Delibera FIP.

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Wadi
00sabato 6 ottobre 2007 09:13
di Claudio Limardi, da stadio.it

BOLOGNA - Una decisione della Federbasket ieri ha costretto il pre­sidente di Lega, Umberto Pierac­cioni, alla prima presa di posizione forte del suo mandato. Violando la convenzione con i club, la Federa­zione ha deciso che con effetto im­mediato i giocatori non di formazio­ne italiana (sono considerati tali co­loro che abbiano giocato quattro campionati giovanili in Italia) ma che abbiano partecipato alla fase fi­nale di una competizione interna­zionale di prima fascia con la ma­glia azzurra (Olimpiadi, Mondiali, Europei) possono essere considera­ti italiani a tutti gli effetti.
Secondo la convezione invece quest'anno avrebbero dovuto far parte dell'elenco dei cosiddetti 'passaportati' e dal prossimo dei sei stranieri. Quel che ha fatto arrab­biare Pieraccioni e quindi molti proprietari è che la decisione unila­terale della Federazione crea di fat­to una pericolosa distinzione che favorisce qualche club e ne pena­lizza altri. I giocatori che beneficia­no del voltafaccia federale sono Gregor Fucka ( Roma), Dan Gay (Pesaro), Nikola Radulovic (Avelli­no), Mason Rocca (Napoli) e Dante Calabria (Fortitudo).
Come in un segno del destino, an­che in questo caso la variante por­ta Fortitudo e Virtus su sponde op­poste. La Fortitudo beneficerebbe della variazione: Calabria è sotto contratto per un anno ma restando all'Aquila rimarrebbe italiano e la Fortitudo potrebbe tesserare nella prossima stagione altri sei stranie­ri tra americani e comunitari.
La Virtus al contrario, come Sie­na con Eze e Stonerook ad esempio, non godrebbe della stessa possibili­tà con Guilherme Giovannoni, che ha passaporto italiano (come Cala­bria), non è italiano di formazione (come non lo è Calabria) ma non ha mai potuto giocare in Nazionale (a differenza di Calabria) perché l'ha già fatto – e continua a farlo – con quella brasiliana. E nemmeno con Blizzard.
Stamattina se ne discuterà pesan­temente in Lega e i club dovranno decidere se stare tutti dalla stessa parte seguendo Pieraccioni (quindi la Fortitudo – come Napoli, Roma e Avellino – dovrebbe andare contro i suoi interessi) oppure spaccarsi di nuovo. Ma se la linea federale aves­se la meglio si innescherebbero al­tre situazioni in grado di ribaltare certe posizioni.
Tornando alla Virtus: Brett Bliz­zard, se giocasse gli Europei del 2009 ( per quelli di quest'anno era comunque una riserva a casa), ver­rebbe a usufruire dello stesso sta­tus di Calabria e Rocca. Questo non solo darebbe all'allenatore della Nazionale un potere tecnico abnor­me (convocando Blizzard piuttosto che Stonerook permetterebbe ad una squadra piuttosto che ad un'al­tra di avere in mano un italiano in più o in meno) ma cambierebbe an­che il valore economico di un gioca­tore.
La Virtus sta trattando – con mo­desti risultati al momento – l'esten­sione del contratto di Blizzard par­tendo dalla consapevolezza che tra un anno non sarà un extracomuni­tario ma neppure uno dei sei italia­ni ( al contrario di quanto accade adesso). Ma quanto vale un Bliz­zard che tra due anni diventasse equiparabile a tutti gli italiani cre­sciuti nei nostri settori giovanili? Impossibile dirlo oggi, tra l'altro senza la certezza che l'Italia gli Eu­ropei li giochi davvero e che Recal­cati scelga proprio Blizzard ( solo un naturalizzato può essere schie­rato).
Ecco perché senza entrare nel merito della questione la Lega vuo­le dare battaglia: certe regole van­no definite bene prima e poi rispet­tate. Ma vinceranno gli interessi globali o quelli particolari?




Dichiarazione del Presidente di Lega Pieraccioni sulla delibera Fip

Con la delibera numero 32 del 28 settembre 2007 del Presidente Federale, sono stati parificati ai giocatori di formazione italiana quelli che, pur in difetto dei relativi requisiti, abbiano partecipato con la Nazionale Italiana Seniores alle fasi finali dei Campionati Europei, Campionati Mondiali e alle Olimpiadi. “Devo osservare con rammarico – dichiara il Presidente della Lega Basket Umberto Pieraccioni – che l’intervento ha avuto luogo inopportunamente in corso d’opera, rendendo così possibile un trattamento sperequativo tra i diversi club.
Mi duole infine dover constatare che, nonostante le diverse intese, questa decisione sia stata unilateralmente assunta, senza raccogliere il preventivo consenso della Lega Basket Serie A, che pure è regolarmente previsto nella Convenzione stipulata il 16 settembre 2006. Di tali temi discuteremo ampiamente nella prossima Assemblea di Lega”.



Le decisioni della Assemblea di Lega

L’Assemblea dei club di Serie A che si è riunita a Bologna contesta e rifiuta la delibera n. 32 del Presidente Federale con cui sono stati parificati ai giocatori di formazione italiana quelli che, pur in difetto dei relativi requisiti, abbiano partecipato con la Nazionale Italiana Seniores alle fasi finali dei Campionati Europei, Campionati Mondiali e alle Olimpiadi. Per la Lega questa decisione, intempestiva, può determinare un trattamento sperequativo tra i diversi club. Inoltre è stata assunta senza alcuna previa concertazione con la Lega.
Pertanto tutti i club si impegnano a non usufruire di alcun vantaggio eventualmente derivante all’utilizzo di questi nuovi giocatori di “formazione Italiana”.

darkwhite
00sabato 6 ottobre 2007 09:58
Io credo che, aldilà delle squadre che ne potrebbero beneficiare o meno, sia un bene che giocatori considerati "italiani" come Eze o Stonerook lascino il loro posto ad italiani veri. Abbiamo purtroppo visto negli ultimi europei la pochezza di scelte di cui disponiamo, e onestamente il numero di giocatori da nazionale è di una pochezza quantomeno imabarzzante.

Forse mi attirerò anche qualche critica con quello che sto per dire, ma sono anche favorevole all'ultima decisione della federazione; cioè chi può comunque dare una mano alla nazionale e giocarci (vedi Rocca) è anche giusto considerarlo come cestisticamente italiano, mentre un Giovannoni potrà anche essere in Italia da svariati anni, ma il fatto che gioca nella nazionale brasiliana non può non farlo considerare alla stregua di un altro straniero.

Abbiamo bisogno di italiani, di poter far crescere almeno qualcuno di quei tanti giocatori che si perdono e si fermano tra lega-2 e b1, ma che invece molto potrebbero dare al movimento
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