pooh Jeter, Scoonie Penn, Hollis Price e l’ultimo candidato, Shammond Williams. Staccati i reduci dalla stagione italiana Sundiata Gaines e Deshaun Wood, considerati a torto o a ragione di minor spessore. Proposto, ma respinto, anche Travis Best. La situazione però è più complicata di quel che sembra: Lino Lardo vorrebbe imprimere una sterzata all’anima della squadra, rendola ancor più vicina a quella per lui ideale inseguendo un play puro, ma parallelamente corrono le esigenze di trovare un realizzatore — Collins è uomo da 20 punti — per non impoverire in modo definitivo il potenziale offensivo. Il tutto va a condire un momento di tensioni per il retaggio lasciato dalla settimana confusa, senza contare che per la prima volta la Virtus aveva trovato il suo play a maggio e in estate ha guardato qualsiasi tipo di giocatore tranne i registi.

Dei quattro che sprintano per la maglia bianconera, il nome più interessante è certamente quello di Williams. Corposo pedigree europeo a Barcellona e Valencia, passato Nba, il 34enne è di fatto sul mercato visto il momento finanziario poco felice del Pamesa. Fa (tanto) canestro ma non è un regista puro, porta in dote un passaporto georgiano che per la Virtus potrebbe essere decisivo: non spende il visto, incassa un buon giocatore, poi quando torna Collins si rifanno i conti e si può ancora inserire un americano in altri ruoli. L’intoppo? Cosa pensa di lui Lardo e il costo, che potrebbe essere tarato ancora sui parametri della Liga Acb. Scoonie Penn rappresenta la sicurezza: sconfinata esperienza europea, solidità fisica, conoscenza approfondita dell’Italia. Ma anche cattiva mano da fuori e in generale poca pericolosità offensiva, a cui si aggiungono i dubbi sulla mentalità difensiva. Hollis Price è quello che nei primi mesi a Milano ha cambiato l’Armani, con i suoi cesti e il suo talento con la palla (ma non è un play puro). Poi c’è Pooh Jeter, scartato l’anno che venne scelto Will Conroy, che dei quattro è il più giovane (ha 26 anni) e quindi il meno esperto ma non per questo il meno qualitativo.

Per Massimo Faraoni è il primo nodo dell’anno e un banco di prova da tenere d’occhio. Con la stagione già a rischio per la sfortuna che s’è abbattuta addosso alla Virtus, questa operazione farà imboccare una strada dalla quale non si tornerà più indietro. Rispetto a Price, Jeter e Penn, Williams parte di rincorsa ma il suo passaporto europeo e i buoni rapporti con l’agente Rade Filipovic potrebbero ribaltare il borsino. Sabatini ha già sgombrato il campo: non vuole errori ed è pronto a mettere a disposizione le risorse per ingaggiare l’uomo che lo staff indicherà come il migliore per la squadra. Ci fosse Jerry Green disponibile, Lardo andrebbe senza dubbio su di lui. Ma Green è a Cantù e quindi in quella coperta che già era corta — ma intrigante — andrà aggiunto un pezzo di stoffa senza troppi sofismi. Qualcosa che sia funzionale. Già, non è un momento facile.

Daniele Labanti







Ciao Sharrod...peccato.... [SM=g1825794] ...in bcca allupo.
fossadeileoni89
00venerdì 18 settembre 2009 19:21
gran giocatore ford ma stipendio troppo oneroso
ben96
00sabato 19 settembre 2009 21:00
peccato niente. nella gara decisiva in gara 5 contro treviso aveva 3 falli dopo un minuto. non mi dispiace molto...
fossadeileoni89
00domenica 20 settembre 2009 20:47
Re:
ben96, 19/09/2009 21.00:

peccato niente. nella gara decisiva in gara 5 contro treviso aveva 3 falli dopo un minuto. non mi dispiace molto...




non puoi giudicare solo l'ultima partita
Vi ha salvato il culo parecchie volte.
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