Cristiano Cavina

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carlos.spencer
00giovedì 27 novembre 2008 14:06
Non so se si è già parlato di questo scrittore, sul forum, però vorrei consigliarlo a tutti. Partiamo dal contorno: pur avendo venduto un sacco di copie dei suoi quattro libri non ha un sito internet (!) e la sera, quando non è in giro per presentare le suo opere, continua a fare il pizzaiolo nel locale di suo zio a Casola Valsenio (RA), suo paese natale. Poi, le storie: sempre legate alla sua terra, ma soprattutto alla sua vita, la scrittura è lieve, come se un amico ti raccontasse cosa gli è successo da bambino o due sere prima. L'ultimo suo libro si chiama "I frutti dimenticati" e, a mio avviso, è il migliore dei quattro, come direbbero i più fini, "il più maturo".
Se qualcuno ha voglia, potrebbe riportare le copertine dei quattro libri: io, che con il pc sono piuttosto tonto, non ci sono riuscito... [SM=x1406327]
asteix
00giovedì 27 novembre 2008 14:14


[IMG]
carlos.spencer
00giovedì 27 novembre 2008 14:21
Re:
asteix, 27/11/2008 14.14:



[IMG]





Grande! Grazie!


asteix
00giovedì 27 novembre 2008 14:25
Re: Re:
carlos.spencer, 27/11/2008 14.21:





Grande! Grazie!






Ho trovato anche gli altri, ma non sò per quale motivo, pur utilizzando lo stesso procedimento, non riesco a postarli......... [SM=g1620174]

ZioBovino
00giovedì 27 novembre 2008 14:37
zioconsumatoreabitualediderivatidellacanapaindiana ....

.... spenserone .... mi hai tolto la bloggata dai polpastrelli .....

..... è solo che ieri sera ho iniziato il romanzo POI mi sono indormentato come una pera matura, aspettavo di finirlo .....

.... e ti avrei sicuramente chiesto, te vecchio leone delle osterie tra l'idice e il santerno se sapevi qualcosa di lui .....

Quoto tutto in toto e per toto, opino solo su "L'ultima stagione da esordienti" dei tre che ho letto è un po' forzato ..... un po' troppo epico e poco lirico.

Rimando tutti all'ultima frase dell'ultima pagina (o ad una delle ultime frasi delle ultime pagine) de "Alla grande" ....

"Bastava solo avere un po' di pazienza"

Della serie quando fai cento pagine di libro e le riassumi in una frase ..... Cavina è come dici te ..... uno scrittore vero che coniuga un linguaggio "generazionale" con una profondità che ogni volta rileggi una pagina scopri qualcosa di nuovo.







Vi manda carlos.spencer con l'alto patrocinio dello ziobove, entrambi in sella alla "turboberta" [SM=g1405974] [SM=g1405974] [SM=g1405974] [SM=g1405974]
carlos.spencer
00giovedì 27 novembre 2008 14:46
Re:
ZioBovino, 27/11/2008 14.37:

zioconsumatoreabitualediderivatidellacanapaindiana ....

.... spenserone .... mi hai tolto la bloggata dai polpastrelli .....

..... è solo che ieri sera ho iniziato il romanzo POI mi sono indormentato come una pera matura, aspettavo di finirlo .....

.... e ti avrei sicuramente chiesto, te vecchio leone delle osterie tra l'idice e il santerno se sapevi qualcosa di lui .....

Quoto tutto in toto e per toto, opino solo su "L'ultima stagione da esordienti" dei tre che ho letto è un po' forzato ..... un po' troppo epico e poco lirico.

Rimando tutti all'ultima frase dell'ultima pagina (o ad una delle ultime frasi delle ultime pagine) de "Alla grande" ....

"Bastava solo avere un po' di pazienza"

Della serie quando fai cento pagine di libro e le riassumi in una frase ..... Cavina è come dici te ..... uno scrittore vero che coniuga un linguaggio "generazionale" con una profondità che ogni volta rileggi una pagina scopri qualcosa di nuovo.







Vi manda carlos.spencer con l'alto patrocinio dello ziobove. [SM=g1405974] [SM=g1405974] [SM=g1405974] [SM=g1405974]





Sono contento che ti sia piaciuto, per me è veramente un grande. Comunque, visto che me lo hai fatto venire in mente, aspetta di leggere l'ultima riga de "I frutti dimenicati"...


ZioBovino
00giovedì 27 novembre 2008 15:01
Si la figura del padre mancante era "outsider" negli altri tre romanzi ..... ma sono ancora in Piazza a Cesena ..... ti saprò dire !!!

Apropos già che ci siamo ..... ti linko due copertine stavolta sono fumetti .....






[SM=x1409512]
carlos.spencer
00giovedì 27 novembre 2008 15:05
Re:
ZioBovino, 27/11/2008 15.01:

Si la figura del padre mancante era "outsider" negli altri tre romanzi ..... ma sono ancora in Piazza a Cesena ..... ti saprò dire !!!

Apropos già che ci siamo ..... ti linko due copertine stavolta sono fumetti .....






[SM=x1409512]




Grazie! E già che ci sei, linkami di nuovo anche la copertina di quel fumetto di cui hai parlato circa un mesetto fa, protagonista femminile, uscita in singoli volumi poi in un volume unico. Non trovo più il post dove l'avevi messo!


ZioBovino
00giovedì 27 novembre 2008 15:11


Dici "Il canto delle strigi" ?

Tienila d'occhio la "planetadeagostini", che essendo spagnola ha anche lei i diritti di tanta "merce" che i piccoli editori italiani ti mandano fuori col contagocce ....

questa collana invece ti da a venti euri tutte le serie complete cartonate e rilegate solo il formato è più piccolo (stile i classici serie oro di repubblica) ma i primi tre delle strigi la ediizioni lizard o bd li metteva in vendita a 15 euri cadauno .....

.... per esempio l'uscita successiva sempre a venti euri era Aldebaran. [SM=g1405983]
carlos.spencer
00giovedì 27 novembre 2008 15:16
Re:
ZioBovino, 27/11/2008 15.11:



Dici "Il canto delle strigi ?"

Tienila d'occhio la "planetadeagostini", che essendo spagnola ha anche lei i diritti di tanta "merce" che i piccoli editori italiani ti mandano fuori col contagocce ....

questa collana invece ti da a venti euri tutte le serie complete cartonate e rilegate solo il formato è più piccolo (stile i classici serie oro di repubblica) ma i primi tre delle strigi la ediizioni lizard o bd li metteva in vendita a 15 euri cadauno .....

.... per esempio l'uscita successiva sempre a venti euri era Aldebaran. [SM=g1405983]





Si, era proprio quello, grazie. Domani lo vado a cercare.
Io invece ti segnalo, da Bonelli (morirò bonelliano, pensa te) l'ultima serie di Luca Enoch, credo si chiami Lilith, ne usciranno 2 all'anno per 6 anni. Non l'ho ancora letto ma è sià ai piedi del mio letto... Cosa ne dici di Volto Nascosto? Ti è piaciuto? La mia amica edicolante dice che andando avanti è cresciuto, ed è stata soddisfatta anche del finale. Io lo devo ancora inizare... [SM=g1405975]


ZioBovino
00giovedì 27 novembre 2008 15:23
Non pervenuto ..... l'ultimo bonelli che ho acquistato era un tex consigliato da te .... :-)))))

I fumetti ai piedi del letto ?????

Ecco perché non vuoi il cane in casa .... [SM=g1406063] [SM=g1406063] [SM=g1406063] [SM=g1405996] [SM=g1405996] [SM=g1405996]
carlos.spencer
00giovedì 27 novembre 2008 15:29
Re:
ZioBovino, 27/11/2008 15.23:

Non pervenuto ..... l'ultimo bonelli che ho acquistato era un tex consigliato da te .... :-)))))

I fumetti ai piedi del letto ?????

Ecco perché non vuoi il cane in casa .... [SM=g1406063] [SM=g1406063] [SM=g1406063] [SM=g1405996] [SM=g1405996] [SM=g1405996]




E' solo perchè sul comodino e sulle mensole non ce ne stanno più. Quando la Spencerella legge questo post si incazza... [SM=g1405996]
Ho visitato il sito della Planeta DeAgostini, ho visto che c'è anche "Durango" di Swolfs. Altro titolo da portare a casa!


ZioBovino
00giovedì 27 novembre 2008 15:32
Già preso .... è solo il primo volume però .....

.... e guarda anche questo .....



Poi ci sono i primi sei numeri di Comanche sempre a venti euri .....

..... ti rimando a Lucca 2006 quando avevano uno stand con uno sbanderno di roba e i commenti degli altri addetti ai lavori erano qualcosa tipo "Adesso vediamo quanto durano loro qua"

Infine prima di ricominciare a spaccare pietre Le ricordo che al cimena stanno per uscire "Watchmen" e "Spirit" ....

..... checcevoifà ..... morirò "americano".
ZioBovino
00giovedì 27 novembre 2008 21:48
Ho ripreso in mano "Alla grande" alla ricerca della citazione di cui sopra e non l'ho trovata ....

..... probabilmente non è l'ultima frase :-)))))

Ma c'era .... e ho proprio pensato a quello .....

..... in una frase ha riassunto il libro. :-))))

Ah, sempre tornando a Cavina ..... il ruolo centrale dei nonni del Tolintesac .... soprattutto nel Tolintesac

.....
.....
carlos.spencer
00venerdì 28 novembre 2008 05:19
Re:
ZioBovino, 27/11/2008 21.48:

Ho ripreso in mano "Alla grande" alla ricerca della citazione di cui sopra e non l'ho trovata ....

..... probabilmente non è l'ultima frase :-)))))

Ma c'era .... e ho proprio pensato a quello .....

..... in una frase ha riassunto il libro. :-))))

Ah, sempre tornando a Cavina ..... il ruolo centrale dei nonni del Tolintesac .... soprattutto nel Tolintesac

.....
.....






Zio, io parlavo dell'ultima frase de "I frutti dimenticati". In una frase riassume la sua vita, è bellissima e commovente.
Per quello che riguarda i nonni, sono molto presenti anche in questo libro, la figura della nonna poi è strepitosa, mi sembra di vedere la mia, di famiglia, forse tutte quelle rurali si assomigliano...


carlos.spencer
00venerdì 28 novembre 2008 05:21
Re:
ZioBovino, 27/11/2008 15.32:

Già preso .... è solo il primo volume però .....

.... e guarda anche questo .....



Poi ci sono i primi sei numeri di Comanche sempre a venti euri .....

..... ti rimando a Lucca 2006 quando avevano uno stand con uno sbanderno di roba e i commenti degli altri addetti ai lavori erano qualcosa tipo "Adesso vediamo quanto durano loro qua"

Infine prima di ricominciare a spaccare pietre Le ricordo che al cimena stanno per uscire "Watchmen" e "Spirit" ....

..... checcevoifà ..... morirò "americano".





Spirit??? Sono proprio curioso di andare a vedere come lo hanno riportato in pellicola, ci sto provando a pensare e non mi viene in mente. Watchmen, invece, non mi dice niente... [SM=g1620174]


ZioBovino
00venerdì 28 novembre 2008 08:41
Re: Re:
carlos.spencer, 28/11/2008 5.19:



Zio, io parlavo dell'ultima frase de "I frutti dimenticati". In una frase riassume la sua vita, è bellissima e commovente.
Per quello che riguarda i nonni, sono molto presenti anche in questo libro, la figura della nonna poi è strepitosa, mi sembra di vedere la mia, di famiglia, forse tutte quelle rurali si assomigliano...




Avevo capito e non ho resistito alla tentazione .....
..... [SM=x1409512]
ZioBovino
00lunedì 8 dicembre 2008 15:24
SE NON LEGGI BENE CLICCA QUA

Franceschino Morara


Castelfranco nell'Emilia li, 09 dicembre 2008

E' dai tempi di Bla sulla sua Turboberta che seguo assiduamente le vicende autobiografiche di Cristiano Cavina, Viale Neri, Casola Valsenio (RA).

Per uno scrittore mio coetaneo o quasi, la sua capacità di rendere "mitiche" le proprie/mie esperienze di infanzia ed adolescenza, cosa che altri suoi/miei coetanei più affermati prima di lui non sono riusciti o solo parzialmente sono riusciti a fare (penso a Brizzi e Culicchia ad esempio), è sempre la causa che mi induce a fare click sull'iconcina "metti nel carrello" non appena vedevo la copertina di un suo libro in giro per la rete. Il tutto unito ad una prosa fatta di frasi brevi e schiette, "romagnole" oserei dire, e di capitoli che spesso terminano con dei giudizi che a volte ti vien da dire :

"Ma allora perché ha scritto dieci pagine, per riassumere tutto in una frase ?"

Poi diciamolo, anzichenò, questi scrittori autobiografici, o semiautobiografici, e qua scomodo dei "carichi da undici", partendo da Hemingway e dalla "lost generation", passando per Kerouac e la "beat generation", finendo a Bukowski, li ho sempre adorati. Proprio perché (e qua penso veramente a Buk), "rendono straordinarie le loro vite", o quelle dei loro alterego, vite che oggi le chiamerebbero "borderline", io che sono più grezzo le chiamo "da sfigati".

Il solo pensare a Casola Valsenio, ad una Romagna senza mare, stuzzicava la mia curiosità di povero sempliciotto di campagna con le "squole basse".

Questa volta Cavina toppa, ovvero in alternativa parzialmente toppa, nonostante dimostri effettivamente di essere "uno scrittore vero", giudizio che campeggia sul sito inernet della casa editrice.

Perché il romanzo è su tre livelli, o su tre diverse scene, c'é un solo denominatore comune, la morte, ovvero in alternativa il rapporto che ha l'autore con le sue esperienze di morte.

La prima, quella del ritrovamento e della chiusura dei conti con il padre naturale, quel padre la cui mancanza aleggiava sempre nei romanzi precedenti.

La seconda, quella sua personale, del fallimento della sua relazione, della nascita del figlio dopo che la sua ex, Anna ha avuto una gravidanza a dir poco travagliata, e della scoperta della sua grave malattia.

La terza, l'asilo, Don Elvis, Suor Luca Maria, i frutti dimenticati, la Vespa di nonno Gianì, i grembiulini a quadretti, la colonia estiva, il momento del pisolino pomeridiano dalle orsoline. La "solita" Casola Valsenio o Purocielo, chiamatela come volete.

Ora, non lasciatevi ingannare, dalla prima e dalla seconda, lasciatevi scappare la "lacrimuccia" se volete, perché probabilmente alcune/molte vostre sensibilità verranno toccate, come sono state toccate alcune delle mie.

Ma sono le sensibilità e le esperienze di un quarantenne, che per quanto si sforzino di essere oneste sono sempre condizionate dal bagaglio di esperienze fatte in precedenza. Lì Cavina oltre a non essere l'unico a fallire il proprio rapporto con la madre di suo figlio, oltre a non essere l'unico a sopravvivere al proprio padre (dovrebbe essere così normalmente), oltre a non essere l'unico a vivere l'esperienza di una gravidanza complicata e rischiosa (e in questi casi, noi uomini generalmente ci facciamo una gran figura del cazzo nei confronti delle nostre compagne/mogli), fa una grossa cappella nel libro.

Vuole pagare i suoi "debiti" nei confronti della compagna e del figlio, con l'infinito "credito" (anche narrativo se uno ha letto tutti i suoi libri) che ha nei confronti del padre. E scomoda pure l' "Altissimo" come lo chiama lui.

No .... brisa Cristiano.

E' un libro sulla morte questo, bastava Franceschino Morara e la campana di Minghì per capirlo. Infatti Cristiano Cavina parzialmente si pente, riducendo a poche righe l' "avviarsi" di Nonna Cristina e Nonno Gianì, che per chi ha letto solo quest'ultima opera passi anche ma chi ha letto tutto è una grossa "cappella".

Leggete anche voi e capirete.
carlos.spencer
00martedì 9 dicembre 2008 06:38
Zio, non ho capito se la cappella è l'aver ridotto a poche righe la morte dei nonni o quella relativa al parallelilsmo continuo tra i primi giorni/mesi del figlio e gli ultimi giorni del padre.
Partendo da questo, ti dico che non sono d'accordo con te, come avevo scritto in precedenza questo secondo me è il libro più bello di Cavina, il più "maturo", quello nel quale si trasforma da promessa a scrittore vero e proprio. Per quel che riguarda il libro vero e proprio, credo che lo rappresenti come non mai: Cristiano è un romagnolo ruspante, di quelli che ragionano con la pancia prima che con la testa, e questo lo vedi nel rapporto con Anna, con la quale non cerca mai alibi, ma è perfettamente consapevole di essere lui, lo stronzo, ma soprattutto in quello con il padre, con il quale prima fa lo "sburòn", il duro, poi piano piano si pente e gli dedica due settimana piene della sua vita, perchè il richiamo del sangue è più forte dell'incazzo e del "credito", come lo definisci tu. Quel padre che arriva nel momento più opportuno, perchè gli serve per capire quello che dovrà e soprattutto non dovrà fare lui, nel ruolo di padre.
Oh, a me è piaciuto, e l'unico problema è che, come ha detto spesso, questo è il penultimo libro che scriverà, perchè pensa di avere finito le cose da dire. Speriamo che cambi idea.
ZioBovino
00martedì 9 dicembre 2008 15:11
La cappella è tutte e due .... è uno stronzo con la moglie e il figlio, crede di "riparare" con il padre, dandone molto risalto alla morte. I due nonni invece .... che in fin dei conti sono assieme alla Nicolina le due persone più importanti della sua vita la sua morte la liquida in neanche mezza pagina citandone solo le date ("avviarsi" era nel tolintesac ?). Non si fa così .....

..... oh, anche a me è piaciuto ci mancherebbe, ma la sua promozione a scrittore, toglie tanta di quella "ruspanza/ruspantezza" che c'era nei primi tre (nei primi due) ..... considerazione del cazzo (mia) .... i comportamenti che ha lui nei confronti del padre/figlio/moglie non è che sono eccezionali ....è quello che potremmo fare tutti, io te, chiunque, nel bene e nel male ..... come invece descrive il bambino che è/era in lui, ma ziocanta, ma la vedi la vespa di suo nonno ? Le senti le campane di Menghì che suonano tre volte ???? Ziocagnone a Casola Valsenio non ci sono mai stato ma in ogni libro di Cavina è lì, e ti fa sentire un abitante .... in una stanza d'ospedale invece o in piazza a cesena sai te che gusto ?

Poi quella puttanata dell'Altissimo daiiiii ..... la fai raccontare al Cavina cinno, brisa mentre sta andando all'ospedale .... [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033]

PS: Io la penso diversissimamente da te .... penso proprio che il Cavina abbia ragione ..... sta cominciando a vedere il fondo del barile, non ha ancora cominciato a raschiarlo, ma sta arrivando lì.
carlos.spencer
00martedì 9 dicembre 2008 15:35
Re:
ZioBovino, 09/12/2008 15.11:

La cappella è tutte e due .... è uno stronzo con la moglie e il figlio, crede di "riparare" con il padre, dandone molto risalto alla morte. I due nonni invece .... che in fin dei conti sono assieme alla Nicolina le due persone più importanti della sua vita la sua morte la liquida in neanche mezza pagina citandone solo le date ("avviarsi" era nel tolintesac ?). Non si fa così .....

..... oh, anche a me è piaciuto ci mancherebbe, ma la sua promozione a scrittore, toglie tanta di quella "ruspanza/ruspantezza" che c'era nei primi tre (nei primi due) ..... considerazione del cazzo (mia) .... i comportamenti che ha lui nei confronti del padre/figlio/moglie non è che sono eccezionali ....è quello che potremmo fare tutti, io te, chiunque, nel bene e nel male ..... come invece descrive il bambino che è/era in lui, ma ziocanta, ma la vedi la vespa di suo nonno ? Le senti le campane di Menghì che suonano tre volte ???? Ziocagnone a Casola Valsenio non ci sono mai stato ma in ogni libro di Cavina è lì, e ti fa sentire un abitante .... in una stanza d'ospedale invece o in piazza a cesena sai te che gusto ?

Poi quella puttanata dell'Altissimo daiiiii ..... la fai raccontare al Cavina cinno, brisa mentre sta andando all'ospedale .... La cappella è tutte e due .... è uno stronzo con la moglie e il figlio, crede di "riparare" con il padre, dandone molto risalto alla morte. I due nonni invece .... che in fin dei conti sono assieme alla Nicolina le due persone più importanti della sua vita la sua morte la liquida in neanche mezza pagina citandone solo le date ("avviarsi" era nel tolintesac ?). Non si fa così .....

..... oh, anche a me è piaciuto ci mancherebbe, ma la sua promozione a scrittore, toglie tanta di quella "ruspanza/ruspantezza" che c'era nei primi tre (nei primi due) ..... considerazione del cazzo (mia) .... i comportamenti che ha lui nei confronti del padre/figlio/moglie non è che sono eccezionali ....è quello che potremmo fare tutti, io te, chiunque, nel bene e nel male ..... come invece descrive il bambino che è/era in lui, ma ziocanta, ma la vedi la vespa di suo nonno ? Le senti le campane di Menghì che suonano tre volte ???? Ziocagnone a Casola Valsenio non ci sono mai stato ma in ogni libro di Cavina è lì, e ti fa sentire un abitante .... in una stanza d'ospedale invece o in piazza a cesena sai te che gusto ?

Poi quella puttanata dell'Altissimo daiiiii ..... la fai raccontare al Cavina cinno, brisa mentre sta andando all'ospedale .... [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033] [SM=g1406033]

PS: Io la penso diversissimamente da te .... penso proprio che il Cavina abbia ragione ..... sta cominciando a vedere il fondo del barile, non ha ancora cominciato a raschiarlo, ma sta arrivando lì.




Io credo che i nonni abbia pensato di averli già "trattati" a sufficienza nei libri precedenti, in questo libro la figura principale è sicuramente il padre e ci ha lavorato tanto, anche di fino che è poi la perdita di ruspantezza( un po' quello che è successo a Faletti tra il primo libro e gli altri). Il figlio, invece, mi sembra un incidente di percorso, nel libro, al quale è stato bravo ad agganciarsi per fare il confronto tra la paternità di suo padre e la sua.
Comunque, ben vengano discussioni di questo tipo, magari me lo rileggo e provo di farlo con il tuo punto di vista...


ZioBovino
00martedì 9 dicembre 2008 20:30
No rileggitelo, se vuoi,perché ti piace .... il mio punto di vista magari è quello del bambino che leggeva topolino e si chiedeva perchè non moriva mai nessuno mentre in tex c'erano badalucchi di cadaveri ....

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