Dramma Gallinari, ginocchio k.o. Si teme un lungo stop
di Dario RicciCronologia articolo5 aprile 2013
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L'infortunio di Gallinari (Epa)L'infortunio di Gallinari (Epa)
Mancano 4 minuti e 27 secondi dall'intervallo di Denver – Dallas: Gallinari punta Nowitzki, decide per la penetrazione verso canestro, ma a quel punto il ginocchio sinistro cede senza subire alcun contatto. È questa molto probabilmente, la scena madre della stagione nel solo dei Nuggets, ma anche e soprattutto dell'azzurro e anche della Nazionale, che a settembre sarà impegnata negli europei in Slovenia. Il grido di dolore del Gallo fa infatti capire che l'infortunio è serio, maledettamente serio, tanto da far passare decisamente in secondo piano il successo delle "Pepite" sui Mavericks (95-94, con Gallinari che fino a quel momento aveva realizzato 9p, con 3/7 da campo -0/3 nelle triple, un rimbalzo e un assist), 19esima vittoria casalinga consecutiva.
Carrozzina – A dare l'idea della gravità dell'infortunio anche gli istanti successivi all'urlo di dolore del Gallo. Ad aiutarlo a uscire dal campo prima i compagni Mozgov e Miller, poi una sedia a rotelle, con la quale Danilo è stato portato negli spogliatoi per i primi esami del caso. Perdita pesantissima per Denver in chiave-playoff, visto che Gallinari è il secondo miglior marcatore del team (16.3p di media, oltre a 5,2r e 2,5 assist), alle spalle di quel Ty Lawson (16.6) a sua out per infortunio.
Esami -
La prima diagnosi, ufficiosa, è raggelante: rottura del crociato anteriore. Se confermata, vorrebbe dire intervento chirurgico ed almeno sei mesi prima di tornare in campo. Ma l'ultima parola, quella definitiva, potrà dirla soltanto la risonanza magnetica. I Nuggets, quindi, pero ora, aspettano il responso e sperano. «Non posso negarlo, non sembra una cosa da poco - sottolinea al termine del match coach Karl - però a volte le prospettive cambiano. Un paio di anni fa ho visto una situazione simile con Nené (centro brasiliano ora a Washington, ndr): tutto faceva presagire un infortunio serio e invece la risonanza magnetica evidenziò soltanto una distorsione, speriamo accada la stessa cosa con il Gallo».
Vedi le immagini dell'infortunio di Gallinari e dichiarazioni di coach Karl sul sito ufficiale dell'Nba
www.nba.com/2013/news/04/04/gallinari-knee-injury.ap/in...
Infortuni azzurri– Il k.o. del gallo arriva in un'annata davvero difficile per gli italiani nella Lega: basti pensare agli stop in sequenza al gomito destro che hanno già costretto ai box Adrea Bargnani (fermato invece lo scorso anno dai guai al polpaccio destro...), e ai piccoli e grandi guai che hanno condizionato il rendimento di un pur positivo Belinelli anche a Chicago. Senza dimenticare che proprio lo stesso Gallinari aveva perso quasi per intero la sua stagione da rookie, a New York, per i noti problemi alla schiena, poi risolti ricorrendo al bisturi. Da notare che, dall'arrivo nella Lega proprio nel 2008-09, solo in due stagioni (2009-10 a New York e quest'anno) il Gallo ha superato la soglia delle 70 partite giocate in regular season (nel 2010-11, tra la Grande Mela e il Colorado, furono 62). Peraltro, proprio in questa stagione, l'ala azzurra non ha mai mancato un match, partendo sempre in quintetto base, con una media di oltre 32 minuti giocati per gara. Numeri e rilievi che corroborano un'impressione, aldilà di eventi sfortunati e imponderabili: la sfida da vincere per farsi largo sotto i canestri d'Oltreoceano non è solo tecnica, ma anche psicofisica, per potersi costruire una struttura capace di reggere ritmi, intensità e sollecitazioni che sono il vero elemento discriminante fra l'Nba e tutte le altre leghe del mondo.
Le altre gare – Quanto accaduto al Gallo fa passare decisamente in secondo piano le gare della nottata. Con un'ottima difesa e i 52 punti della coppia Westbrook-Durant, Oklahoma City piega 100-88 San Antonio nella sfida al vertice della Western Conference. Ottimo anche il "vecchio" Derek Fisher, 17 punti con 4/6 da tre. Terza sconfitta nelle ultime quattro uscite per San Antonio (Leonard 24p+14r+6a, Duncan 24), che – a proposito d'infortuni - paga le cattive condizioni fisiche di Tony Parker, 2 punti in 25 minuti, e l'assenza di Manu Ginobili E con un roster più che decimato, i Bulls passano a Brooklyn (90-92) contro i Nets: senza Belinelli, Noah, Gibson e Hamilton (e sempre in attesa del rientro del lungodegente Rose), Chicago ringrazia ancora una volta un grande, Boozer (29 punti e 18 rimbalzi), e il solito Deng (18). Per i Nets 30 punti di Williams, 28 di Lopez.
viste le immagini, semplicemente ha appoggiato il piede, per penetrare e salta tutto.
doloroso solo a vederlo, non immagino il resto.
in Bocca al lupo, fra 6-8 mesi, tornera' nuovo...
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Hai fatto tornare tutti...ci siamo tutti a salutarti... Ciao Fet.