In mille per la presentazione della Fortitudo. I tifosi sfidano i nuovi idoli
- Corriere di Bologna -
«Con il numero 4…» ed è già boato inarrestabile del migliaio di tifosi biancoblù davanti all'avanzare dei giocatori entrati in campo per numero di maglia. Eccoli finalmente, tutti insieme, carichi, esaltati e già innamorati dell'atmosfera che al PalaDozza non ha nemmeno bisogno di presentazioni: Horace Jenkins, Spencer Nelson, Stefano Mancinelli, Oscar Torres, Alessandro Cittadini, Daniele Cavaliero, Dalibor Bagaric, Kristaps Janicenoks, Tomasz Kesicki, James Thomas, Dante Calabria, Riccardo Cortese e a chiudere la standing ovation è per il nuovo capitano della Fortitudo Davide Lamma.
Questa è tutta la prima squadra anticipata dalla presentazione dello staff tecnico con gli assistenti allenatori Stefano Bizzosi, Federico Pasquini e il preparatore atletico Luca Faccioli, poi dallo staff medico con i dottori Stefano Quadrelli (accolto dalla Fossa con il classico coro «Dottore…»), Stefano Guggi e i fisioterapisti Abele Ferrarini e Massimo Simonetta. Entrata da star per il Ds Diego Pastori e a chiudere la lista dei volti nuovi, gli ormai già noti su giornali e photogallery, il coach Andrea Mazzon e il presidente Gilberto Sacrati che fa vibrare tutto il pubblico con queste parole: «Ci ho messo l'anima nella Fortitudo. Insieme a Upim puntiamo di andare lontano, noi siamo una società seria e gli altri... li lasciamo perdere».
Sono passate da poco le 20: 45 ma la suspense ha scaldato l'epidermide del tifoso già da un'ora, quando, aperti i cancelli dell'ingresso Piazza Azzarita è stata una lenta, inesorabile fila di chiacchiere, di prime impressioni sull'anno che sarà, ritiro della contromarca e qualsiasi gesto, saluto e distintivo inebriante di Effe. I baretti adiacenti hanno servito già i primi cocktail, per un aperitivo da leoni, il primo, immaginando l'estrazione della contromarca che offre la possibilità al fortunato ed incredulo tifoso, di giocarsela sul campo con uno dei giocatori e di portarsi a casa la maglietta dei leoni autografata.
Ma torniamo nel bel mezzo della festa, sul parquet scatta la gara di tiro a coppie
con Lamma battuto 10-1 da un bambino e la Fossa che lo solletica mandandolo «a lavorare». Segue la finale con tanto di premiazione dei vincitori. Ma c'è spazio anche per parlare di solidarietà con Avis a introdurre il Torneo Quadrifoglio Vita di questa sera, e con il Progetto Africa sostenuto da Onlus e Fortitudo per la costruzione di un ospedale di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica in Camerun.
Applausi sinceri. Poi si ritorna alla chiassosa festona biancoblù, sul finire nettamente più intonata e talentuosa: è l'entrata di Pia Tuccitto accompagnata da Gilberto Sacrati a dare il via alle note del nuovo inno ufficiale della Fortitudo «Solo per Amore». I giocatori si schierano attorno a lei, e a seguire il flash per la foto di gruppo a centrocampo.
The end? Assolutamente no, l'all-inclusive Fortitudo comprende anche l'assalto vero e proprio dei tifosi ai giocatori, per foto, autografi e saluti e — stavolta si finisce per davvero — un graditissimo buffet nell'anello Azzarita. Ci si ama tutti stasera, è un vortice cameratesco, è hippy, è super, e poi scusate, ma chi l'ha detto che deve finire?
Elisa Fiocchi
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l'educazione non si impara sui libri di scuola.