..aggiungo che se poi lo scambio è di prestiti quindi:
ti do quello sano fino a fine anno e poi lo riprendo, mentre tu mi dai quello rotto che magari per fine anno te l'ho messo a posto e poi te lo ridò indietro....questo mi lascia perplesso!
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Autogol Bologna. Pasi, il migliore dei giovani, finisce alla corte di Guidolin
Non è bastata la beffa di Borini (passato al Chelsea), non è bastato neppure cedere Albertazzi al Milan: chi credeva che dal settore giovanile del Bologna la gestione Cazzola e quella Menarini avessero attinto abbastanza, si è sbagliato. Chi credeva che l’imminente prestazione del piano Baraldi presupponesse almeno il ‘fermo biologico’ alla cessione dei giovani più promettenti peccava di ottimismo. Il Bologna continua a cedere il suo futuro a piccoli pezzetti. Questa volta non si è rivolto al miglior offerente, come accadde per il difensore Albertazzi. E’ un accordo cercato e perfezionato da Luca Baraldi e far sì che Riccardo Pasi finisca al Parma. Qualcuno, per la teoria dei vasi comunicanti, il Bologna avrà in cambio, ma per ora non è dato di sapere chi. Si sa bene, invece, chi è pronto a lasciare la squadra dov’è cresciuto: in poche parole, il migliore della Primavera il più seguito dai grandi club, il più invidiato dagli allenatori del settore giovanile. Riccardo Pasi è di Bologna, è cresciuto nel Bologna e nel Bologna non ha mai giocato e, bene che vada, giocherà a fine carriera, come accadde a Pagliuca, che fu ceduto da Corioni alla Samp, quando a tutti gli addetti ai lavori era chiaro che si trattava di un grande portiere, ma quando ancora di lui il grande pubblico poco sapeva. Fino a poche settimane fa Roberto Mancini andava a vedere le partite della Primavera dove gioca suo figlio. E lì domandava e si domandava perché mai Pasi non trovasse posto in una prima squadra che da un anno e mezzo staziona sul fondo della classifica. E’ arrivata la risposta: per cederlo in santa pace. Il Bologna non finisce mai di stupire. Attribuisce le sue difficoltà finanziarie al tetto degli ingaggi troppo alto, annuncia una repentina svolta verso i giovani, promette di mettersi a setacciare il suo territorio come in passato (vedi il caso Succi, cresciuto nel Boca e mai visto, prima di ieri, in rossoblu) non aveva fatto e insomma illustra una bella teoria, l’unica percorribile per garantire un futuro a questo club altrimenti condannato alla sofferenza eterna. E che cosa succede in pratica? Che resta Marazzina (35) e se ne va Osvaldo, che arriva Succi (29) e se ne va Pasi (19). Quello che il Bologna spedisce, avvolgendo l’affare nella carta sfavillante di un accordo a più vasto raggio con il settore giovanile del Parma, è un pessimo segnale. Mette in ombra la volontà di programmare e porta alla luce dei riflettori il bisogno di migliorare in fretta il bilancio. Niente è più sconsolante della cessione di un giovane cresciuto in casa, invidiato e considerato bravo da tutti. Il Bologna lo cataloga fra i centrocampisti, in realtà lui, sopra la metà campo dove lo metti sta: rifinitore, seconda punta, non c’è problema, calcia di destro e di sinistro e segna con disinvoltura anche su punizione. Giocherà il Viareggio con la maglia del Parma ed è candidato al titolo di numero uno. Anche Valiani presto giocherà con la maglia del Parma. In cambio Colomba avrà Andrea Pisanu, esterno di centrocampo, classe 1980. Il suo score parla di poche presenze nell’ultimo campionato di B e di nessun gettone dal giorno del ritorno in A. Magari quello del Bologna fosse stato un mercato a costo zero. Magari. In realtà serve a riossigenare il prossimo bilancio. Beh, che c’è di strano: quando gli Albertazzi e i Pasi saranno grandi, non toccherà all’attuale dirigenza rimpiangerli.