Fonte www.basketcentral.it
Neal è fenomenale, ma Bologna recrimina per l'arbitraggio
Partiamo da una premessa: Treviso, ai punti, ha meritato ampiamente la vittoria contro Bologna.
La Benetton, infatti, ha avuto in mano la partita per 39’ e 56” fino al pareggio di Vukcevic sul 78-78, che sembrava aver regalato alla Virtus un pareggio miracoloso a 4” dalla fine.
La classe di Gary Neal, però, ha portato i suoi alla vittoria, con un tiro dall’angolo con quoziente di difficoltà infinito. Bravo, Bravissimo lui.Fin qui tutto fila liscio.
C’è un però: nella settimana nera per la classe arbitrale italiana (a livello cestistico), una topica colossale ha macchiato, e condizionato, una partita che fino a quell’istante sembrava aver poca storia.
Siamo al 33’: Bologna recupera l’inerzia della gara, anzi la prende in mano per la prima volta, grazie ad una reazione emotiva da squadra vera. Treviso perde palla, Moss viene lanciato in contropiede da Hurd e, mentre sta per concludere facilmente, Kelvin Rivers arriva da dietro e appoggia la “mannaia” sulla mano dell’americano di Bologna.
Tutto il palazzo, panchina di Treviso compresa, è convinta dell’antisportivo (sanzione simile fischiata contro lo stesso Moss nel primo tempo, giustamente, a termini di regolamento): Marco Giansanti, invece, appostato vicinissimo (massimo un metro), prende una topica colossale assegnando solo una rimessa laterale a Bologna tra lo stupore e la rabbia del pubblico e non solo.
Naturalmente, e in modo umanamente comprensibile, Moss esagera con le proteste e si vede assegnato un tecnico (nell’assegnazione in se, giusto) e conseguentemente il 5° fallo.
Errore grave, gravissimo, da un arbitro esperto come Giansanti, soprattutto per il fatto che il direttore di gara non aveva visuale ostruita e anche udito “sgombro”, visto che fin dalla tribuna stampa si è sentito nitidamente il tocco sulla mano e non sulla palla.
Con questo “j’accuse” non si vuole tirare fango sulla morale e sulla buona fede di un direttore di gara, ma vuole evidenziare il fatto che con una fischiata (errata, sì, e anche molto) si può condizionare l’esito di una gara. L'episodio è grave perchè, proprio in un periodo come questo, bisognerebbe cercare di sbagliare il meno possibile, almeno evitando errori macroscopici come questo, per fugarevia ogni dubbio di malafede.
Cronaca della partita: abbiamo già detto che Treviso ha meritato la vittoria ai punti, contro una Virtus Bologna che ha palesato molti problemi sia offensivi che difensivi.
Gli ospiti, infatti, guidati dal play aggiunto Nicevic, dal play titolare Kus (alla sua migliore gara) e dal cecchino Neal, prendono subito in mano le redini della gara, fin dal primo tempo, quando il parziale di 28-40 sembra essere addirittura bugiardo per Treviso.
Non sembra esserci partita ed infatti, anche nella terza frazione di gara, i bianco verdi attaccano l’alternanza di difese bolognesi, grazie alla regia brillante di Kus e a tempi di passaggio, e spaziature perfette, raggiungendo il 35-54 al 25’, grazie ad una tripla di Kelvin Rivers (10 punti per lui all’esordio).
Bologna, però, trascinata dai senatori Fajardo e Vukcevic, recupera punti su e inerzia , supportati dalla solita, positiva, energia di Sanikidze, sempre più “fattore di rottura” della Virtus.
Il parziale alla fine del terzo quarto è 54-60 per gli ospiti e anche il debuttante Collins (4 punti alla fine per lui) sembra entrato in partita.
L’inizio dell’ultimo quarto vede il recupero di Bologna fino al famoso 60-65 di cui sopra.
Tralasciando gli aspetti analizzati prima, la Benetton riprende un largo vantaggio grazie allo show di Gary Neal che riporta i suoi sul 60-74, firmando 7 punti di classe purissima in un amen.
Bologna, però, non molla dopo essere stata messa al tappeto e grazie ai soliti noti, a cui si aggiunge Koponen si riporta in linea di galleggiamento sul 75-78 a 18” dalla fine.
Nel possesso successivo, rimessa da metà campo per Treviso, Koponen recupera e Vukcevic impatta sul 78-78 a 4” dalla fine.
Il resto è storia: Gary Neal dall’angolo, storto, con due uomini a contatto, di cui uno, Fajardo, si inventa il tiro della domenica che regala ai suoi una vittoria, meritata ai punti.
Finale: 78-80
MVP: Fino al terzo quarto, la partita è stata dominata da Sandro Nicevic (16 punti e 8 rimbalzi per lui), ma sarebbe “bestemmia cestistica” non assegnare a Gary Neal la palma di migliore in campo, sia per l’ultimo quarto, sia per l’importantissimo e difficilissimo tiro della vittoria. Per la guardia americana, alla fine, 22 pesantissimi punti.
Pagelle
Virtus Bologna: Koponen 7; Collins 6, Fajardo 6.5, Sanikidze 6.5, Maggioli 6, Moss 5, Moraschini ng, Vukcevic 7.5, Hurd 4.
Benetton Treviso: Kus 7.5, Rivers 6.5, Nicevic 7.5, Motiejunas 5, Hackett 5.5, Neal 8, Gentile ng, Wallace 5.
[Modificato da Tempi Supplementari 21/12/2009 00:03]