Ai clandestini piace Bologna

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Wadi
00martedì 31 marzo 2009 14:43
Bologna è la capitale dei clandestini. Almeno dell’Italia del Nord. Sotto le Due Torri, infatti, c’è la maggior percentuale di clandestini rispetto agli stranieri regolari. Il 24,2% degli immigrati è irregolare (il 23% in provincia). Un dato nettamente superiore a quello di Milano (19,1%), Genova (14,7%), Torino (14,1%) e Firenze (16,8%). Solo nell’Italia del Sud ci sono dati superiori: Napoli è la capolista con il 33%, seguita da Catania (30%) e da Palermo, che con il 24% ha lo stesso dato di Bologna. Roma si attesta sul 13%.



I dati sono stati resi noti ieri dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che mesi fa ha commissionato uno studio ad hoc all’università Cattolica di Milano per capire l’incidenza della criminalità, specialmente straniera, sulle periferie delle grandi città. Dallo studio, è emerso che le periferie delle grandi città «si configurano come veri e propri incubatori di razzismo e xenofobia».
I risultati, dei quali solo una parte è stata diffusa, dicono appunto che uno straniero su quattro presente sul territorio bolognese è clandestino. Ma come si è arrivati a questo dato?



«Abbiamo incrociato il numero degli stranieri residenti in ogni città secondo i dati Istat — spiega Gian Carlo Blangiardo, docente di Demografia all’Università Bicocca Milano, unico ‘straniero’ rispetto al team di ricercatori della Cattolica —, con quello relativo agli stranieri irregolari».
Il numero dei clandestini è difficile da quantificare, ma gli esperti l’hanno dedotto considerando il numero di domande di regolarizzazione, presentate quando è stato varato dal Governo il decreto flussi, che consentiva a chi non era in possesso del permesso di soggiorno di ottenerlo a condizione che avesse un lavoro.


A questa cifra, è stata tolta una percentuale (circa il 10%) di stranieri che erano all’estero e chiedevano di entrare avendo un lavoro. Gli altri, a cui si è aggiunto un 10% di persone che non hanno fatto domanda (perché senza lavoro o perché dediti ad attività illecite), sono stati considerati i clandestini presenti in città.
Secondo i dati pubblicati sul sito del Comune, gli stranieri regolarmente residenti a Bologna sono 33.600. Dunque, circa 8.600 sarebbero invece quelli che vivono clandestinamente. Bologna, secondo lo studio della Cattolica, ha circa il 9% di stranieri regolari rispetto al totale della popolazione.
Dato che la colloca dietro a Milano (13,5%), Torino (11,3%) e Firenze (10,3%). Di tutti gli stranieri, uno su cinque è di sesso maschile e giovane, cioè di età compresa fra 15 e 35 anni.



Perché, dunque, a Bologna tanti clandestini?
«E’ difficile dare una spiegazione — dice il professor Blangiardo —, certamente tutte le grandi metropoli offrono più opportunità per nascondersi. Ci si maschera più facilmente, si è meno appariscenti rispetto alle piccole realtà. Poi, naturalmente, le grandi città del Nord sono più ricche e offrono evidentemente maggiori possibilità. Va detto che la clandestinità è maggiore al Sud perché là è più facile a arrangiarsi, trovare lavori in nero, sopravvivere. Infatti vediamo che Napoli è la prima città per numero di clandestini in proporzione. Gli irregolari sono il 33%. Questo al Nord un po’ più difficile. Anche se poi queste città hanno valori assoluti più alti, cioè il numero totale degli stranieri, sia regolari sia clandestini, è maggiore».
I clandestini in Italia si stima siano circa 800mila, su 4 milioni di stranieri regolari. Negli ultimi due anni sono aumentati di 500mila all’anno.
«E’ in forte aumento l’immigrazione complessiva — aggiunge Blangiardo — e di conseguenza anche quella irregolare».


Per quel che concerne il presunto rapporto fra l’aumento della criminalità, specialmente la microcriminalità, e l’immigrazione clandestina, il ricercatore non si sbilancia.
«Non possiamo dirlo — spiega —, allo stato dei fatti. I dati in nostro possesso sono insufficienti. I furti sono maggiori dove c’è più ricchezza e dove c’è più ricchezza c’è anche più immigrazione. E’ scontato dirlo. Così come è probabilmente vero che aumentano i reati dove c’è più clandestinità. Ma non si può dire ci sia un rapporto di causa-effetto. Su questi temi prosegue il nostro lavoro. Incroceremo i dati dei reati con le condanne degli stranieri e vedremo cosa ne uscirà. Per ora conclusioni non se ne possono trarre».

ZioBovino
00martedì 31 marzo 2009 16:16
Ma io se varco il Samoggia sono clandestino ???

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PG01
00martedì 31 marzo 2009 16:19
ma cosa dici mai wadi!!!

con l'amministrazione comunal-controllo territorio che abbiamo!!!

burp.
Oberlord
00martedì 31 marzo 2009 16:35
chissà se riescono a fare un controllo incrociato anche sull'attendibilità di certe stime.
|=Valentino=|
00martedì 31 marzo 2009 17:15
ci pensa Cazzola....

l'ha detto lui... [SM=g1405976]
(Massoud)
00martedì 31 marzo 2009 19:43
Re:
PG01, 31/03/2009 16.19:

ma cosa dici mai wadi!!!

con l'amministrazione comunal-controllo territorio che abbiamo!!!

burp.




Non vedo altro posto dove potrebbero stare meglio...con un Sindaco come abbiamo...

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