Così piccola, così Grande! Giacomense

Compagine a pochi km da Bologna, con un settore giovanile (parlando in primo piano della Berretti,visti più volte..)significativo, i grigiorossi sono da seguire.




La squadra più piccola d´Italia: la Giacomense
La Giacomense, squadra di seconda divisione di Lega Pro che rappresenta il più piccolo paese del calcio professionistico italiano

Masi San Giacomo è una frazione di Masi Torello, ci abitano circa 700 anime e detiene un singolare record. In questo piccolo comune, in provincia di Ferrara, c´è infatti la società di calcio professionistica appartenente al comune più piccolo e meno abitato d´Italia. E´ la Giacomense che dalla stagione 2007/2008 sta nella categoria di Lega Pro seconda divisione risultando, oltretutto, un esempio di passione e risultati.
Nata nel 1967, la squadra emiliana è non solo la più piccola, ma anche una delle più giovani società d´Italia. Il presidente è Walter Mattioli e ha trascorso ben 26 stagioni della sua vita in questa società. E´ stato prima calciatore per 18 anni e poi direttore sportivo per 2, per poi arrivare all´avventura come massimo dirigente e proprietario della società e quasi senza accorgersene gareggiare nel professionismo.
A lui corrisponde una figura di uomo ancora legata al divertimento sportivo e non al mero investimento, ha basato questa piccola isola felice nel più vero e leale concetto di famiglia sportiva, dove nei minimi del possibile non ci sono né comandanti né comandati, ma solo un gruppo di persone oneste che non vedono l´ora di darsi una mano l´uno con l´altro.
Nella politica societaria è, infatti, quasi una chimera il concetto di esonero (uno solo da quando è nel professionismo) e con l´attuale allenatore Massimo Gadda, ex giocatore di Milan e Ancona, c´è un rapporto di stima profonda e - prendendo in prestito le parole del DS Massimiliano Menegatti - "se fosse per la Giacomense Mister Gadda potrebbe rimanere qui per altri 40 anni".
Per quanto riguarda il livello tecnico, quest´anno la squadra sta faticando più del dovuto, soprattutto se si pensa al settimo posto del campionato scorso dove si era arrivati a ridosso della zona play off. Ciononostante è ancora virtualmente al di sopra della zona play out seppur la strada per la salvezza diretta sembrerebbe ancora molto lunga e tortuosa.
Questa squadra non avendo nella piccola frazione un impianto adeguato, il giorno del suo arrivo in Lega Pro, è dovuta traslocare a Ferrara giocando le gare interne nel prestigioso stadio della SPAL. Esperienza solo momentanea dato che dal 2009/2010 i grigio-rossi hanno trovato una nuova casa nell´impianto "Savino Bellini" di Portamaggiore, più piccolo e maggiormente in sintonia con l´esiguo numero di tifosi (i fedelissimi non superano le 80 unità) e, soprattutto, meno oneroso come costo d´affitto.
Con la squadra di questa altro comune in provincia di Ferrara, che gioca in Promozione, si è perfino instaurato un legame di prelazione e scambio giocatori. Dal punto di vista della gestione finanziaria la Giacomense è sicuramente un bell´esempio da seguire: un approccio al mercato piuttosto oculato che fa registrare alla fine di ogni stagione un rapporto entrate uscite perfettamente in bilancio e in grado tenere lontani anni luce gli spettri di ipotetici conti in rosso.
L´AC Giacomense: 45 anni, meno di 100 tifosi fedeli, un comune di 700 abitanti, 0 conti in rosso. Stiamo i dando i numeri? Lo risposta è a Masi di San Giacomo.

Fonte: Rivista Sportiva