Elezioni Sindaco di Bologna

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(Marco M.)
00venerdì 1 maggio 2009 00:38
elezioni
Pochi euro, qualche sogno: gli invisibili
Come affrontano la corsa per il Comune i dieci outsider: da Mazzanti di Casapound al trotskysta Terra



Gli Invisibili. Dopo i tre big – Delbono, Guazzaloca e Cazzola - e i due outsider – Pasquino e Monteventi - ci sono anche gli altri, quelli che non si vedono mai, quelli che non hanno esercito né munizioni, quelli che si misureranno con le virgole. Gli zero qualcosa, ma zero non sono. Candidati a caccia di un seggio da consigliere (se va grassa).

Gli Invisibili sono otto: da sinistra a destra, Michele Terra, l’ultimo dei trotskysti, col movimento dei lavoratori, l’ex assessore Prc in Provincia Giuseppina Tedde, di Altra Città, lista civica di donne, Giovanni Fàvia, del movimento di Grillo, Stefano Morselli di Destra Federale, Massimiliano Mazzanti della Fiamma e il prete valtellinese don Tam per Forza Nuova. Battitori liberi, infine, l’anarchico di destra Michele Laganà e Beppe Maniglia, culturista del popolo. La loro campagna elettorale partirà fra poco: budget minimi, forze concentrate nell’ultimo mese. Il 28enne Giovanni Fàvia ingaggerà con il leader di Bcl il derby dei risciò: lui farà su un mezzo autoctono, Monteventi su uno cinese doc (video su dammiltiro.corrieredibologna.corriere.it/). «5 mila euro da spendere. No affissioni, sì volontariato e rete (fb, siti e blog su www.listabeppegrillo.it). Obbiettivo 3%», spiega Fàvia i cui banchetti saranno alimentanti con un generatore attaccato a una bici: basta pedalare. E poi s’attende l’arrivo di Beppe Grillo. «L’invisibilità la viviamo allegramente, ci autofinanziamo, facciamo campagna elettorale in strada, volantiniamo, vi stupiremo», dice Giuseppina Tedde, leader di una lista di sole donne (www.altracitta-listadonne.com). «Ma gli uomini ci sostengono. Quote blu la prossima volta». «Siamo noi i capostipiti degli Invisibili», attacca Michele Terra, «senza soldi, facciamo militanza vera, in periferia. Concerti, comizi, volantini, rete (www.pclavoratori.it), ma niente manifesti. Puntiamo all’1%, meglio dello 0,5% dell’altra volta. Presto una sorpresa con denuncia politica». Aspettiamo. Arrabbiatissimo, a destra, Massimiliano Mazzanti. «Stampa cittadina vergognosa: 26 giorni di comunicati e neppure una riga pubblicata». Ora ci siamo. «Visibilità? Volantini e qualche manifesto che in comune ci avevano buttato nel rusco. Budget povero, da 2000 euro, ma apriremo Bubutv, la prima su Facebook». Proposte: «abolizione preferenziali dalle 20 alle 6 e spegnimento Sirio alle 17».


Stefano Morselli è invece sereno. «Figuriamoci se chiamo i giornali per lamentarmi. Io prendo voti in mezzo alla gente (con Anselmo Ruocco)». Riaccendiamo Bologna, lo slogan sui manifesti, grazie a un budget di 50 mila euro. Sui 12 mila gli euro di Don Tam, ovvero Forza Nuova, ieri impegnato in un convegno sull’Islam alla conquista del’Europa. «Militanza, attacchinaggio, banchetti, manifesti: ci batteremo così. Ho provato a riunire le destre ma senza esito. Don Tam sarà in città a maggio. Migliorare lo 0,3% dello scorso turno è possibile», dice l’avvocato Gianni Correggiari, segretario bolognese di Fn. Fresco di presentazione (ieri) ecco Michele Laganà, pasticciere e velista conoscitissimo in città. Anarchico di destra ma con una lista di candidati variegatissima: una scrittrice albanese, un cattolico cristiano, un ex Lotta Continua, una parente del re del Marocco, un fantino, un’avvocata rumena, due imprenditrici russe, suo figlio. «Mezzi pochi, idee tante e molta spinta dagli amici. Ogni giovedì ci si vede da Oliviero. Siamo una lista simpatica: "Futura" si chiama. Al ballotaggio ascolteremo e decideremo, senza pregiudizi». Infine, Beppe Maniglia, in rete come Obama, col programma su You Tube, un sito (www.signorsindaco.com) e fb. «La gente è con me, ho soluzioni per tutto e 50 mila volantini pronti. Felice di essere invisibile: mi temono. Prenderò voti a tutti, sono uno del popolo». Mille amici su fb e altri 10 mila in un gruppo a lui dedicato: cifre non gonfiate (...) ma reali. «E i voti saranno di più». Sentire e vedere per credere: ovviamente in piazza, nel week end.

Fernando Pellerano
30 aprile 2009
(Marco M.)
00sabato 2 maggio 2009 15:34
Mitico Maniglia!..avevo sentito parlare che voleva fare anche una piscina in P.zza Maggiore...incontenibile!
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