dopo la denominazione "Giglio" ed il vecchio impianto nel centro "Mirabello",dove ora gioca la "Berretti"....
Domenica 11 marzo 2012, in occasione della partita di campionato Reggiana-Carpi, sarà la Giornata Granata, l'occasione speciale scelta da A.C. Reggiana 1919 S.p.A. per l'intitolazione dello stadio cittadino a Reggio Emilia Città del Tricolore e per altre iniziative.
LO STADIO CITTA' DEL TRICOLORE
Il clou del programma è rappresentato appunto dalla cerimonia di intitolazione dell'impianto di piazzale Atleti Azzurri d'Italia a Reggio Emilia Città del Tricolore.
Una denominazione fortemente voluta sia dalla società granata sia dall'assessore Del Bue come omaggio alla primogenitura della bandiera nazionale di cui si può fregiare la città di Reggio Emilia.
L'intitolazione corona il lungo lavoro di ristrutturazione e restyling dello stadio attuato sotto la gestione del presidente Barilli, che finora ha interessato in particolare il settore della tribuna e le strutture di servizio (segreteria, hospitality, etc.), ma che riguarderà anche gli altri spazi.
Un'opera significativa - che contempla anche l'allestimento permanente della suggestiva mostra fotografica sulla storia della Reggiana nel settore palchi (già attuato) e la creazione del museo della storia granata (in fase di preparazione) - mirata a restituire all'impianto un valore non solo materiale, ma anche affettivo, per rendere lo stadio la vera casa dei tifosi della Reggiana, accogliente e funzionale, e farlo vivere anche al di fuori degli eventi domenicali delle partite.
Lo stadio Città del Tricolore intende così essere un luogo vitale, punto di riferimento di tutto il movimento calcistico del nostro territorio, che sappia dialogare anche con le altre strutture dell'area, a cominciare proprio dal centro commerciale e ricreativo - i Petali - sorto da una sua costola, come evoluzione di quel modello di stadio polifunzionale con cui fu concepito fin dalle sue origini: in questo senso il primo esempio assoluto in Italia, come del resto fu anche il primo esempio di impianto calcistico battezzato col nome di uno sponsor e il primo costruito con logiche moderne e innovative quali, a titolo di esempio, la presenza organica dei palchi (o skybox), che negli altri impianti sono stati ricavati a posteriori, e i sistemi di sicurezza di primissimo livello.
..novità anche a Monza
Presentato il nuovo Monzello. Magnoni: "Permetterà la sopravvivenza del club per altri 40 anni"
L'avvocato Santamaria: "Il plauso della nostra città deve andare a Clarence Seedorf" e il presidente conferma l'esistenza di una trattativa di cessione del club
Si è tenuta nel pomeriggio la conferenza stampa del Monza, durante la quale è stato presentato il progetto di riqualificazione del Centro Sportivo Monzello. A fare da padroni di casa il presidente biancorosso Luca Magnoni, ma anche l'amministratore delegato Nicola Rigamonti che hanno illustrato la valenza del progetto - inserito all'interno dell'anno del Centenario - volto a migliorare le strutture per una maggiore diffusione dell'attività sportiva sul territorio, incrementare le attività rivolte al sociale e perfezionare la gestione societaria nei vari ambiti per aumentare il livello sportivo del settore giovanile e della prima squadra. Presenti anche il presidente della Confindustria di Monza e Brianza Renato Cerioli, l'avvocato Bruno Santamaria, l'ingegnere e progettista di Sering Fausto Pella, nonché Giuseppe Malegori, in qualità di tutti i supporters aziendali.
"Monzello è il cuore del nostro club. E' il simbolo del Monza Calcio. Vi si allenano oltre 200 ragazzi. Ha un ruolo centrale per noi e lo riveste già negli ultimi 25 anni - ha spiegato il presidente Magnoni. - Il club si proietta con questo progetto nei prossimi 40 anni. L'idea centrale è quella di raggiungere due obiettivi: sostenibilità economica e valorizzazione del territorio. Il progetto Monzello ha svolto un ruolo fondamentale: grazie all'aggregazione di risorse anche umane abbiamo sviluppato un progetto concreto consegnato al Comune nelle scorse settimane. La portata economica è pari a circa 7 milioni e mezzo di euro, ma c'è anche una forte valenza sociale. Permetterà infatti una riqualificazione del quartiere Libertà, ma anche dell'intera città e forse della Provincia. Quelle risorse che riusciremo ad aggregare aiuteranno la sostenibilità del club. Il centro diventerà un'area che per 16-18 ore al giorno funzionerà a beneficio di tutti con particolare focus nelle ore mattutine per le scuole, nelle ore pomeridiane per l'attività del Monza Calcio e nelle ore serali per l'intera cittadinanza. Entro la fine dell'anno potrebbero iniziare i lavori. Nell'anno del Centenario pensare ad una sopravvivenza del club per altri 40 anni mi sembra una cosa molto positiva per questi tempi".
Gli ha fatto eco l'ad Nicola Rigamonti: "Un progetto di azionarato di questo genere garantisce da un punto di vista teorico, ma anche pratico, una maggiore stabilità societaria. La proposta progettuale è quella di potenziare le strutture esistenti o di sostituirle con delle nuove. L'importanza fondamentale è quella dei campi di calcio: verranno infatti creati nuovi campi sintetici da 7 e da 11. Una palestra già esiste e verrà ampliata. Poi ci sarà una clinica di medicina sportiva che verrà frequentata da professionisti e amatori; una struttura ristorativa; infine un luogo fisico che diventi l'associazione delle associazioni sportive di tutta la Provincia di Monza e Brianza".
Molto ha infine fatto discutere la dichiarazione dell'avvocato Bruno Santamaria sul "governatore ombra" Clarence Seedorf, sovente oggetto di critica da parte di stampa e tifoseria locale (recentemente è stata indetta anche una raccolta firme affinché palesi il suo progetto, ndr): "Io vorrei fare un ringraziamento a Clarence Seedorf. Il plauso della nostra città deve andare a lui. Altri difficilmente avrebbero potuto farlo. Quando Clarence Seedorf si è presentato ha dichiarato di avere a cuore il settore giovanile e lo sta dimostrando". Concetto ribadito da Giuseppe Malegori: "Io vi garantisco che di uomini sportivi come il signor Clarence Seedorf ne conosco pochi: lui prima di essere sportivo è un uomo di cuore. Se lui ci rimarrà vicino - cosa che mi ha garantito perché per noi è importante non farcelo sfuggire - andrà tutto bene".
Tranchant la dichiarazione finale del presidente Magnoni sullo stato delle trattative di cessione del club: "Se mi chiedete di confermare l'esistenza di trattative con potenziali acquirenti, la risposta sarebbe 'Sì'. Ma non so se avete esperienza di trattative e quindi se è consigliabile parlarne in pubblico per il buon esito delle stesse" ha chiosato il numero uno biancorosso.
[Modificato da (Marco M.) 09/03/2012 18:53]