Calcio - Mondiali 2014
Prandelli: "Balotelli non è un campione, Rossi delusione"
Conferenza shock dell'ex Ct della Nazionale: "Mario ha solo colpi, non continuità". E su Pepito: "Deluso dal suo comportamente e dalle sue parole"
Dopo i giorni di apparente quiete, ecco la tempesta. Cesare Prandelli ha concesso 35 minuti alla stampa italiana dopo la presentazione come nuovo allenatore del Galatasaray a Istanbul. E si è scatenato, parlando di Mario Balotelli, di Giuseppe Rossi e delle dimissioni da Ct della Nazionale. Parole di fuoco, di chi aveva più di qualche sassolino nelle scarpe da togliersi. Sui due giocatori Prandelli è andato pesante, sulla fine della sua avventura come allenatore della Nazionale ha confermato quanto detto in precedenza. "Mario ha solo grandi colpi per il momento, non ha continuità e deve ancora diventare un campione. Chi mi ha deluso di più dal punto di vista umano però è stato Giuseppe Rossi".
"IO E LA MIA FAMIGLIA MINACCIATI. NON SONO IN TURCHIA PER SOLDI" - "Io e la mia famiglia riceviamo lettere di minacce dai tifosi. Potevo chiedere la buonuscita come fanno tutti gli italiani e invece mi sono dimesso con la volontà di non accettare proposte dall'Italia". La causa del Mondiale azzurro molto deludente però non è facile da trovare, nonostante i soliti nomi tirati in ballo: "Qualcuno dei miei giocatori è stato tradito dalla paura, ma non è vero che il gruppo era diviso. La presenza delle famiglie nel ritiro è stato un aspetto positivo della nostra spedizione, ma tra le gente che mi accusa c'è qualcuno sporco dentro. Mi ha fatto molto male sentirmi paragonato a Schettino, ma questo è il cinismo del nostro calcio". E infine: "Potevo chiedere buonuscita, come avrebbero fatto tanti italiani, ma mi sono dimesso. Sono al Galatasaray per vincere e non per i soldi".
...cesare ma va a far dei grugni te e il tuo buonismo ipocrita
Willy