Tra le 4 partite nel mirino c’è lo 0-3 col Milan.
Dubbi anche
sulle partite
Napoli-Parma,
Lecce-Napoli
e Samp-Napoli
MAURIZIO GALDI
Si solleva il velo sul no-
me che aleggiava da tempo su
Napoli: Matteo Gianello (ex
portiere del Napoli e da no-
vembre al Sarego in serie D) è
iscritto nel registro degli inda-
gati per frode sportiva. Dal 15
giugno è stato più volte senti-
to dal pool «reati da stadio»
della Procura di Napoli coordi-
nato da Giovanni Melillo. Sul
suo nome in questi mesi è cre-
sciuto l’interesse, si è parlato
di superpentito, di informazio-
ni importantissime da lui forni-
te. Tant’è che Melillo ha mal
digerito le anticipazioni di ieri
e le rivelazioni di oggi uscite
sul settimanale Panorama.
L’inchiesta procedeva a fari
spenti: il capitano Paolo Can-
navaro e l’attaccante Giusep-
pe Mascara (entrambi del Na-
poli) sarebbero anche stati in-
tercettati, ma non indagati,
per capire come reagivano a
presunte pressioni per favori-
re alcuni risultati (e non sareb-
bero i soli ascoltati). Tutto era
partito dalla presenza del fi-
glio di un presunto camorrista
a bordo campo al San Paolo in
occasione di Napoli-Parma.
Da quelle immagini la voglia
di vedere quante persone non
autorizzate si trovavano a bor-
do campo in casa e in trasfer-
ta: come si riusciva a ottenere
i pass di servizio? Questo uno
dei filoni d’inchiesta, poi da
questo e dalle indagini si arri-
va al mondo delle scommesse
e alla possibilità che qualcuno
possa tentare di convincere i
propri compagni ad «ammorbi-
dirsi».
Napoli e Cremona Melillo in au-
tunno aveva avuto diversi in-
contri con il procuratore di
Cremona Di Martino. Molti i
punti in comune delle due in-
chieste e molti i nomi che le
due Procure avevano nel miri-
no. Dall’interrogatorio di Ger-
vasoni a Cremona, ad esem-
pio, emergono i nomi di Miche-
le e Federico Cossato (secon-
do l’ex del Piacenza legati a un
bookmaker austriaco), Melil-
lo già li aveva iscritti nel regi-
stro degli indagati. Ma soprat-
tutto molte delle partite che
Cremona ritiene «interessan-
ti» sarebbero finite nel mirino
anche di Napoli. È sull’esame
dei flussi di giocate che le cose
devono ancora essere appro-
fondite. Cremona ha segnala-
to alcune giocate fatte nel-
l’area napoletana e ora il lavo-
ro della squadra mobile di Na-
poli deve accertare se quelle
erano scommesse su gare di
Serie A o minori. Sotto la lente
4 match dello scorso campio-
nato dei partenopei: Napo-
li-Parma, Sampdoria-Napoli,
Lecce-Napoli e Milan-Napoli
anche se per il momento non
ci sarebbero elementi di rile-
vanza penale. L’attenzione, co-
munque, potrebbe far scattare
l’apertura di un fascicolo da
parte della Procura federale
che già aveva avuto segnala-
zioni da Cremona per alcune
gare del Napoli. Per qualcuno
potrebbe scattare anche
l’omessa denuncia.
Le altre inchieste Ma sulle
scommesse a Napoli lavora an-
che la Direzione distrettuale
antimafia (Dda) di Rosario
Cantelmo, che indaga sul clan
D’Alessandro di Castellamma-
re di Stabia. E proprio ieri gli
aggiunti Filippelli e Siragusa
hanno sentito in Procura la se-
gretaria del giudice sportivo
Stefania Ginesio già intercetta-
ta a Cremona in alcune telefo-
nate con Bettarini. E sempre la
Dda, ma questa volta di Bari,
sta lavorando su alcune gare
del Bari della scorsa stagione.
Anche in questo caso sarebbe-
ro stati clan della malavita or-
ganizzata a fare pressioni per
riciclare denaro proveniente
da attività illecite. Su questo fi-
lone si devono registrare con-
tatti con la Procura di Lecce
che da tempo indaga sul ruolo
di bookmaker stranieri presen-
ti sul territorio.