Scritto da Andrea Brogioni
Dopo un inizio di stagione tutt’altro che felice, negli ultimi due turni di campionato siamo riusciti a cancellare, finalmente, quel maledetto zero dalla nostra classifica. I tre punti conquistati ad Oderzo e quelli guadagnati in casa contro Vicenza sono serviti, oltre che a prendere una bella e sana boccata d’ossigeno, anche per capire il reale valore della nostra squadra. Dopo le sconfitte di Verona e, soprattutto, di Conselice, gli obiettivi della Zinella si erano velocemente ridimensionati. Ora, non è che la vittoria ottenuta in casa di una diretta concorrente ci abbia risolto tutti i problemi, fatto sta però che essere usciti vincitori dalla partita contro Ned (Deltchev) e compagni ci ha rimesso, per fortuna, in carreggiata. Le due vittorie consecutive hanno mitigato anche tutte quelle critiche, alcune sicuramente giuste, che c’erano cadute addosso in queste settimane. Allora è forse arrivato il tempo di fare subito un paio di riflessioni. La pallavolo a Bologna dipende soprattutto dai buoni risultati della Zinella. Quattro anni fa a vedere le partite della formazione del presidente Penazzi al Pala Dozza c’erano, forse, 50\100 spettatori annoiati. In questi ultimi anni si sono raggiunte le 1300 unità con coreografie degne di una formazione di serie A. Ma non solo.
Fino a pochi anni fa in città si parlava di pallavolo come in una macelleria si discute di vegetarianismo e, dopo anni d’oblio, grazie ai nostri risultati, al gioco espresso davanti ai tanti tifosi ed al lavoro di tutti, tecnici e giocatori compresi, a Bologna il nostro sport è tornato a farsi rispettare ritagliandosi il giusto spazio mediatico. Ma dopo le due sconfitte in campionato ho percepito una certa soddisfazione da parte di alcuni, pochi, addetti ai lavori o semplici appassionati, quasi felici dell’inizio disastroso della Zinella. Ciò che vorrei che tutti comprendessero è che la Fortezza, in questo momento, è il motore trainante del nostro movimento sportivo. Questa è la realtà, che piaccia o no. Noi della pallavolo non abbiamo due formazioni leader come possono essere Virtus e Fortitudo nel basket. Se la Zinella ottiene dei buoni risultati, televisioni e giornali locali concederanno più spazio al volley di casa nostra e, quindi, indirettamente anche a tutte le altre formazioni minori. E’ per questo motivo che mi piacerebbe sentire, specialmente dopo la splendida regular season dell’anno scorso, maggiore calore proprio da tutto l’ambiente. È ancora troppo presto e, soprattutto, controproducente farsi la guerra. Le critiche sono giuste e sacrosante, ci mancherebbe altro, ma c’è critica e critica.
Quando questa si trasforma solo in condanna lascia il tempo che trova. Capisco che questo sia lo sport nazionale, ma non bisogna dimenticare che viviamo a Bologna, non a caso chiamata basket city, e che per sopravvivere è necessario, quasi vitale, remare tutti nella stessa direzione. L’alternativa la conosciamo già.
Alla prossima!
Brogio.