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Habemus Bucchi

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2008 18:39
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07/01/2008 17:20
 
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Intervista a Salvatori

Salvatori: ''Bucchi arriva con entusiasmo''

Nel giorno del primo allenamento di Bucchi a Casteldebole, il direttore Fabrizio Salvatori fa il punto sulla trattativa che porta in rossoblù l’attaccante romano.
“Abbiamo trovato l’accordo, che verrà formalizzato domani o il giorno seguente. Le cifre non sono importanti: l’importante è che faccia bene. Bucchi arriva in prestito e abbiamo ottenuto il diritto di riscatto, il fatto che oggi si sia allenato qui significa che siamo tutti d’accordo. Come si è anche arrivati all’accordo per il passaggio di Danilevicius al Grosseto: dopo varie richieste, Tomas ha scelto di andare là. Un attaccante è uscito e uno è arrivato. Abbiamo voluto prendere un attaccante per essere competitivi al massimo; da qui in avanti staremo a vedere quello che si può fare per migliorare ulteriormente la rosa, ma non è detto che si faranno altre operazioni. Non perché il mercato è aperto uno deve per forza cambiare e non dimentichiamo che siamo primi in classifica”.

Con l’arrivo di una punta del calibro di Bucchi aumenta la concorrenza in attacco: Fava potrebbe essere penalizzato dalla nuova situazione?
“Un posto se lo giocheranno tutti. Marazzina è l’attaccante che ha avuto sin qui la media gol migliore: non spetta a me dirlo, ma è logico pensare che sia destinato ad essere uno dei titolari. Da qui a giugno, però, può anche darsi che si ribaltino certe situazioni. Fava non ha segnato sinora ma ha comunque dato un contribuito notevolmente, tra assist, rigori presi, pali colpiti. Poi c’è caso che qualcuno ci chieda Fava e gli garantisca il posto da titolare: qualche richiesta c’è anche, ma non è logico che lui le prenda in considerazione, tenendo conto che gioca nel Bologna, la squadra prima in classifica. Non so se, con l’arrivo di Bucchi, Fava cambi opinione: sono considerazioni che magari matureranno pian piano. Ci sono tre partite da qui alla fine mercato e certe situazioni possono cambiare, non solo qui da noi”.

Bucchi quanto era stato vicino al Bologna in passato?
“Qualche contatto c’era stato: almeno da quando ci sono io, lui ha sempre cercato di venire a Bologna, ma non c’erano stati mai i presupposti. Sono certo che l’entusiasmo non gli manchi, poi dovrà essere fortunato anche negli episodi, certe situazioni dovranno girare nel verso giusto. A Siena ha preso pali e traverse, l’anno scorso a Napoli ha segnato otto gol giocando poco, nella stagione precedente a Modena ha segnato tantissimo. Credo e spero che il suo meglio lo dia in futuro: ha 30 anni, è nel pieno della condizione fisica”.

State pensando ad un rinforzo anche per la difesa?
“Fino adesso la difesa ha retto molto bene, poi, se proprio dovessero arrivare due squalifiche o due infortuni in contemporanea, potremmo essere in emergenza per una partita o due, ma se stanno tutti bene e possono giocare siamo coperti in ogni ruolo: se Costa non partirà non credo che un difensore serva, tenendo conto che abbiamo tenuto con noi un giovane di valore come Albertazzi. E non dimentichiamo che Costa l’anno scorso ha fatto il suo sia da centrale che da esterno sinistro, giocando molto bene”.

Ma Costa potrebbe partire?
“È un ragazzo che meriterebbe più spazio e ha alcune richieste: è possibile che vengano valutate, ma non vogliamo certo mandarlo via noi. È un difensore che può giocare sia al centro che sulla fascia sinistra: eventualmente, valutiamo cosa ci viene proposto e vediamo se c’è la possibilità di arrivare ad un suo sostituto che non crei problemi a chi sta giocando”.

Arriverà un centrocampista in più?
“È un reparto dove potremmo intervenire nel caso si verifichi qualcosa che ci possa interessare, altrimenti stiamo benissimo con quello che abbiamo”.

di Paolo Villani

07/01/2008 22:16
 
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Re: Re:
|=Valentino=|, 07/01/2008 14.50:




si, ricordo che sua moglie e' morta in sardegna se non sbaglio ed e' rimasto con sua figlia piccola, (ALLORA) ora ormai sara' cresciuta.


speriamo che si trovi bene e noi con lui. [SM=x1409510] [SM=x1406352]



Mi ricordo ora leggendo,che lui tornando da una trasferta aveva trovato la moglie deceduta con la bimba a fianco....
Speriamo veramente che si trovi bene e lui con noi..


09/01/2008 16:49
 
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Bucchi: ''Un punto di partenza''
A Casteldebole è stato presentato ufficialmente l’attaccante Cristian Bucchi.
“Ringrazio il Presidente e il direttore sportivo del Bologna, che hanno creduto in me e mi hanno dato questa possibilità. So di arrivare in una città importante che vive il calcio con grande passione ed in una società importante, di grande storia e tradizione, che culla giustamente il desiderio di tornare nella categoria che merita. So anche di essere arrivato in una squadra forte con un ottimo allenatore e bravissimi compagni di squadra, che hanno di dimostrato fino ad oggi di essere i migliori, essendo i primi in classifica. Mi auguro di dare il mio contributo per far sì che questo primo posto rimanga tale fino alla fine, dando tutto quello che ho, dai gol al massimo impegno e disponibilità a tutti: allenatore, compagni e società”.

Fisicamente come stai?
“Bene: ho sempre lavorato con la squadra e, fino ad un mese prima della sosta di Natale, ho giocato con continuità. Non ho i novanta minuti nelle gambe e non potrò essere subito al massimo della forma (il ritmo partita si trova solo giocando), ma sto bene e sono pronto: non ho problemi di natura fisica”.

A Siena, dove hai giocato la prima parte della stagione, cos’è successo?
“Devo dire che, forse per la prima volta, ho trovato una società che ha detto subito come stavano le cose. Se con Mandorlini spesso ho giocato titolare e non ho avuto difficoltà particolari, con l’arrivo di Beretta è stato subito fatto capire a tutti, e in particolare ai nuovi, che il tecnico avrebbe preferito puntare sul gruppo dello scorso anno. Messe le cose in chiaro, cì è stato permesso, di comune accordo, di cercare altre soluzioni per poter giocare di più e la mia volontà è quella di giocare, di essere protagonista in campo”.

Cosa ti ha chiesto Arrigoni?
“Disponibilità. Io sono arrivato qui per cercare di dare una mano ad un gruppo che è forte: la squadra è prima in classifica e chi arriva deve mettersi a disposizione dei compagni, del mister, di una società che fino ad oggi hanno fatto bene”.

In attacco siete in tanti.
“Siamo tanti e tutti di gran valore: il mister ha scelta. In un campionato lungo come quello di Serie B, con sole due promozioni dirette, è importante poter disporre di un parco attaccanti del genere. Ognuno darà il suo contributo quando sarà chiamato in causa”.

Il Bologna, tra le squadre di testa, è quella che ha segnato meno, sin qui: a te chiederanno i gol.
“A un attaccante è più che normale chiedere i gol, ma ricordo che anche l’anno scorso a Napoli c’era la stessa situazione: una difesa granitica e qualche gol rubacchiato qua e là si è rivelato fondamentale, per una squadra che tutti aspettavano nella loro area rigore, non era facile sfondare”.

Il tuo anno migliore, a livello personale, probabilmente è stato quello di Modena, due stagioni fa, con ventinove reti segnate, più una nei play off.
“Il segreto, per quanto mi riguarda, è il fattore ambientale: è importante sentirsi apprezzati e avvertire la fiducia dell’allenatore, della squadra, dell’ambiente. Quando uno è tranquillo, tutto il resto riesce più facile”.

Cosa rappresenta il Bologna per te oggi?
“Spero sia un punto di partenza. Ogni esperienza ha una sua storia: qui spero di poter segnare una tappa per questa società e per questa squadra. Essere un giocatore del Bologna è per me un traguardo importante: spero sia l’inizio di un avventura che possa durare il più a lungo possibile”.

Tu sei un rigorista?
“Ho sempre tirato i rigori e mi metto a disposizione anche per questo. So che qui ci sono tanti rigoristi bravi”.

A proposito di gol, ti sei dato un obiettivo? Quanti vorresti segnarne da qui a fine campionato?
“Sinceramente non mi sono dato un traguardo preciso: spero siano pesanti, che portino punti fondamentali per il nostro obiettivo”.

Conoscevi già qualcuno dei tuoi nuovi compagni di squadra?
“Carrus e Daino, avendoci giocato insieme, ma ho affrontato tutti un sacco di volte e quindi ci si conosce. Ringrazio Castellini, che mi ha fatto subito sentire a casa: abbiamo militato entrambi nel Perugia, ci conoscevamo ed abbiamo amici in comune; ha contribuito a rendere i miei primi giorni a Bologna facili e sereni”.

Hai seguito il campionato di Serie B sin qui?
“L’ho seguito: il sabato pomeriggio in ritiro eravamo tutti curiosi di vedere come andavano le cose. Come ogni anno, è durissima: sei o sette squadre ben organizzate tentano il salto e le altre la mettono sull’agonismo, quindi al sabato si vivono vere e proprie battaglie. Bisogna essere sereni e tranquilli, anche nei momenti meno positivi bisogna mantenere la calma perché la strada è lunga e si fa presto a staccare o a riprendere le altre squadre”.

Pensi di poter giocare accanto ad un attaccante come Marazzina?
“Penso non ci siano problemi. Lui ha giocato spesso assieme ad una prima punta: lo ricordo giocare nel Chievo con Corradi o Cossato, ma anche qui accanto a Fava. Penso che, vicino ad un altro attaccante, si creino più spazi per lui per attaccare la profondità e possa essere messo più in condizione di concludere a rete”.

L’anno scorso a Napoli hai vissuto una stagione in chiaroscuro.
“Mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, ma non per quello che è accaduto in campo (anzi, lì ho vissuto una parentesi di vita professionale unica): non capito a volte alcune scelte. In estate hanno insistito per avermi, hanno compiuto un investimento importane, poi dopo tre partite è nato il problema dell’incompatibilità con gli altri giocatori d’attacco. Questo mi ha stupito: conoscevano i giocatori che già c’erano e le caratteristiche dei nuovi. Poi, come succede spesso, è facile colpire i bersagli più in vista: in questo caso, i nuovi acquisti. Alla fine, però, la promozione è arrivata per merito di tutti”.

Come mai ha scelto il numero 30?
“Avrei preso volentieri il 29, il numero che ho sempre portato, ma era già occupato. Ho quindi... fatto un salto in avanti: magari porta bene”.

Potresti fare il tuo esordio già sabato col Mantova.
“Lo spero. L’allenatore fa le sue scelte e conosce la squadra: io sono qua da due giorni, da parte mia c’è grande voglia e disponibilità di tenere il Bologna lassù, poi se sabato giocherò dieci minuti oppure novanta l’importante è che siano di qualità”.

Sei arrivato in prestito con diritto di riscatto.
“Io credo, personalmente, che sia stato giusto così. Ci sono sei mesi davanti molto importanti per il Bologna e per il sottoscritto: se, come spero, va tutto nel migliore dei modi, a giugno o luglio ci sarà la possibilità di tornare su questo discorso”.

Come vivi, oggi, il ritorno in Serie B?
“Tutti vorremmo giocare sempre in A, ma non ho visto questo trasferimento come uno scendere di categoria: quella di Bologna è una piazza importante che merita la massima serie e spero di far parte del gruppo che ridarà la A a questa città. Non ho affatto rimorsi o rimpianti, ma solo voglia di far bene e di lasciare un segno”.

di Paolo Villani


Per quanto riguarda quello in grassetto vediamo di contribuire... [SM=x1426480] [SM=x1406352]
10/01/2008 18:32
 
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Se ben capisco sulla carta dovremmo segnare almeno 3 gool a partita: Marazzina, Bucchi e Fava. Speriamo che la carta non si bruci..... [SM=g1405974]
10/01/2008 18:39
 
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Re:
funny23, 10/01/2008 18.32:

Se ben capisco sulla carta dovremmo segnare almeno 3 gool a partita: Marazzina, Bucchi e Fava. Speriamo che la carta non si bruci..... [SM=g1405974]



Soccia funny ma ti sei messa anche te a leggere a gomito Stadio e gazzetta al bar, sopra il banco dei gelati? [SM=g1405974]
La prossima volta ci devi recitare la classifica dei cannonieri di serie B[SM=g1405955]
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