GELATI, BRUSTULLI, POOOPP !!!!
VAI GIL !!!!
Bologna, 7 novembre 2008 -
"Gilberto Sacrati? Mai sentito". La Gmac Financial Services, braccio finanziario della General Motors, ha setacciato tutte le proprie divisioni e sussidiarie, fin nei cassetti più remoti, ma non ha trovato nulla. A Detroit nessuno sa niente della sponsorizzazione alla Fortitudo, né del finanziamento immobiliare da 300 milioni di dollari al progetto Parco delle Stelle.
Toni Simonetti, vicepresidente della Gmac e responsabile della comunicazione, smentisce "qualsiasi coinvolgimento con Gilberto Sacrati e con la Fortitudo", sia della casa madre impegnata sul credito per la vendita di automobili sia di tutte le branche secondarie specializzate in altre attività finanziarie, soprattutto nell’immobiliare. Oberata da una perdita appena annunciata di 2,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre dell’anno, Gmac "ha ben poco spazio di manovra per sponsorizzare una squadra di basket", spiega tristemente Simonetti. E anche sui finanziamenti immobiliari, ormai, dopo la crisi dei mutui non si muove quasi più nulla.
Gmac - che non è più sotto il controllo di General Motors, da quando il 51% è stato ceduto al fondo Cerberus, proprietario anche della Chrysler - naviga talmente in cattive acque che GM attribuisce alle sue casse vuote il drammatico declino delle vendite di auto, crollate del 45% in ottobre. Gmac sta cercando disperatamente di trovare liquidità per mantenersi a galla e a questo fine ha chiesto alla Federal Reserve l’autorizzazione per trasformarsi in una banca. Ma non l’ha ancora ottenuta.
Resta il mistero del finanziamento al presidente della Fortitudo, di cui si favoleggia da una settimana senza prendersi la briga di andare a controllare alla fonte. La risposta di Detroit, dopo ricerche capillari all’interno della società, non lascia dubbi. E anche a livello europeo, la portavoce Susanne Gehrling smentisce categoricamente ogni coinvolgimento. Per non parlare a livello italiano. A questo punto sta a Sacrati tirare fuori un coniglio dal cappello per rispondere agli interrogativi dei suoi finanziatori, in particolare il Comune fideiussore e il Credito sportivo, che aspettano con ansia la data del 15 novembre, termine ultimo per saldare la rata di 600mila euro del mutuo per la ristrutturazione del PalaDozza. di Elena Comelli
Il rischio c’è. Se Gilberto Sacrati, patron della Fortitudo, non pagherà entro sabato 15 novembre la rata del mutuo acceso negli anni passati per la ristrutturazione del PalaDozza, la società erogatrice del prestito (il Credito sportivo) potrebbe rivalersi sul Comune di Bologna, proprietario dell’impianto. E’ una tegola da quasi 600.000 euro - 598.922 per l’esattezza - che rischia di appesantire il già difficile bilancio di Palazzo d’Accursio, alle prese con un buco da 13,4 milioni.
Ad ammettere ieri la possibilità che tra meno di dieci giorni l’amministrazione comunale si trovi in acque agitate è stata l’assessore allo sport, Anna Patullo, pressata durante il question time dalle domande dei consiglieri Serafino D’Onofrio (Cantiere) e Alecs Bianchi (Ltb). "In effetti corrisponde al vero — ha spiegato l’assessore — che le rate del mutuo relative all’anno 2008, contratte dalla società Fortitudo con la fideiussione del Comune, non sono state ancora saldate". Lo attesta la lettera del Credito sportivo inviata nei giorni scorsi alla società di basket e, per conoscenza, a Palazzo d’Accursio, dove si ricorda (a entrambi) la scadenza dei termini di pagamento.
La Patullo ha anche ricostruito l’origine del debito, derivante da due distinti mutui contratti per la ristrutturazione del palasport di piazza Azzarita, garantiti entrambi dal Comune ed ereditati da Sacrati nell’aprile 2007: il primo (stipulato nel 2.000) da oltre 7,5 milioni e il secondo, contratto nel 2.006, da 832mila euro. Quindi, l’assessore ha cercato di smorzare l’allarme lanciato dai consiglieri comunali, spiegando di avere ottenuto rassicurazioni dal patron della Fortitudo circa il pagamento della rata e di aver già contattato i dirigenti dell’istituto di credito per aprire un eventuale "ambito di negoziazione" e fare in modo che "l’impatto di questi 598mila euro sia il più soft possibile" rispetto al bilancio.
"Una risposta precisa, puntuale e drammatica", la replica di Bianchi. Che ha invitato l’assessore a presentarsi in commissione consiliare lunedì 17, per riferire subito se la rata è stata saldata o meno. di Nicola Cappellini