FORTITUDO - PAMESA VALENCIA 71-77

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omer64 belin
00mercoledì 3 dicembre 2008 10:02

numero uno della serata il telecronista vobevto mavtini... [SM=g1405996] [SM=g1691762]
azione con dj fragolino che porta palla.." ecco chi deve povtav palla, sempve stvovbevvii, e' lui il pleimakev " e tac passaggio vaccata con lancio in contropiede dell'ex ruben douglas che va a paniere...
sotto nelle statistiche si legge che non deve portar palla, chissa' chi ha ragione.. [SM=g1406062] [SM=g1406063]


FORTITUDO - PAMESA VALENCIA 71-77


I biancoblu resistono per 30', ma cedono nel finale a un Pamesa non irresistibile. Coppa già in salita.
(02/12/2008 22.43.21)



FORTITUDO BOLOGNA – PAMESA VALENCIA 71-77 (17-15, 31-35; 50-55)

Con un pessimo ultimo quarto la Fortitudo lascia strada al Pamesa Valencia ed è già in una situazione critica in Eurocup, visto anche il risultato da Belgrado, dove lo Zeleznik ha asfaltato quei Dragoni di Artland che martedì scorso avevano battuto i biancoblu.
E’ un vero peccato, perché per tre quarti la Effe, pur non giocando bene, è rimasta in partita difendendo piuttosto bene nonostante gli avversari fossero più lunghi, più fisici, più talentuosi, ma ancora in pieno divenire dopo il cambio di allenatore e di qualche giocatore.
Va fatto un vero monumento a Gregor Fucka, davvero sontuoso. Per lui 17 punti, 8 rimbalzi e 30 di valutazione. E c’è da rimpiangere molto per i dieci errori ai liberi (15/25, 60%), che potevano – se segnati – incanalare la gara in tutt’altro modo.
Nell’ultimo quarto però si è cancellato tutto. La Fortitudo, con un quintetto oggettivamente rivedibile, ha smesso di difendere, e in attacco Woods si è messo in proprio, con esiti alterni. Il Pamesa ha ringraziato e senza fare niente di speciale ha allungato e vinto la partita, ringraziando in particolar modo il grande ex Ruben Douglas (che ha bagnato il suo ritorno al PalaDozza con un ventello condito da 6 rimbalzi e 6 recuperi) e l’ottimo play Albert Oliver, oltre ai lunghi, sempre incisivi.
Che dire, a parte dolersi per l’occasione persa? Che ci sono ancora problemi; i giocatori nuovi paiono essersi inseriti bene (stasera Fucka super e Strawberry “normale”, ma si è capito che il ragazzo ha talento da vendere), ma ci sono problemi sotto canestro e anche in regia, con Huertas e Gordon ancora una volta poco convincenti, per usare un eufemismo. Per quanto riguarda il lungo, Zoran Savic ha fatto capire che la firma è imminente, e ci potrebbe essere l’esordio anche al derby, mentre per il fondamentale ritorno di Davide Lamma bisognerà aspettare ancora un po’: lui di certo domenica non ci sarà.
Cronaca: prima della partita viene premiato Ruben Douglas, eroe dello scudetto 2005, cui viene dedicato dalla Fossa dei Leoni anche lo striscione ”Thank you Ruben, yesterday today and forever”.
Partenza super della Effe, che dopo 90 secondi è avanti 7-2. Il Pamesa gioca costantemente sui lunghi, e si riavvicina grazie al grande impatto di Perovic e a un paio di brutte perse di Huertas. Uno straordinario Gregor Fucka però tiene avanti i biancoblu. 9 punti nel quarto per lui, e primo riposo sul 17-15.
Nel secondo quarto c’è spazio per Cittadini e Malaventura, gli esclusi di sabato. Non segna nessuno, con molte perse di qua e di là, ma comunque difese efficaci. Valencia prende 4 punti di vantaggio (21-25) grazie a 6 punti consecutivi di Douglas, la Fortitudo resta aggrappata grazie a due magie di Woods – assist per Cittadini e tripla – poi c’è un po’ di maretta perché sul secondo fallo di Cittadini Sakota protesta e si prende tecnico. Ai biancoblu va anche bene perché invece dei quattro liberi più rimessa (si era in regime di bonus) gli arbitri ne fanno battere soltanto due perché Williams batte quelli che sarebbero spettati a Kuqo, che vengono annullati dagli arbitri. Con una tripla di Martinez e altri liberi di Williams il Pamesa va comunque a +8 (27-35), poi però c’è ancora bagarre, e stavolta è Spahija a prendersi il tecnico dopo un’azione confusa in cui almeno tre fischi ci sarebbero stati.
Quattro liberi e rimessa, stavolta, ma Gordon fa 0/2 e Huertas ne mette solo uno. Ci pensa DJ Strawberry con una gran tripla a riavvicinare i suoi, poi non segna più nessuno fino alla pausa, tra forzature e perse banali, in particolare una davvero brutta di Huertas che però non paga dazio. 31-35 a metà, in ogni caso.
Si riprende con un terzo periodo in cui la Fortitudo tiene, soprattutto in difesa. Prima è ancora Fucka a banchettare, poi Douglas regala ancora il +6 ai suoi (40-46), ma risponde Slokar, che segna sei punti in fila di cui due spettacolari a 1” dalla sirena dei 24. Kuqo e Miralles però tengono il Pamesa ancora avanti al 30°: 50-55.
Tre liberi di Mancinelli e Woods riportano la Effe a -2, ma rispondono prima Douglas, e poi soprattutto Albert Oliver, che infila due triple pesantissime per il +9 arancione (58-67) . Woods si mette in proprio, alternando genialate a boiate, ma da solo decisamente non basta, e l’intensità difensiva cala di botto. Il Pamesa, dando la palla sotto e andando al minimo sindacale, va in doppia cifra di vantaggio. L’ultimo ruggito di un commovente Fucka e una raffica di Strawberry riporta i biancoblu a -4 a 21” dalla fine, ma è tardi. Liberi per Oliver, quinta persa di Huertas e partita in ghiaccio per gli arancioni. Finisce 71-77.



Bruno Trebbi
FORTITUDO - VALENCIA: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE



(02/12/2008 22.53.16)



FORTITUDO

Huertas - voto 5 – (3pti, 1/2, 1/3, -) - Se la folla arriva ad applaudirlo per il primo contropiede in cui riesce a passar boccia senza far danni, si capisce tutto. Limita clamorosamente le perse (5) alla fine, ma sembra costretto a giocar un gioco non suo: siamo sicuri che il problema della Fortitudo sia sotto canestro?
Gordon - voto 4,5 – (3pti, 1/4, 1/3, 0/2) - La ragazza gli aveva dato un bacione nella partita con Treviso, e lui da quel giorno si chiede come mai le cose non possono essere sempre così. Cerca di rifarsi, ci prova in tutti i modi, ma il due di picche è sempre in agguato. Ne esce una partita di pietre e confusione, processo di crescita interrotto.
Mancinelli - voto 5 – (5pti, 2/4, 0/4, 1/3) – Fa qualcosa di buono nelle statistiche di destra, con qualche buona traccia tra recuperi e rimbalzi.
Fucka - voto 7,5 – (17pti, 5/7, 6/8, -) - Porta a scuola tanta gente, con le sue movenze ancora sane e funzionali alla massa. Magari però si guarda attorno, e si chiede cosa ci sia rimasto, oltre al logo sulla canotta, di quella F che fu. Se a 37 anni deve far boia e impiccato, qualche colpa attorno a lui c’è per forza.
Slokar - voto 6 – (10pti, 2/2, 4/4, 0/1) - Battezza una buona mano in attacco, che a tratti fa dimenticare la carta velina difensiva, dove Perovic, in particolare, se lo grattugia ben bene.
Strawberry - voto 5,5 – (14pti, 0/1, 4/11, 2/5) - Devono avergli fatto sentire i Kajagoogoo in gioventù, e too shy proprio non gli è piaciuta. Non è sempre domenica, ahilui, e dopo aver capito che portar palla non è il suo mestiere – ma di chi, in questa squadra? – decide di fare il solito, ovvero tirare ad ogni sospiro. Troppo.
Malaventura - voto 5,5 – (0pti, -, -, 0/1) – Gioca minuti nei quali la F era senza regia, e lui si trova a vagare per il campo senza capire da che fonte abbeverarsi.
Woods - voto 5,5 – (16pti, 3/4, 2/6, 3/6) – Si mette in proprio alla fine, prima chiedendo palla ad ogni azione, poi tirando sempre e comunque. D’altra parte, non è che accanto a lui ci sia gran gente che possa fare altro se non continui uno contro mille, vista la regia tremula.
Cittadini - voto 6 – (3pti, 1/1, 1/2, -) - Timidi segnali di vita, almeno ci prova.


PAMESA VALENCIA

Williams - voto 6,5 – (13pti, 4/4, 3/7, 1/2) - Trova per strada le bricioline che gli danno, alla fine, abbastanza per riempirsi la pancia.
Douglas - voto 7 – (20pti, 6/6, 4/6, 2/9) - Altro eroe di un tempo che fu, e che magari nemmeno tanto convinto è di chiudere con ventello e vittoria. Ma con tutti i pasticci di metà campo, i registi Fortitudo gli regalano palloni come nemmeno Basile e Vujanic ai tempi d’oro, e lui può solo mettere in tasca, come i tanti baci e abbracci dei tifosi, e passare alla cassa.
Claver - voto 5 – Trilioneggia senza lasciare traccia.
Miralles - voto 5 – (2pti, -, 1/7, -) – Lui invece non trova la luna giusta, unico tra i lunghi.
Perovic - voto 7 – (16pti, 2/2, 7/12, -) - Gli danno spazio, lo sfrutta bene e sotto canestro fa bottino.
Oliver - voto 6,5 – (11pti, 5/6, -, 2/4) - Prima gregariato, poi le triple che la chiudono.
Avdalovic - voto 5,5 – (0pti, -, -, 0/2) – Qualche mattone.
Martinez - voto 6 – (4pti, 1/2, -, 1/3) – Una zampata.
Nielsen - voto 6 – (5pti, 1/2, 2/2, -) – Mattoncino.
Pietrus - voto 5,5 – Falegnameria sulle tacche.
Kuqo - voto 6 - (6pti, 2/2, 2/3, -) – Ci sono occasioni anche per lui, là sotto.




VERBA MANENT

Sakota - Ci abbiamo provato, e posso dire che ci abbiamo provato per quanto siamo pronti in questo momento. Abbiamo cercato di giocare insieme, ma contro squadre così forti sono i dettagli a fare la differenza, e per esempio noi abbiamo sbagliato troppi tiri liberi, o l’aspetto psicologico di affrontare Valencia. Meglio nelle palle perse rispetto a Ferrara, ma non siamo riusciti a muovere la palla, avere circolazione più fluida e chiudere i contropiedi. Questo ci ha puniti, ma è anche vero che loro erano molto più pronti di noi, a livello di squadra. Achara? Prova sempre a metterci energia, ma non ha esperienza. Fucka invece ha giocato la sua partita. Huertas? Il suo problema sono le troppe palle perse, io cerco di spiegargli che non c’è motivo di avere nervosismo in campo, specie ora che senza Lamma è l’unico regista che abbiamo. La cosa più misteriosa è capire come mai ha perso fiducia nei passaggi, negli assist, in quella che è sempre stata la parte migliore del suo gioco. Io cerco comunque di dare fiducia ai miei giocatori, anche contro squadre che hanno solidità e che ci hanno punito ad ogni palla persa: è una esperienza da prendere, anche se non possiamo essere felici per una sconfitta che non ci voleva. Ma il lato positivo è che ci abbiamo provato fino alla fine, restando in partita pur con le assenze e con i problemi di regia.

Spahija - Partita dura, vinta più con la difesa che con l’attacco. Possiamo fare meglio, soprattutto a rimbalzo.




Enrico Faggiano




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