'Porto'

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(Marco M.)
00sabato 4 dicembre 2010 11:10
lettera del Pres
LE PAROLE DEL PRESIDENTE FRANCESCO MIO



Cari “tifosi”

Ricevo da Voi, nella delusione del momento, una lettera aperta nella quale si ricostruisce la storia di anni del calcio a Portogruaro e con essa la storia della mia famiglia. Devo subito dirvi che la sostanza e il tenore dello scritto mi ferisce e mi amareggia non poco. Spesso il lavoro e l’impegno di una persona, qualunque essa sia, lavoratore o imprenditore, professionista o agricoltore è parte indispensabile di un progetto sociale più importante e quasi sempre si consuma senza i clamori della ribalta. Alle volte, purtroppo, quella stessa “ribalta” ovvero il mondo dell’immagine, della notizia e della curiosità ad ogni costo” tradisce” in realtà la grande fatica e il risultato di quelle tante persone che s’impegnano per essa poiché può capitare che episodi apparentemente incomprensibili possono indurre a conclusioni affrettate e sbagliate. Nella Vostra lettera vi siete sinceramente impegnati ad elogiare i risultati sportivi del PortogruaroSummaga e della mia famiglia ma avete irragionevolmente criticato il lavoro e la dedizione di quella stessa famiglia quando svolto da persone che hanno la mia personale e incondizionata fiducia. Il loro errore, se errore deve intendersi, è il mio errore. Il Mio e Vostro sogno, la serie B a Portogruaro, è stato anche il loro sogno. È un traguardo straordinario anche per loro merito realizzato. Di questo tenetene sempre conto. Dal Direttore Generale della società all’ultimo dei Magazzinieri, tutti hanno profuso in questo ultimo anno un enorme lavoro, fatto di sacrifici personali, di delusioni, di amarezze e di grandi gioie e tutti l’hanno fatto con una dedizione encomiabile. A loro sarò sempre riconoscente. In una squadra il fatto di vincere o di perdere è qualcosa che coinvolge tutti indistintamente, al di là di chi sia il capitano o di chi mostri se stesso al pubblico giudizio, e Vi posso assicurare che il Portogruaro-Summaga è una squadra che ha vinto, ha vinto per sempre, al di la di quello che accadrà alla fine di questo difficile campionato. Attraverso una piccola società di calcio oggi l’Italia sa che Portogruaro esiste, che esiste con la sua storia, con le sue bellezze, con la sua gente laboriosa e tranquilla, con la sua imprenditoria vitale e questa è, per sempre, una straordinaria vittoria. Attraverso una piccola società di calcio oggi il commercio di un intero Comune vive le sue fortune inaspettate. Attraverso una piccola società di calcio oggi più di qualche famiglia trova sostentamento e serenità ed anche queste sono straordinarie vittorie che nessuno potrà mai cancellare. Le vicende dell’allenatore, del modulo, dei giocatori, quelle legate a Calori, Corini, Pelliccioni, Salvioni o chiunque altro, sono singoli episodi, forse a voi non ben chiari, i cui epiloghi non possono assolutamente essere ascritti a qualsiasi addetto della nostra società. La nostra sobrietà e riconosciuta discrezione ci impedisce -analizzando i vari episodi- di fornire particolari che, se conosciuti, non tornerebbero certo a favore di chi per vari motivi non si è fermato da noi. Non dimenticate che le difficoltà che la società ha incontrato in questo ultimo periodo sono state innumerevoli, alle volte all’apparenza insormontabili. Ad agosto non avevamo uno stadio e pochi sanno che siamo riusciti ad iscriverci al campionato all’ultimo secondo, cosa possibile grazie al lavoro di chi è oggi da Voi criticato. In due mesi abbiamo adeguato l’impianto di Portogruaro con grandi sforzi economici e lavorativi per consentire all’intera comunità di vivere il proprio sogno e ciò è accaduto grazie a chi voi oggi criticate. Abbiamo costruito una squadra all’interno dei parametri economici imposti dalla Lega (pochi sanno che una squadra di calcio neopromossa in serie B non può spendere più del 60% di ciò che ha incassato), con le risorse disponibili e nel rispetto del senso etico e civico dato dall’attuale situazione storica e ciò è accaduto anche grazie a chi voi oggi criticate. Molti, di fronte a quelle difficoltà all’apparenza insormontabili, hanno abbandonato il Nostro ed il Vostro sogno lasciando soli quelli che oggi voi criticate. Ciò di cui abbiamo bisogno, io, la mia famiglia, i miei collaboratori, la società, la squadra e l’intera Comunità di Portogruaro è la considerazione, la stima, l’incitamento e la comprensione di voi tifosi. Se così sarà, la salvezza sportiva potrà essere un traguardo e un risultato possibile.



Francesco Mio

LE PAROLE DEL MR AGOSTINELLI
Nella nostra squadra deve essere presente un’unica grande prerogativa in cui è necessaria grande motivazione. In primis bisogna concentrare l’attenzione sulla costruzione della squadra e su un programma che vada a ristabilire ordine e tranquillità Io ho avuto la fortuna o sfortuna di allenare in piazze grandi e in città piccole, perciò sono sicuro che in questa società ci siano tutti i presupposti per lavorare bene. Sento il Calcio Portogruaro Summaga come una grande famiglia che viaggia coesa con un unico e grande obiettivo, l’onore della squadra e della famiglia MIO. Di mercato non se ne parla fino a Natale, io non ho dato richieste particolari per ora. Mi fa piacere incontrare collaboratori come il Sig. Specchia Paolo e Specchia Giammario, i quali hanno creduto fortemente in me e godono del massimo rispetto da parte di tutti. Sono molto contento di essere arrivato qui, ringrazio tutti per l’accoglienza e la cordialità.



la scelta di Agostinelli mi lascia perplesso
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