Il fumo brucia la memoria già in giovane età, compromettendo le capacità cognitive di apprendimento, memoria, ragionamento di individui già a 35 anni; ma niente paura, si è in tempo per recuperare la memoria persa sigaretta dopo sigaretta, l'importante è smettere di fumare. Infatti uno studio pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine mostra che fumare dai 35 ai 55 anni riduce la memoria rispetto ai coetanei non fumatori e che gli ex-fumatori posono recuperare le capacità mnemoniche mandate in fumo dalle sigarette. L'indagine, su oltre 10 mila individui, è stata condotta da Severine Sabia, dell'Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale presso Villejuif in Francia. Un recente studio ha dimostrato che fumare è un fattore di rischio per sviluppare forme di demenza senile, come il morbo di ALzheimer.
Ma finora nessuna ricerca aveva preso di mira gli effetti del fumo in giovane età. Ci hanno pensato i ricercatori francesi tenendo per molti anni sotto osservazione un gruppo di individui tra i 35 ed i 55 anni e sottoponendoli a test per misurare le capacità cognitive. E' emerso che, a parità di età, i fumatori totalizzano sempre il punteggio più basso ai test sulle abilità cognitive (memoria, ragionamento, apprendimento, capacità verbali) rispetto ai non fumatori. Vanno meglio gli ex-fumatori, segno che i processi di 'deterioramento' della memoria 'accesi' dalle sigarette possono rientrare se si perde il vizio. E' probabile quindi che il fumo cominci molto presto a causare danno alla memoria ed è per questo, forse, che individui fumatori, da anziani, si ammalino più spesso di demenza rispetto ai coetanei non fumatori.
adesso mi spiego perchè ho pochissima memoria