'El Chino' Recoba

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(Marco M.)
00sabato 16 maggio 2009 12:53
Recoba: «In Grecia sono rinato Ma mi manca l’Inter»
«A inizio settimana torno in Italia e festeggio lo scudetto con Moratti». Gran finale di stagione col Panionios: lo vogliono Aek e Paok.
16/mag/2009 12.11.30

Si sentono ancora Massimo Moratti e Alvaro Re­coba. L’ultima volta - pochi giorni fa - il presidente pluri­campione d’Italia ha chiesto al Chino un dvd con le ultime par­tite del Panionios, quelle in cui il suo «figlioccio» ha letteral­mente cambiato marcia, scate­nando di fatto un putiferio sul mercato greco. L’Aek Atene è in pieno pressing, ma anche da Salonicco si stanno muovendo, in particolare il Paok degli uru­guaiani Bizera e Pablo Garcia. Non solo, sono tornati alla cari­ca gli sceicchi, e nelle ultime ore si è affacciata pure la lega Usa, Chicago in particolare.

Recoba, bilancio della sua pri­ma stagione in Grecia? «Umanamente davvero positi­vo. Qui il modo di vivere è mol­to simile a quello uruguaiano. La gente è splendida, accoglien­te, rispettosa. E poi il clima è fantastico, il sole non manca quasi mai e se abiti sul mare...».

Tecnicamente? «Mi manca la lotta scudetto, la caccia ai grandi traguardi, an­che la pressione tipica di quei momenti. Con il Panionios ab­biamo chiuso da tempo la sta­gione. In Grecia ci sono i playoff e noi ne siamo rimasti fuori».

Già, ma oggi Recoba è ancora un vero atleta? «Fatevi un giro per youtube e ve­rificate voi stessi (ride). Certo, venivo da due stagioni piene di infortuni e problemi d’altra na­tura. La scorsa estate, poi, sono arrivato ad Atene a settembre e quindi per me l’inizio di stagio­ne non è stato facile. Ho inizia­to anche forte, ma poi sono emersi inevitabilmente tanti piccoli guai muscolari. Negli ul­timi due mesi ho invece sentito antiche sensazioni e mi sono convinto di potermela giocare ad alti livelli almeno per un al­tro paio di stagioni».

Continua a seguire l’Inter? "Certo, e se tutto va bene maga­ri settimana prossima mi alle­nerò con i confermatissimi campioni d’Italia». Cioè? «Sto partendo per la Spagna, lì giocherò una partita di benefi­cenza, poi torno in Italia. Ho sempre una casa dalle parti del Lago di Como... E non mi di­spiacerebbe fare due tiri con i vecchi amici».

Tra questi, c’è Ibra? «Sì, con lui ci sentiamo spesso. O meglio, giochiamo spesso via internet. L’altro giorno ha visto un mio gol e mi ha sfottu­to: 'Ma quelli erano tutti fermi, vieni a farlo qui se ci riesci'. Mi sa che dovrò accontentarlo...».

Incontrerà Moratti? «Certamente». E allora? «Eh, quando ci siamo di mezzo noi due può succedere di tut­to... Scherzo, sia chiaro».

Cosa pensa di Mourinho? «Ne parlano tutti benissimo, io posso limitarmi ai numeri: ha vinto con il Porto, poi a Londra con il Chelsea e ora ha pratica­mente in tasca anche lo scudet­to italiano. Che piaccia o no, ro­ba da fuoriclasse della panchi­na ». Ma anche lui ha fallito in Euro­pa... «Ho visto la gara di Manche­s­ter, l’Inter non meritava di per­dere. Ha praticamente giocato alla pari con i più forti del mon­do. Non è così distante da Ro­naldo e compagni, basta poco. A livello mentale, secondo me, quella sera l’Inter ha fatto un salto di qualità molto importan­te ».

Troppo forte l’Inter in Italia, o concorrenza ancora scaden­te? «Troppo forti i nerazzurri, favo­riti anche dal crollo della Ro­ma, potenzialmente la squadra più attrezzata per lo scudetto. Pazzesco che Totti e De Rossi non possano giocare la Cham­pions League, ma magari sen­za coppa l’anno prossimo sa­ranno la squadra da battere in Italia».

Fonte: Gazzetta dello Sport
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