Comunicato Ufficiale Vecchia Guardia

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(Massoud)
00giovedì 15 novembre 2012 18:27
è una valanga ormai...GUARALDI VATTENE
Pubblichiamo il comunicato che il gruppo Vecchia Guardia ha emesso oggi:

Il Gruppo Vecchia Guardia, in merito a quanto sta accadendo in società e nella tifoseria, ribadisce la propria condivisione alla contestazione annunciata, da domenica prossima, da tutti i Gruppi Andrea Costa, contro la Società.
Vecchia Guardia da sempre ha come unico obiettivo il bene del Bologna e della Curva, quindi appoggia in pieno ogni azione verrà intrapresa per esprimere dissenso nei confronti del Presidente Guaraldi e della dirigenza.
Proprio per questo motivo, Vecchia Guardia, si unisce agli altri Gruppi anche nella distinzione tra società e squadra. I ragazzi in campo continueranno quindi a essere sostenuti, come sempre avvenuto, continuando a dare loro il nostro tifo e la nostra fiducia, a patto che l'impegno per la maglia che indossano non venga meno e la contestazione alla società non venga da loro interpretata come alibi.
Fino alla fine Firza Bologna.

Vecchia Guardia.

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(Massoud)
00giovedì 15 novembre 2012 18:31
Anche le Molle Cariche
Paolo Alberti
Secondo la curva Andrea Costa, compatta,
la misura é colma

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Come anticipato una settimana fa, il messaggio forte e chiaro espresso dalla Curva Andrea Costa contro la società era un segnale d’allarme, di quelli rari, ma che storia del tifo bolognese e prudenza consigliavano di non ignorare. Il Presidente Guaraldi, invece, ha rotto il silenzio per spiegare l’attuale situazione del BFC, ammettere qualche errore, ma soprattutto difendere il proprio progetto. Per minuti spesi, passione, e, diciamolo, inesattezze collezionate, è parso infatti molto chiaro cosa gli stia maggiormente a cuore: la costruzione del Centro Tecnico.
E’ quello che serviva. E’ quello che serviva alla Curva per rompere ogni indugio. Immediatamente dopo la conferenza stampa, è infatti partito il tam-tam tra i vari Gruppi, e son usciti diversi comunicati il cui senso è più o meno lo stesso:
fine di qualsiasi possibilità di dialogo, nonostante da mesi si sia cercato di riportare l’attenzione sul campo di calcio e non cui campi di Quarto. Di fronte a una Presidenza che ha così mal gestito la parte tecnica e finanziaria del club, per sua stessa ammissione, ma concentra sforzi e risorse delle casse Bfc su un’operazione speculativa (perché per chi tifa, vendere un portiere per comprare un terreno è speculazione, per lo meno sulla sua passione), non si può fare altro che protestare. A partire da domenica prossima infatti, tutti i Gruppi Andrea Costa contesteranno la società: Urb-Freak, Vecchia Guardia, Mods, Beata Gioventù, Banda Boccassa, Settore Ostile, Molle Cariche, Controtendenza, proprio tutti.
(Massoud)
00giovedì 15 novembre 2012 18:32
Qualche giornale inizia ad indagare...
Verso il Cda, Guaraldi alla conta
Giallo sull'aumento di capitale
Dubbi sul centro tecnico: non tutti i soci sapevano dei 1.600.000 euro che il Bologna deve pagare per i terreni agricoli di proprietà di uno dei soci
di SIMONE MONARI
Lo leggo dopo
Il giorno dell'intesa sul nuovo ceontro rossoblù
Quanti saranno i soci del Bologna che decideranno di mettere mano al portafogli? E soprattutto: lo farà il presidente Guaraldi, che detiene la maggioranza assoluta del club? È uno degli interrogativi del prossimo Cda di Bologna 2010, la società che controlla il Bfc. L'appuntamento è a Casteldebole per le 9 di martedì 20. "L'aumento di capitale è già stato deliberato - ha detto Guaraldi alla stampa -, basterà solo versarli, quei soldi". Non meno di 5 milioni, si stabilì la scorsa primavera. Per farlo servirà però l'ok dell'assemblea dei soci. Non è un caso che nell'ordine del giorno del prossimo Cda si dica che ne sarà presto convocata una. Rivela però un socio: "L'aumento di capitale non è stato deliberato, non esiste alcuna delibera, semplicemente se ne parlò". Un altro socio conferma: "Ci fu un'adesione verbale". Coi tempi che corrono investire sul pallone piace a pochi. In caso di necessità, però, par di capire che qualcuno non si tirerà indietro. L'asse Guaraldi-Rimondi è forte, Morandi, pur defilato, potrebbe dare una mano. Pavignani sembra più incerto. I piccoli sono contrari.

C'è un altro tema caldo, che è quello del centro tecnico. Non tutti sapevano del milione e 600mila euro che il Bologna deve pagare per i 22,4 ettari di terreni agricoli di proprietà di uno dei soci rossoblù, Gian Paolo Rimondi e del suo collega Chiarlone. E molti fanno capire che vorranno
disporre, su tutto l'affare, di cifre meno vaghe. Tanto più ora che la squadra è penultima e i tifosi dei club hanno chiesto di accantonare il progetto immobiliare per rinforzare l'organico. "Quando ne discutemmo - rivela un altro socio - non avevamo mica questi problemi". Guaraldi martedì ha parlato di una spesa complessiva fra i 15 e i 16 milioni.

A giorni si incontrerà con un dirigente del Credito Sportivo. La banca è in grado, nonostante il commissariamento, di finanziare quel progetto. O una parte di esso. Ma, come sottolineava di recente il vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi, "occorreranno delle fideiussioni a garanzia dell'operazione". Guaraldi ha conteggiato, per il mutuo ventennale del Bologna, 800 mila euro di rata annua. Così fosse, la banca dello sport si limiterebbe a prestare i soldi a tasso zero, o giù di lì. Già attiva in città con mutui sulle opere della Unipol Arena e del PalaDozza, proprio quest'ultimo precedente allerta, col Comune costretto a versare al Credito sportivo 6.5 milioni che toccavano invece alla Fortitudo di Sacrati. Il che conferma che nessuno fa beneficenza e a tempo debito passa all'incasso.
(15 novembre 2012)
(Massoud)
00giovedì 15 novembre 2012 18:34
MATTONE DOPO MATTONE STAI COSTRUENDO LA NOSTRA RETROCESSIONE: ORA BASTA!
(Massoud)
00giovedì 15 novembre 2012 18:40
A proposito:secondo qualcuno le BUGIE hanno le gambe corte
Giovanni Baiano
Aspettando il cda di Bologna 2010 del 20/11
Le bugie hanno le gambe corte

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La conferenza stampa di un paio di giorni fa, che il presidente del Bologna calcio, Albano Guaraldi, ha organizzato per chiarire alcune questioni scottanti, non sembra aver dato i frutti sperati. E intorno alla società si stano sollevando alcuni dubbi, sia in merito alle dichiarazioni di Guaraldi, sia riguardo il futuro della squadra. Alberto Bortolotti ha già spiegato, per esempio, che non è vero (come invece ha sostenuto Guaraldi) che i proprietari dei nuovi stadi o centri tecnici di Juventus, Parma, Catania e Udinese sono i padroni delle società. Infatti sono le società stesse. E di conseguenza non è vero che il Bfc sarebbe l’unico caso in cui il Centro tecnico è di proprietà della società.

da sinistra, Paolo Rimondi, Albano Guaraldi e Marco Pavignani
Ma i dubbi non finiscono qui, perché al presidente viene contestata anche un’anticipazione su un aumento di capitale di 5 milioni di euro già deliberata dal cda. Ebbene, posto che vorremmo capire, in caso, se quei 5 milioni di euro verranno utilizzati per intervenire sul mercato di gennaio per rinforzare la rosa; se serviranno a coprire buchi nel bilancio; se serviranno per pagare i prossimi stipendi o se verranno utilizzati esclusivamente per la (futura) realizzazione del Centro tecnico? Resta il fatto, comunque, che per approvare l’aumento di capitale servirà il parere favorevole dell’assemblea dei soci. E qui viene il difficile, perché siamo sicuri che i soci “minori” siano disposti a versare altri soldi nelle casse rossoblù? Alcuni dei soci, infatti, avrebbero spiegato che l’aumento di capitale non è ancora stato deliberato. Se ne parlò in primavera, è vero, e probabilmente ci furono anche una serie di “adesioni verbali” (come sostenuto da un altro socio), ma niente di stabilito definitivamente, a quanto pare. Se ne riparlerà, forse, il prossimo 20 novembre, data in cui è previsto un cda che ha tutta l’aria di poter essere “decisivo” per il destino della società e della squadra. Inoltre, ci pare, oltre alla delibera del cda di Bologna 2010, potrebbe servire anche quella di Bologna 1909 e, in questo caso, andrebbero convocate anche le associazioni rossoblù. Infine, sembrerebbe che ad alcuni soci non piaccia poi troppo l’idea di pagare 1,6 milioni di euro a Rimondi (anch’esso socio) per i terreni (poco più di 22 ettari) su cui costruire il Centro tecnico. E questo potrebbe causare dissapori e altre lotte intestine in una società che da mesi sta vivendo in un clima di tensione (vedi vicenda Setti). Insomma, il presidente Guaraldi rischia di trovarsi con le spalle al muro e non solo per gli attacchi che provengono dalla tifoseria e parte della stampa. Il 20 novembre o qualche giorno dopo ne sapremo di più. Intanto, nell’attesa, viene in mente la saggezza di qualche detto popolare. Uno su tutti: le bugie hanno le gambe corte.
Giovanni Baiano
teo7979
00giovedì 15 novembre 2012 23:51
Finalmente ci siamo svegliati...

speriamo non sia tardi e speriamo che questi incompetenti si cavino dalle palle al più presto.
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