Mazzon: «Il nostro attacco è un problema»
19/10/2007 09:58
- Il Resto del Carlino -
FORTITUDO si deve cambiare registro, questo il messaggio che Andrea Mazzon lascia dopo la sconfitta di Udine, la terza consecutiva in un poco più di una settimana.
«Non è che dobbiamo nasconderci dietro un dito — spiega il tecnico biancoblù — anzi dobbiamo essere molto realisti in quel che facciamo. Dico queste parole perché purtroppo quello che stiamo fornendo in attacco è davvero insufficiente. In difesa teniamo gli avversari a 70 punti, prendiamo anche più rimbalzi rispetto ai nostri avversari, recuperiamo tanti palloni ma se tiriamo con queste percentuali non si vince mai in trasferta. Questa è la realtà dei fatti».
Dopo questa cruda diagnosi si procede anche con la terapia.
«Che cosa dobbiamo fare? Molto semplice, stare zitti, parlare poco e rimanere sereni per superare un momento sicuramente non bello e che non pensavamo di vivere all’inizio del campionato».
Tra chi non ha toccato il campo spicca anche il nome di Janicenoks che, comunque, arrivava dalla prestazione negativa fornita contro Siena.
«Stasera non ha pagato quello 0/8 e in generale non è che perdi o vinci una partita se entra uno piuttosto che un altro. A Udine ho semplicemente fatto rotazioni più simili a quelle di Porto San Giorgio».
IL PROBLEMA principale della Fortitudo sembra comunque essere anche Jenkins che non riesce a coinvolgere il resto della squadra.
«Come ho già detto in settimana, si notano sempre i difetti dei play perché sono i giocatori che hanno spesso la palla in mano. Questa sera, però, non sono soddisfatto di nessuno in quel reparto».
Anche se più in generale l’unico sufficiente tra i biancoblù sembra essere Thomas.
«Ha messo grande impegno dando tutto quello che aveva, ma quando una squadra tira col 54 per cento i liberi, prende fallo e fa 9/18 dalla lunetta nel secondo tempo, è difficile vincere. Non so se ci siano della paure, forse dovremmo chiederlo a chi tira i liberi».
L’ULTIMO interrogativo riguarda la natura di tutti questi problemi, la Fortitudo va a strappi e forse è più una questione più mentale che tecnica.
«Questo ce lo può dire solo il tempo. Certamente se guardiamo i primi tre quarti abbiamo fatto buone cose con giuste scelte, poi devo dire che negli ultimi 15’ abbiamo sbagliato tante cose, anche quelle più facili».
Intanto riguardo alla possibilità che la gara di domenica a Varese sia preclusa ai tifosi per motivi di sicurezza, la società non ha ricevuto nessuna comunicazione. E domenica i supporter si presenteranno a Masnago.
Massimo Selleri
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l'educazione non si impara sui libri di scuola.