Avellino- Benevento 1-1

AVELLINO- BENEVENTO

Sono sette i punti di vantaggio che separano il Benevento dall’Avellino. Al Derby campano, i biancoverdi, guidati dall’ex tecnico della Primavera juventina Bucaro, ci arriva dopo essere scivolato in terra d’Emilia contro la Reggiana, mentre il Benevento di Imbriani è reduce dalla vittoria di misura sul Tritium. Sanniti lanciatissimi, in serie positiva da quattro turni dove hanno raccolto ben dieci punti, fondamentali per far sentire il fiato sul collo al Sorrento, avanti di una lunghezza e che occupa l’ultima posizione utile per disputare i play off. All’andata terminò 2-2, al doppio vantaggio locale firmato Cia-Pintori, hanno risposto De Angelis e D’Angelo.
Derby che si è concluso1-1, un pari che lascia l’amaro in bocca agli ospiti (andati in vantaggio con l’ex Albinoleffe Cia al 22’) che non hanno saputo chiudere i conti in diversi occasioni, alcune clamorose, ma irpini premiati per cuore, determinazione e per non aver mai mollato. Del giovane Zigoni, al 92’, la rete del definitivo pareggio.
AVELLINO (4-3-3): Fumagalli- Zappacosta, Izzo, Cardinale, Pezzella- D'Angelo, Massimo, Arcuri- Millesi (cap.), Zigoni, Thiam. A disp.: Fortunato, De Gol, Puleo, Capua, Malaccari, Lasagna, De Angelis All.: Bucaro.

BENEVENTO (4-3-3): Gori- D'Anna (cap.), Siniscalchi, Rinaldi, Anaclerio- La Camera, Rajcic, De Vezze- Cia, Altinier, Pintori. A disp.: Mancinelli, Signorini, Pedrelli, Luisi, Vacca, Kanoute, Sy. All.: Imbriani.

ARBITRO: Cifelli di Campobasso (Assistenti: Atta Alla di Roma1, Mosca di Chivasso)
ESPULSO: D'Anna al 72' st per doppia ammonizione.

AMMONITI: De Vezze, Anaclerio, Zappacosta, Siniscalchi, De Angelis, D'Anna, La Camera, Pezzella

ANGOLI: 8-4 per l'Avellino

RECUPERO: pt 1', st 4'
Partita che vede le due squadre schierate con lo stesso sistema di gioco (4-3-3), ed è inizialmente l’Avellino a gestire la gara seppur senza creare pericoli alla retroguardia sannita, di fatto, alla prima occasione, gli ospiti si portano in vantaggio grazie a Cia, lesto e pronto a farsi trovare libero (difesa biancoverde sotto inchiesta) sul secondo palo e battere al volo per l’uno a zero. Azione ben articolata quella dei ragazzi di Imbriani: gran merito va dato allo sgusciante, ex Lumezzane, Pintori, che sulla destra chiede l’uno-due a La Camera, la sua palla morbida e ben calibrata trova il biondo esterno destro Cia che impatta senza dare scampo a Fumagalli. Subito dopo, al 24’, lo stesso Pintori in tuffo di testa manca il raddoppio, la sfera arriva tra le braccia dell’estremo difensore irpino, che si rivelerà poi decisivo in un paio di interventi. Il vantaggio fa crescere il Benevento, nella gestione della palla- grazie anche ad un centrocampo dove centralmente può contare su ottimi elementi quali La Camera, Rajcic e De Vezze, bravi sia in fase di costruzione e in fase d’interdizione- e nel ritmo della manovra. Avellino che invece pare aver subito moralmente lo svantaggio. La prima frazione di gioco si chiude con un assolo dell’ex interista Thiam che, dopo innumerevoli finte, conclude dal limite dell’area di sinistro, attento Gori a deviare in angolo. Questa l’occasione più importante dell’Avellino. Da segnalare nel primo tempo il bel duello Pintori-Zappacosta. Negli irpini molto vivace la “catena” di destra Zappacosta-Millesi (tra i migliori in campo), molto cercati dai compagni. La ripresa si apre subito con un cambio tra le file dell’Avellino, dentro bomber De Angelis per Thiam, passo un po’ troppo compassato seppur il più pericoloso dei suoi. Il Benevento dicevamo, non ha saputo chiudere la partita, infatti, è al 54’ la prima chance fallita: altra dormita della retroguardia locale, sugli sviluppi di un calcio d’angolo è il croato Rajcic a battere a rete solo, da due passi, il suo sinistro però è centrale e trova Fumagalli pronto. La gara sale d’intensità, s’innervosisce, finiscono sul taccuino dell’arbitro Siniscalchi e D’Anna per il Benevento (contando nei primi quarantacinque minuti anche De Vezze e Anaclerio), De Angelis per l’Avellino; al 61’ la prima sostituzione per Imbriani, dentro l’esperto Luisi per De Vezze, a questo punto l’ex modenese va a ricoprire il ruolo di centrale di centrocampo con Rajcic che si sposta alla sua sinistra, mantenendo lo stesso assetto tattico. Al 66’ la seconda clamorosa occasione gettata al vento per i sanniti: l’ex Portogruaro Altinier innesca Pintori, abile a tagliare in mezzo e farsi trovare a tu per tu con Fumagalli, la sua conclusione sbatte sul palo, sulla ribattuta Cia conclude malamente alto, sopra la traversa. Al 72’ il capitano D’Anna lascia i suoi in dieci uomini, ingenuo nella trattenuta su De Angelis, secondo giallo e fuori. A questo punto Imbriani fa entrare l’ex bolognese Pedrelli per Rajcic, un difensore per un centrocampista, e rimodella il suo Benevento in un 4-4-1, con Altinier punta di riferimento e gli esterni Cia e Pintori abbassati sulla linea dei centrocampisti. Prende coraggio l’Avellino, e sale in cattedra il regista Massimo (tra i più positivi), che dalla lunga distanza lascia partire un bolide di destro che impegna severamente Gori, pronto a deviare in angolo. Al 77’ Bucaro inserisce un’altra punta: dentro Lasagna per Arcuri, e Avellino con un 4-4-2 molto offensivo, che vede attaccanti centrali De Angelis in coppia con Zigoni e sugli esterni Millesi a destra e Lasagna a sinistra. Al 79’ per il Benevento fa ingresso l’ex Andria Sy al posto di Altinier, Imbriani prova a sfruttare le doti atletiche della punta francese. Al minuto ottantasei, la terza occasione ghiotta per chiudere il match, da poco entrato Sy mette in evidenza la sua fisicità partendo in contropiede, serve Pintori, bravo a seguire l’azione, ma la sua conclusione è deviata in angolo dal portiere biancoverde. Un minuto dopo per i padroni di casa entra De Gol per Pezzella, non cambia nulla tatticamente, ma una svista clamorosa degli assistenti di gara lasciano partire in fuorigioco Sy, che non riesce a concludere, palla però sui piedi del compagno Cia che non concretizza. Al 92’ doccia fredda, anzi ghiacciata per il Benevento: assist da destra, col suo morbido sinistro, di capitan Millesi (l’ultimo ad arrendersi) in mezzo all’area dove Zigoni stacca di testa gonfiando la rete, è il definitivo 1-1.

MARCOMAGLI