NON ABBIAMO FRETTA,NEANCHE PER L'ABITO ...
Virtus, pronta rivincita ad Avellino firmata dalla coop dei quattro mori
12/10/2007 09:26
Chiacig, muscoli ed esperienza Di Bella corre sull´ottovolante
- La Repubblica -
Non ci fosse stato un ultimo quarto da paura, quando una Virtus in netto controllo è riuscita a mangiarsi 10 punti in 7´, ritrovandosi l´Air, sotto di 15 a inizio periodo, addirittura a -5 e col vento a favore, si sarebbe potuto parlare, senza troppi problemi, di esame superato con tranquillità ed agilità.
Eppure, quei 7´ di follia ci sono stati: non preoccupanti, però, e anzi quasi costituzionali, per una squadra che non farà mai della buona lettura la sua bandiera. Di certo, dopo una serata che ha visto per lunghi tratti una sola squadra in campo, impronosticabili.
Fin lì, aprendo il fuoco con cinismo, tranquillità e leggerezza, quasi non fosse reduce da una figura barbina, la Virtus aveva rovesciato sull´Air di Boniciolli tutta la tensione accumulata domenica. Partita a razzo, 13-2 in meno di 3´, spolverando agili geometrie (con la benevola connivenza della difesa biancoverde), non s´era più voltata, fino a quell´angusto finale. Che, da unico sprazzo di partita combattuta, vale una minicronaca.
Green, con un bel tuffo, portava Avellino sotto i 10 punti di scarto, sul 61-70, per la prima volta dopo oltre due quarti. Radulovic, in piroetta, scriveva addirittura il -7, sul 63-70, quando due perse allucinanti di Di Bella costringevano Pillastrini a spostare prima Spencer in regia, poi a rimettere Conroy, lasciando lo stesso all´ex Roanne il compito di portare palla. Con quell´assetto inedito, la Virtus salvava la pellaccia, finendo di soffrire con un piazzato dall´angolo del migliore in campo, Chiacig: 67-74 a 3´.
Pillastrini, dunque, non ha potuto vivere una serata completamente serena, dopo che per un paio d´ore l´unico fastidio era arrivato dal gelido clima, un´aria che pelava chi stava in giacca e camicia, e figuriamoci chi, come "Pilla", s´era presentato con l´ormai inseparabile polo nera a manica corta. L´abito per tutti, con calma, arriverà. Di abiti, ieri, la Virtus ne ha disegnato uno a lungo perfetto, ricevendo contributi solidi da parte di tutti. In testa, come detto, Roberto Chiacig, perfetto riferimento nel primo quarto e boa di salvataggio nella sofferente ripresa, seguito a ruota da Anderson e Spencer, che contro il primo accenno di zona ha subito fatto saltare la retina (tripla angolare), continuando per tutto il primo tempo a bucare dalla lunga distanza (4/7 da tre). Poi, a metà secondo quarto, l´ha bucata anche Will Conroy (centro, il primo in bianconero, dopo 14 pali a fila), replicando poi più tardi, allo scadere dei 24´´, con la conferma che, se non obbligato, il canestro non lo guarda proprio mai.
S´attendeva soprattutto lui, dopo il flop di domenica, ma nonostante le due triple, che possono rinfrancarne la fiducia al tiro, la squadra, con lui in campo, è apparsa in ritmo solo nell´agile avvio, un 4/4 (tre bombe) che stendeva l´Air. Per il resto, Pillastrini l´ha gestito con parsimonia, anche levandogli un po´ d´inerzia (nel secondo quarto), ma bilanciando simmetricamente la regia di Di Bella (20´ a entrambi).
Con un punteggio che, in progressione, dava un +11 dopo 3´, un +14´ dopo 13´ e un +18 dopo 16´, sopra un avversario che, dai propri leader, riceveva solo mattoni (Williams più Green, 0/9 nel primo tempo), pareva nemmeno da rimettere in piedi. Avellino ci ha comunque provato, ma senza lucidità e con un fiotto di infrazioni, cercando di ribaltare anche le convinzioni del proprio pubblico, pronto alla caccia all´uomo già dopo 15´.
Piovono fischi, a metà, quando Boniciolli e i suoi imboccano il tunnel, sotto di 17. Alla fine si replica, e da lì parte il commento di Pillastrini. «Qui vedete che contestano - ha detto -, mentre a Bologna la nostra società ci lascia lavorare con serenità, e per questo bisogna ringraziarla. Noi, da questa vittoria, di certo non torniamo con i problemi già risolti, ma ho visto passi avanti in difesa. Se vogliamo crescere, non possiamo non avere questo atteggiamento. L´impatto è stato energico e aggressivo: questa è la strada».
Ora Cantù, imbattuta. Vero esame, anche più di questo.
AIR-FORTEZZA 72-85
Air: Green 14, Smith 21, Rossetti, Radulovic 16, Williams 8, Burlacu 4, Righetti 6, Petrov, Ortiz 3. N.e. Lisicki, Paolisso, Ferrara.
Fortezza: Conroy 10, Spencer 16, Holland 12, Giovannoni 5, Chiacig 12, Garri 3, Di Bella 10, Anderson 15, Crosariol 2. N.e. Lestini, Masciadri, Da Ros.
Arbitri: Tola, Begnis, Giansanti.
Note: liberi: Av 22/30, Bo 13/15. Da due: Av 19/38, Bo 21/32. Da tre: Av 4/23, Bo 10/24. Rimbalzi: Av 38, Bo 28.
Parziali: 5´ 7-13, 10´ 13-22, 15´ 19-33, 20´ 30-47, 25´ 39-55, 30´ 50-65, 35´ 63-72, 40´ 72-85. Massimo vantaggio Virtus: +18 (21-39) al 16´. Mai in svantaggio.
MARCO MARTELLI