6 NAZIONI, IL GALLES PIEGA L'ITALIA 47-8 (13-8)

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Wadi
00domenica 24 febbraio 2008 00:19

Cardiff – Quaranta minuti, un passivo di trentaquattro a zero e l’Italia di Nick Mallett lascia sconfitta per 47-8 il Millennium Stadium di Cardiff nella terza giornata dell’RBS 6 Nazioni 2008.

Dopo il pareggio del 2006 e la sconfitta di Roma della passata stagione, il Galles torna a sconfiggere gli Azzurri e lo fa infliggendo loro un passivo che matura quasi interamente in una ripresa che avrebbe potuto rappresentare l’inizio di una nuova, grande prestazione italiana e che, invece, ha finito per trasformarsi in quaranta minuti da dimenticare.

Nella prima frazione di gioco, Parisse e compagni tengono botta, come contro l’Irlanda a Dublino e l’Inghilterra a Roma: due piazzati di Jones portano la squadra di casa sul 6-0, una meta di Castrogiovanni, che recupera una touche sbagliata e vola oltre la linea, riporta subito la gara in equilibrio.

Il XV allenato dal neozelandese Warren Gatland non riesce a lanciare i propri trequarti, ma quando la prima vera accelerazione dell’incontro arriva, l’estremo Byrne vola in meta e il Galles si porta sul 13-5. L’Italia non accusa, torna ad affidarsi al gioco al piede del suo estremo Andrea Marcato, alla prima volta nel ruolo in azzurro, e proprio con un calcio piazzato del trequarti della Benetton Treviso va a riposo sotto per 13-8.

Le basi per un secondo tempo ad altissima tensione ci sono tutte, ma il ritorno in campo, per l’Italia, è una doccia fredda: sul primo attacco azzurro Andrea Masi prova a muovere al largo sulla metà campo, ma il suo passaggio viene intercettato dal centro gallese Tom Shanklin che festeggia con una meta in mezzo ai pali il suo cinquantesimo cap con la maglia dei dragoni.

E’ la svolta della partita, l’Italia prova a reagire ma ormai il Galles, trascinato dal solito, incredibile pubblico, ha il controllo del match: due punizioni di Stephen Jones portano il risultato sul 26-8, il cartellino giallo a Mirco Bergamasco al decimo della ripresa spacca definitivamente la partita.

Al sedicesimo minuto l’ala gallese Shane Williams trova spazio: la sua meta porta lo score sul 33-8 e per l’Italia l’ultimo quarto di gara è terribilmente duro. Arrivano ancora due mete, per le doppiette personali di Byrne e di Shane Williams, e finisce 47-8.

Gli Azzurri di Nick Mallett faranno domani rientro ai club di appartenenza, per tornare a radunarsi domenica 2 marzo, al Park Hotel “La Borghesiana” di Roma, in vista della quarta giornata del Torneo, in calendario domenica 9 marzo allo Stade de France contro la Francia, campione in carica.

Cardiff, Millennium Stadium – sabato 23 febbraio 2008
RBS 6 Nazioni, III giornata
GALLES – ITALIA 47-8 (13-8)
Galles: Byrne; Jones M., Shanklin, Henson (30’ st. Parker), Williams S.; Jones S. (26’ st. Hook), Peel (3’ st. Phillips); Jones R. (cap), Williams M. (26’ st. Delve), Thomas J.; Evans (26’ st. Jones De.), Gough; Thomas R. (26’ st. Jones Du.), Rees (15’ st. Bennett), Jenkins
Allenatore: Gatland
Italia: Marcato; Sgarbi, Canale G., Bergamasco Mi., Galon; Masi (12’ st. Buso), Picone (18’ st. Travagli); Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Sole (21’ st. Zanni); Del Fava, Dellapè (11’ st. Bortolami); Castrogiovanni Mar. (19’-28’ pt. Lo Cicero, 30’ st. Perugini), Ghiraldini L. (30’ st. Festuccia), Perugini (11’ st. Lo Cicero)
Allenatore: Mallett
Arbitro: Pearson (Inghilterra)
Marcatori: p.t. 4’ cp. Jones S. (3-0); 10’ cp. Jones S. (6-0); 12’ m. Castrogiovanni Mar. (6-5); 27’ m. Byrne tr. Jones S (13-5); 41’ cp. Marcato (13-8); s.t. 1’ m. Shanklin tr. Jones S. (20-8); 6’ cp. Jones S. (23-8); 10’ cp. Jones S. (26-8); 16’ m. Williams S. tr. Jones S. (33-8); 27’ m. Byrne tr. Hook (40-8); 33’ m. Williams S. tr. Hook (47-8)
Note: 74.000 spettatori. cinquantesimo cap per Bergamasco Mi., Dellapè, Perugini (I), Shanklin (G). Esordio in Nazionale per Paolo Buso (I). 10’ st. cartellino giallo Mirco Bergamasco


fonte: www.federugby.it




........no comment........
Oberlord
00lunedì 25 febbraio 2008 09:04
Peccato. La differenza spesso la fanno gli episodi, e se le cose fossero girate diversamente si poteva finire il primo tempo in vantaggio e magari avremmo visto un'altra partita e raccontato di un risultato diverso. Ma del resto sono i particolari che fanno la differenza tra grandi squadre e squadre normali, tra grandi giocatori e giocatori normali. Noi purtroppo di grandi giocatori ne abbiamo (per quel che posso capirne io) 6 o 7, non di più.
carlos.spencer
00lunedì 25 febbraio 2008 10:03
Nel rugby attuale, la differenza la fanno tre cose: fisico, capacità tecniche individuali dei giocatori e tattica di gioco. Il confronto fisico con i gallesi era alla pari (come ormai con tutte le nazioni del mondo, forse solo Nuova Zelanda e Sudafrica sono un pelino sopra), mentre le capacità tecniche, a livello dei tre qaurti, erano nettamente inferiori a loro. Se a questa inferiorità tecnica aggiungi una tattica suicida come quella del secondo tempo di attaccare al largo una delle migliori linee di tre quarti del mondo con dei giocatori giovani, inesperti e in gran parte fuori ruolo, il risultato che ottieni è di prendere un sacco di scapaccioni, leggi mete. Speriamo di farne tesoro e di ricominciare ad usare il nostro pacchetto di mischia, quello sì all'altezza dei migliori del mondo. Per pudore ometto ogni commento sull'arbitraggio del signor Pearson.
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