Dal Carlino...
LA CURVA STRIGLIA LA SOCIETA' ROSSOBLU'
"Non siamo il Borgorosso Football club
Vogliamo chiarezza e programmi"
Sul forum web dei tifosi rossoblu’ circola una durissima lettera indirizzata alla proprieta’: “Nessuno chiede obiettivi irraggiungibili, chiediamo dignita’ e la dignita’ si ottiene con le idee ed i progetti"
Bologna, 8 giugno 2009 - La ‘curva’ striglia la societa’ del Bologna calcio. Sul forum web dei tifosi rossoblu’ circola infatti una durissima lettera indirizzata alla proprieta’. Appena archiviato con la salvezza all’ultimo giro di lancette “un campionato orribile”, gli ultra’ non chiedono la luna alla presidente Francesca Menarini, ma “programmi”, “chiarezza” e, sportattutto “dignita’”. Almeno “nell’anno del centenario”, mettono in chiaro nella missiva, destinata ad essere pubblicata a pagamento sulle pagine di qualche quotidiano locale. Peccato, invece, che la prima mossa della dirigenza sia stata la conferma in blocco dello staff tecnico e (per il momento) della squadra.
Delle due l’una, sintetizzano i tifosi: “La proprieta’ non sa chi ha sbagliato, oppure la proprieta’ non ha intenzione di investire altro denaro per la creazione di una struttura piu’ efficiente, visto che i presenti sono gia’ contrattualizzati”. Insomma, piu’ che a una societa’ con alle spalle un passato glorioso il Bologna somiglia al carrozzone del “Borgorosso Football club”.
I supporter rossoblu’ ricorrono alla forza dei numeri. All’”obiettivo raggiunto” dei Menarini, oppongono le 10 sconfitte casalinghe, le 62 reti incassate, una squadra che nel complesso vanta la carta d’identita’ piu’ datata di tutta la serie A, senza tralasciare il 17^ posto finale. “Pensavamo che questo orribile campionato non fosse l’obiettivo iniziale- si sfogano gli ultra’- per questo ci sentiamo di chiedere alla proprieta’ un po’ di chiarezza su quelli che saranno i programmi per il futuro. Programmi tecnici e strutturali”.
E parte la caccia al colpevole. “Chi ha ridotto il Bologna Fc nella squadra piu’ vecchia d’Italia? Chi ha scelto contratti lunghi e onerosi a giocatori a fine carriera? Questi oneri non possono essere una scusa, non possiamo perdere altro tempo magari cercando altre figure mediocri guardando solo ad un presente di mera sopravvivenza”.
Ma, “i responsabili di questa politica miope sono stati confermati”, mettono nero su bianco i fan rossoblu’. “Non deve passare l’idea che si possa fare calcio solo con grandi disponibilita’ economiche- si legge ancora nella lettera- pero’ questo chiediamo: un progetto e la sua chiarezza”. Altrimenti, “zero ambizione. Sembra essere lo slogan piu’ adatto al Bologna del futuro e a questo proposito vorremmo sottolineare che se siamo orgogliosi di una societa’ attenta all’etica, riteniamo che sia etico che la squadra che porta il nome della nostra citta’ sia in linea con le ambizioni e la dimensione nazionale proprie di Bologna”. In modo particolare nell’anno in cui “si festeggia il centenario e si parlera’ di storia, tradizione, orgoglio. Vorremmo che i centenari non fossero in campo”. Il popolo della curva lo dice chiaro e tondo: “Vorremmo avere anche un futuro oltre che un passato glorioso”.
Lo sfogo continua. “Nessuno chiede obiettivi irraggiungibili, chiediamo dignita’ e la dignita’ si ottiene con le idee ed i progetti, non solo con gli investimenti economici. Non vorremmo che il calore che la citta’ ha dimostrato alla squadra nel turbolento finale di campionato venisse travisato: non era soddisfazione, era amore per i colori”. Del resto la storia dell’ultima stagione racconta che “l’anno scorso l’attuale proprieta’ ebbe solo un mese e gli errori di alcuni membri dello staff che e’ appena stato riconfermato furono macroscopici, a partire da un giocatore straniero acquistato per la difesa che ammise alla stampa di essere un centrocampista”.
E meno male che “la fortuna ci ha regalato l’ancora di salvezza Di Vaio e nonostante questo abbiamo raggiunto il 17^ posto (su 20) allo spasimo. Adesso e’ passato un anno- insistono i tifosi- in un anno si fanno programmi, si tagliano gli errori e si pongono le basi per il futuro.
Sinceramente dalle parole della presidente non abbiamo capito che futuro ci aspetta”. Anzi: “Ci e’ stato detto che la riunione per il budget avverra’ due settimane dopo la chiusura del campionato.
Poi sono stati riconfermati tutti gli artefici dello scorso campionato, non ci sono stati progetti di merchandising, autosostenibilita’ economica, settore giovanile (siamo la societa’ che investe di meno in Italia) e prima squadra. Nulla”.
Arriva poi le bacchettata piu’ energica alla societa’: “E’ stata presentata la ‘continuita’’ come una risorsa e nessuno ha battuto ciglio. La continuita’ con la gestione di quest’anno la rifiutiamo, non e’ adatta a chiunque abbia un minimo di dignita’.
L’amore per la citta’ e per i colori ce lo impediscono. Si ambisce sempre al meglio per cio’ che si ama, non al meno peggio che puo’ essere spazzato via da un refolo di vento”.
La gente del Dall’Ara insiste: i tifosi rischiano di trasformarsi “in contabili, le domande che piu’ devono interessare i sostenitori del Bologna sono legati ai costi dei giocatori piuttosto che delle loro capacita’ e come non bastasse questo avviene senza dati (che sono pubblici) alla mano. Noi alla mediocrita’, alla contabilita’ da stadio, alla muta rassegnazione non ci adeguiamo, non lo facciamo da clienti e non lo facciamo da tifosi”. Per amore dei colori rossoblu’ i tifosi invocano “programmi e serieta’: questa richiesta e’ rivolta alla proprieta’ del Bologna Fc e anche a tutti gli operatori dei media locali”.
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Hai fatto tornare tutti...ci siamo tutti a salutarti... Ciao Fet.