Beppe Grillo a Exit

CHI L'HA VISTO????COS'E' SUCCESSO??? COS'E' EXIT???

SulLA presenza di Beppe Grillo a Exit
Ilaria D'Amico: «Chiedo scusa a tutti»
La conduttrice: «Ho sbagliato a riportarlo in tv»

Grillo in tv, venti minuti di invettiva Poi lascia gli studi (1 apr. 2009)
Video: l'intervento di Grillo (1 apr. 2009)
Un momento dell'intervento di Beppe Grillo nel programma «Exit» di La7 (Ansa)
ROMA - «Sono molto rammaricata e desidero scusarmi con tutti gli spettatori, con La7, con l'Editore Telecom Italia Media, con le tutte persone citate e con gli ospiti in studio in relazione a quanto accaduto mercoledì sera in diretta con il comico Beppe Grillo nella trasmissione Exit»: Ilaria D'Amico torna con queste parole su quanto accaduto con Beppe Grillo che ha lasciato il programma improvvisamente. Il comico, prima di andar via, ha svolto un monologo dove ha attaccato tutto e tutti, tralasciando il tema della puntata per cui era venuto, la privatizzazione dell'acqua.

IL MONOLOGO - «Pensavo che la presenza di Beppe Grillo - dice la giornalista - potesse rappresentare un interessante elemento di dibattito su un tema così importante come la privatizzazione dell'acqua, che negli accordi presi con Grillo e nella costruzione del panel degli ospiti in studio, era l'argomento su cui avevamo concordato la sua presenza in diretta». «Il suo intervento invece - prosegue la D'Amico - non solo ha divagato su temi molto diversi, dei quali evidentemente si è assunto la responsabilità, ma non ha lasciato nemmeno spazio al dialogo. La sua assenza dal collegamento prima, il suo repentino abbandono poi, hanno infatti impedito a me qualsiasi interazione e a tutti gli ospiti eventuali repliche. Avevo creduto di poter riportare dopo tanto tempo le posizioni di Grillo all'interno di un confronto televisivo corretto dedicato a tutti i telespettatori, anche a quelli che normalmente non amano la piazza». «Evidentemente - conclude - mi sbagliavo».

...e come al solito si parla della forma e MAI dei contenuti.

Eppure la D'Amico durante la puntata non mi era dispiaciuta, anzi. Aveva posto domande anche scomode agli ospiti (che al solito hanno risposto senza rispondere).
Evidentemente chi le paga il contratto l'ha richiamata all'ordine.

Comunque mi permetto di dire che se Grillo accetta di andare ospite in una trasmissione con l'impegno di DIBATTERE con altri ospiti su un dato argomente, sarebbe buona creanza attenersi a quanto accordato.

A me Grillo piace, però questo suo comportamento lo giudico un autogol, ha dato modo ai suoi detrattori di far valere le loro ragioni senza poterli sbugiardare affermazione per affermazione.

Grillo ha dimostrato che essere CONTRO rende molto di più che essere PER, perchè molto più facile e redditizio.

Faccio un esempio, Grillo, durante il suo monologo, pieno di cose condivisibili, parla che a Treviso viene fatta la raccolta porta a porta con tutte le scuole, a costo zero.

Dopo che lui se ne va, gli altri dallo studio, Urso e Tabacci, dicono che non è a costo zero. Insomma, la confusione regna senza che nessuno ci spieghi nel dettaglio le cose.

Su una cosa comunque resto d'accordo, bisognerebbe mandare a montecitorio la polizia a manganellare i DISonorevoli, altroché alla Diaz o contro degli studenti in sciopero.

Penso anche io che Grillo abbia sprecato una bella occasione. Forse a furia di usare blog e spettacoli teatrali, strumenti di comunicazione monodirezionali e con feedback ritardato, ha perso l'abitudine al dialogo.

Ma io dico, Grillo è e rimane un comico.
Non è lui che ci deve informare, lui fà pure troppo. Se ne potrebbe sbattere e fare come gli altri, no?
Sono i media che ci devono informare.
Perchè rimarcare sempre quando Grillo perde buone occasioni per un dibattito quando quotidianamente, in pratica 24h su 24h si perdono buone occasioni?
Perchè non indignarsi piuttosto che uno come urso, che parla di niente sia membro del governo?
Ogni giorno che passa con questi bazurloni al governo è una occasione che perdiamo noi tutti per far sì che non ci si debba vergognare di essere italiani

l'educazione non si impara a scuola.